Il Passero
- Scritto da Flavio Galizzi
- Dimensione font Riduci dimensione font Aumenta dimensione font
Se il merlo può essere considerato l’amico dei nostri giardini, il passero lo possiamo definire, per le sue abitudini, l’amico dei nostri tetti.
Questi simpatici e litigiosi uccelli stanno con noi per tutto l’anno, anche nella cattiva stagione, e frequentano volentieri gli spazi dove l’uomo passa il suo tempo e ha le sue attività. Nelle campagne sono numerosissimi in tutte le fattorie, dove trovano sempre qualche seme da mangiare. Anche in montagna non c’è pollaio che non dia da mangiare anche a folti gruppi di passeri, golosi e sempre affamati. I tetti sono il loro territorio esclusivo, anche se in questi ultimi anni si stanno facendo sempre più numerosi gli storni, che cercano di rubare loro il posto per nidificare.
Quando all’inizio della primavera li sentiamo litigare rumorosamente, e li vediamo rincorrersi e azzuffarsi, significa che ci stiamo avvicinando al periodo della riproduzione, e i maschi lottano per conquistare le femmine. Con poche paglie e fili d’erba secca preparano i loro nidi, sotto le tegole dei tetti delle case e delle stalle, ma anche sugli alberi; depongono in genere tre covate, per cui una popolazione di passeri, al termine della bella stagione, se ogni coppia ha messo al mondo ogni volta quattro o cinque piccoli, si troverebbe ad essere diventata di sei volte più numerosa. In natura, però, esistono sempre dei controlli naturali delle popolazioni, esercitati per lo più dai predatori. I passeri sono infatti predati da molte specie, come lo sparviero e altri rapaci diurni, dai roditori, che saccheggiano spesso i loro nidi sui tetti, dai gatti e dalle faine.
SCHEDA
Lunghezza: 15 centimetri
Peso: da 25 a 35 grammi
Apertura alare: circa 25 centimetri
Il suo nome scientifico è Passer Italiae. Passer è il nome che gli davano già i Romani, e Italiae perché è tipico della nostra penisola.