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AIW: SCAU SUTÀN, una nuova Area Wilderness privata in Piemonte

aiw wilderness logo 475 1Nel nostro Paese di scarso liberalismo non succede spesso che privati filantropi decidano di donare le loro proprietà terriere di elevato valore ambientale, o che accettino di tutelarle impegnandosi formalmente per una loro difesa con movimenti o associazioni ambientaliste, meno ancora che siano loro stessi a proporsi per farlo. È invece nuovamente successo recentemente all’AIW, quando la Sig.ra Leila Nur (Pavia), si è rivolta all’Associazione Wilderness offrendosi di tutelare sotto la sua egida garantista una proprietà di 45 ettari di boschi e terre coltivabili in abbandono sita a cavallo dei Comuni di Serole (Asti) e Pezzolo Valle Uzzone (Cuneo) nel cuore delle alte Langhe, ai piedi della loro quota più elevata (Bric Puschera, 845 m), nella Valle Uzzone, laterale della Val Bormida di Cortemilia.

Un nuovo esempio di cui l’AIW è ormai porta bandiera in Italia, visto che sono già ben 9 i proprietari terrieri di ambienti naturali che hanno sottoscritto dei “Contratti di Tutela Spontanea” per le loro proprietà, consentendo la designazione di ben 10 settori di Aree Wilderness per un totale di 314 ettari sparsi in cinque Regioni: Emilia Romagna, Liguria, Campania, Piemonte, Abruzzo.
In un Paese (quale è l’Italia) dove la conservazione della natura è raramente tale, ma solo imposta con vincoli d’autorità, affatto democratici secondo lo spirito liberale, questi gesti meritano di essere lodati e finanche onorati; quasi uno schiaffo alla politica che ha sempre solo saputo imporre Parchi e Riserve dove piuttosto che la difesa della Natura si promuove il turismo sotto ogni forma, comprese quelle dannose per la stessa Natura, e progetti di sviluppo allo stesso fine; quando non creando costosi e burocratici apparati gestionali che quasi sempre si trasformano in “poltronifici”.
La Signora Leila Nur, prima ancora di conoscere l’AIW aveva già per propria volontà acquistato la proprietà con l’intento di preservarne i boschi e di adibirne la parte coltivabile ad una agricoltura rispettosa dell’ambiente, dove non solo non venissero utilizzati pesticidi ed altre sostanze chimiche, ma anche dove praticare un’agricoltura tradizionale, dove non fosse tanto importante la quantità dei prodotti quanto la loro qualità; ispirata a fare questo da un rapporto amicale fraterno con un agricoltore e scrittore di Varese, al quale ora quest’iniziativa di tutela ambientale è stata dedicata: Fabio Pedretti. Fu lui, che per la sua passione nell’agricoltura biologica non finalizzata al profitto le fece scoprire i libri e le idee del contadino-filosofo giapponese, Masanobu Fukuoka, predicatore dell’agricoltura del “non fare”, ovvero la permacoltura naturale, senza aratri, erpici, concimi. E fu sempre Fabio Pedretti che, per i suoi interessi viticultori, avendo individuato proprio nell’area di Serole un ambiente da tutelare, spinse la proprietaria ad acquistarla per conservarla e per farne una specie di laboratorio di antica biologia agricola.
La nuova Area Wilderness, denominata Scau Sutàn, sarà il primo settore dell’auspicabile e futura più ampia Rio Rigosio, a comprendere un più vasto complesso di evidente Valore Wilderness esteso lungo il burrone del rio omonimo. Essa è delimitata su tre lati da profondi burroni scavati nelle caratteristiche marne grigie delle Langhe. Ad esclusione del tratto di strada di accesso e di una casa colonica centrale di pregevole architettura rurale piemontese e alcuni limitrofi moderni capannoni in disuso (che potrebbero però essere smantellati), essa è priva di ogni forma di intrusione urbanistica che ne spezzi l’unitarietà, ed è caratterizzata da estensioni di ex coltivi in totale abbandono ed in corso di rinaturalizzazione (che la proprietaria vorrebbe utilizzare per la sistemazione di alveari produttori di api regine), così come la biocenosi del bosco che, benché con evidenti segni di passata ceduazione, oggi presenta scarsi segni di manipolazioni, ed è anzi in evidente stato di naturale riconversione.
Molto interessante è la sua composizione forestale, dove la presenza del castagno – specie non autoctona – sta sempre più venendo meno con la ripresa e il sopravvento delle specie autoctone, quali il Carpino nero, il Carpino bianco, il Frassino, l’Acero campestre, il Ciliegio selvatico, e poi Salici, Ontani neri, Noccioli, Sambuchi, Cerri e Roverelle e, soprattutto, grandi estensioni di Pioppo grigio (Populus canescens), la specie certamente più interessante in una situazione ambientale abbastanza insolita (un vero e proprio biotopo della specie), con alberi quasi monumentali di diverse decine di centimetri di diametro ed altezze di quindici e più metri, con esemplari anche deperenti molto utili alla nidificazione di specie ornitiche forestali (poco distante vi è già stata segnalata anche quella del rarissimo Picchio nero). Unico neo, ma di scarso impatto, è la presenza qua e là di diversi alberi di Abete bianco (prevalente) e Abete rosso dovuti a inopinati rimboschimenti di qualche decennio or sono.
La nuova Area Wilderness privata, pur rappresentando uno spontaneo esempio ed un baluardo di conservazione naturalistica tra due Regioni dove le risorse ambientali sono ovunque viste solo come mercificazione turistico-finanziaria del bene Natura, scevro di ogni interesse morale e spirituale di rispetto per la bellezza in sé per sé, oggi si presenta anche come un messaggio di speranza a simboleggiare la continuazione della vita: almeno un raggio di sole in questo oscuro momento di emergenza coronavirus!

Murialdo, 15 Marzo 2020 Franco Zunino
Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness

Federcaccia Brescia dona 8 respiratori all'Ospedale Civile

federcacciaBrescia, la nostra città, la nostra provincia è in difficoltà. Trema la nostra solida economia, le nostre certezze vacillano, il nostro sistema sanitario è messo a dura prova da un virus venuto da lontano, nei cui confronti non abbiamo armi. Possiamo assistere inermi, oppure, da veri bresciani, possiamo provare a reagire, facendo ognuno la propria parte.

Noi di Federcaccia abbiamo chiuso la sede provinciale ed ogni attività associativa per evitare che le persone si muovessero quando le istituzioni ci chiedono di stare fermi a casa. Abbiamo chiesto ed ottenuto dalla Regione una proroga della consegna dei tesserini al 20 aprile ancora una volta per evitare assembramenti e code di cacciatori che si recano in sezione o all’UTR per riconsegnare il documento.

Ma non basta, non poteva bastare perché ogni giorno ci arriva la richiesta di aiuto di tanti amici cacciatori che di professione fanno il medico o l’infermiere o hanno un coniuge che svolge questo straordinario lavoro.

Ogni giorno ci chiedevano un aiuto concreto; abbiamo offerto la disponibilità ad acquistare dei ventilatori per la respirazione assistita ed un dirigente ci ha detto “ ci servono come il pane”.

Abbiamo allora deciso, in modo fulmineo e tempestivo di comprare 8 ventilatori pressovolumetrici, le apparecchiature fondamentali per la terapia intensiva che oggi continuano a non essere sufficienti al Civile, il più grande dei nostri ospedali.

Abbiamo speso una cifra enorme per noi, 81.032,40 euro, ma lo abbiamo fatto con il cuore e con la convinzione che oggi servono i fatti! E i fatti di Federcaccia Brescia, la famiglia di 220 sezioni comunali sparse ovunque in Provincia, saranno tangibili venerdì, domani, quando i nostri apparecchi arriveranno in dono al Civile.

Abbiamo fatto l’operazione al contrario: c’è chi correttamente organizza una raccolta fondi con l’obbiettivo di acquistare un determinato bene. Invece in Federcaccia invece abbiamo fatto l’esatto contrario: abbiamo prima acquistato e da domani cominceremo a raccogliere nel nostro mondo i soldi che abbiamo speso.

Ma già la notizia si è sparsa e tanti, tantissimi vogliono partecipare. Si sentono orgogliosi di essere Federcacciatori, uomini e anche donne vicini alla loro terra, parte della loro terra, felici di fare del bene in modo concreto.

Forza Brescia, rialziamoci insieme!

ANLC: tutti insieme contro il coronavirus

anlcL’Associazione Nazionale Libera Caccia, pienamente consapevole della gravità della pandemia da Coronavirus (COVID-19) e della situazione ospedaliera che si aggrava giorno dopo giorno per l’aumento dei ricoveri, desidera fare la sua parte subito.
Non potendo intervenire in altre forme desidera, attivarsi concretamente in favore del Servizio Sanitario Nazionale e delle altre Istituzioni che stanno lottando al di sopra delle loro forze e delle loro risorse per difendere l’intera popolazione. Abbiamo quindi deciso di attivare questo conto corrente, sul quale ogni socio, ogni cacciatore e ogni singolo cittadino potrà versare il suo contributo, nella assoluta certezza che tutti i proventi della sottoscrizione saranno devoluti al Servizio Sanitario
Nazionale il quale li utilizzerà al meglio per aiutare e chi soffre per questa tragica epidemia e chi sta combattendo negli ospedali per cercare di arginarla e debellarla.
L’Ufficio di Presidenza della Libera Caccia ha già stanziato un primo importo di € 10.000 per l’acquisto di un ventilatore polmonare.
In questo frangente così drammatico, rivolgo infine un appello a tutti i cacciatori e alle loro famiglie pregandoli di rispettare con il massimo scrupolo le disposizioni impartite, prima fra tutte quella di RESTARE A CASA
Lottando tutti insieme potremo farcela.
Grazie a tutti!

 

 

 


Roma, 12 marzo 2020


Il presidente
Paolo Sparvoli


DONARE QUI E SUBITO
BANCA POPOLARE DI SONDRIO AG.11 DI ROMA
IBAN: IT 64 G 05696 03200 00001 8000X65

Arci Caccia: La solidarietà di Arci Caccia si vede nell’emergenza!! Tutti insieme ce la faremo!!!

Arci Caccia Nazionale, per bocca del suo Presidente Nazionale Piergiorgio Fassini, plaude all’iniziativa di Arci Caccia Marche che ha versato, su delibera del Consiglio dei Presidenti Provinciali e in accordo col Presidente Regionale Sperandio la somma di 5000 € al fondo per le emergenze istituito dalla Regione per far fronte all’emergenza Covid-19. Arci Caccia nazionale si sta attivando, continua Fassini, per fare la sua parte in accordo con le altre associazioni venatorie della Cabina di Regia e invita Regionali, i Provinciali e i soci di tutta a contribuire, secondo la propria disponibilità alle tante raccolte fondi nazionali e locali che ospedali, Asl, Regioni e Associazioni stanno mettendo in piedi in questa emergenza causata dal Corona Virus. in particolare segnaliamo la campagna di crow-funding a favore della Protezione Civile a cui potete contribuire sul sito http://www.iorestoacasa.com

oppure, per facilitare le cose, potete consultare il sito del settimanale del Corriere della Sera Io Donna dove trovate notizie sulle principali campagne di solidarietà in corso in Italia https://www.iodonna.it/attualita/eventi-e-mostre/2020/03/11/coronavirus-donazioni-gofundme-come-contribuire/

Ricordiamo anche l’appello lanciato da Avis perché non cessino le donazioni di sangue. Ricordiamo che la donazione risulta tra le motivazioni per cui è possibile uscire di casa e che donare sangue è sicuro anche in questo frangente. Ma lasciamo ai testimonial Avis spiegare meglio la questione:Io Esco a Donare

 

EMERGENZA SANITARIA COVID-19: ARCI CACCIA MARCHE DONA 5.000 EURO AL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE

MARCHEarci

Il Consiglio dei Presidenti Provinciali dell’Arci Caccia Marche ha deciso di donare 5.000 euro al Servizio Sanitario della Regione Marche. In questo momento di difficoltà, Arci Caccia Marche, in linea con gli orientamenti del Nazionale, ritiene doveroso aiutare, con un sostegno economico, l’assistenza sanitaria marchigiana, augurandosi, che questa emergenza possa risolversi presto e la società tutta possa ritornare alla quotidianità di sempre.

Un pensiero particolare va alle vittime di questo maledetto Virus, alle loro famiglie ed alle migliaia di contagiati augurando loro una pronta guarigione. Si approfitta, inoltre, per formulare un accorato appello rivolto a tutti i cacciatori, famiglie e cittadini di recarsi a donare il sangue, dando seguito a quanto reso noto dall’AVIS.
Insieme sconfiggeremo il Covid-19. Insieme torneremo a vivere serenamente. Arci Caccia Marche abbraccia tutti i marchigiani. Insieme ce la faremo!!!

Regione Marche, 13/03/2020
Il Presidente Arci Caccia Marche
Gabriele Sperandio

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