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Alessandro Bassignana

Alessandro Bassignana

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I LUPI FANNO UN'ALTRA STRAGE: 30 PECORE SU 80

Serravalle di Chienti (Macerata), 17 novembre 2016.
Un branco di lupi ha attaccato un ovile in pieno pomeriggio, facendo strage di pecore gravide.
Su ottanta animali trenta sono state uccisi, senza contare quelle ferite o disperse.
A subire l'assalto l’allevamento di Giuseppe Alessandri. Il branco di lupi è entrato nella stalla ad un centinaio di metri dai proprietari, zona nella quale spesso vi sono bambini. Dalle impronte rilevate sul terreno dovrebbe trattarsi di quattro lupi, ed Alessandri non è la prima volta che subisce attacchi simili; i lupi, racconta ai giornali, sono tornati nella notte a consumare le pecore uccise nel pomeriggio. 
"Oltre ai danni economici, ingenti," dichiara l'allevatore "abbiamo anche paura per noi", denunce sono state fatte a Carabinieri, ASL e Coldiretti, ma si teme sarà lungo e difficile ottenere i rimborsi.
 
 

Cacciatori? Bracconieri? Basta confusione!

Riportiamo integralmente un articolo apparso ieri sull'edizione cuneese de "La Stampa", per fare alcune riflessioni:
 
"Il 14 ottobre 2016 sul sito web della Stampa Cuneo, in un articolo intitolato “Operazione antibracconaggio nel Saluzzese” si scriveva dell’attività del servizio di Vigilanza faunistico ambientale della Provincia di Cuneo. In particolare l’articolo riportava di un controllo a Sanfront in cui le guardie hanno identificato due cacciatori che, secondo le accuse, “sparavano di notte a un capriolo lungo la strada comunale Comba Albetta” vicino ad alcune case. Siccome la legge impone ai cacciatori di tenere una distanza di sicurezza dai centri abitati ai due sono state comminate sanzioni amministrative per 2500 euro. Nel pezzo, però, erroneamente i cacciatori venivano definiti “bracconieri”, termine errato e per il cui uso la redazione si scusa con gli interessati e i lettori. Bracconieri sono coloro che esercitano l’attività di caccia senza autorizzazione mentre i cacciatori in questione sono titolari della necessaria licenza. " 
 
A tutti noi non può che far piacere che i così detti "media", e tal senso La Stampa è uno dei più accreditati ed influenti del nostro Paese, prendano finalmente atto della differenza esistente tra le due categorie (cacciatori e bracconieri), e di questo ringraziamo, anche se questa volta, al contrario di altre e un po'...stranamente, sembra si voglia precisare come nel caso descritto si tratti di...cacciatori in senso stretto!
Ci sta ed giusto, ma ci s'interroga sul perché tale distinzione non venga mai fatta in moltissimi altri casi, e chi legge i giornali sa bene come questa sia regola, quando invece l'azione odiosa di bracconaggio viene perpetrata da soggetti che nulla hanno a che vedere con l'attività venatoria o il mondo dei cacciatori.
 
Non sarà che anche questa volta avevano ragione i latini quando sostenevano: "excusatio non petita, accusatio manifesta (scusa non richiesta, accusa manifesta)", e che questo artifizio serva solo per tornare sulla questione ed accostare nuovamente cacciatori e bracconieri?
Infatti se si va a leggere l'articolo che ora si vorrebbe "rettificare" appare evidente come già il 14 ottobre chi redasse il pezzo avesse ben chiara la situazione.
 
Potrebbe anche essere, e in fin dei conti tutti ci siamo ormai abituati all'informazione un po'...partigiana e poco obiettiva, ma sarà anche per questo motivo che la gente legge sempre meno legge i giornali!

QUINTO IBIS IMPALLINATO

Sale a cinque il numero di ibis eremita impallinati durante la migrazione autunnale di quest'anno su un totale di 17 partiti verso l'Italia, a conferma di un indiscusso primato degli episodi di bracconaggio in questa stagione venatoria. Luna, una degli ultimi esemplari ancora in rotta da nord verso la Toscana, è stata colpita da un unico pallino di piombo nel pomeriggio di ieri, in un campo aperto a dieci chilometri dal Parco Natura Viva di Bussolengo, unico partner italiano del progetto LIFE+ "Reason for hope" per la reintroduzione dell'ibis eremita. Dopo il recupero dell'esemplare da parte di Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco Natura Viva e di Linda Nowack, membro dello staff a terra del Waldrappteam che segue la migrazione via gps, la radiografia immediata in ambulatorio. "Gli organi vitali di Luna sono stati miracolosamente mancati dal colpo di fucile del bracconiere, che invece ha provocato una frattura completa al terzo prossimale della tibia, immediatamente immobilizzata per evitare altri traumi", spiega Camillo Sandri. Trasferita d'urgenza nella stessa clinica di Bolzano in cui si trova anche Thor, ibis già colpito a fucilate il 5 ottobre scorso in provincia di Grosseto, Luna verrà sottoposta ad intervento chirurgico già nelle prime ore di questa mattina. "Ci vorranno alcuni mesi di degenza e di immobilità totale, ma speriamo in buone probabilità che la prossima primavera Luna possa riunirsi al gruppo che migra verso l'Austria per la stagione mite".
Luna e Thor, che condivideranno una degenza forzata, sono gli unici due ibis ancora in vita dei 5 esemplari colpiti negli ultimi 70 giorni. Gli altri tre sono morti. La migrazione autunnale non è ancora terminata, poichè due esemplari già in Toscana devono ancora riunirsi al gruppo di Orbetello. Ma l'attuale bilancio è già gravissimo: è stato abbattuto il25% degli ibis eremita impegnati nella migrazione autunnale dalle aree di riproduzione a nord delle Alpi verso l'area di svernamento in Toscana.
 

LUPO INVESTITO LUNGO L'APPIA

Un grosso lupo è stato investito nella zona di Fondi  (LT) lungo la via Appia, lato Itri, a non molta distanza da una stazione di servizio Esso.
Era nota la presenza di lupi in quelle zone, e molti allevatori lamentano predazioni che spesso vengono però attribuite ai cani inselvatichiti, aumentando così rabbia e disappunto da parte dei danneggiati.

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