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Liguria: incostituzionale la caccia dopo il tramonto

Tordo Pura

Arriva finalmente il pronunciamento della Corte Costituzionale sul ricorso animalista alla legge sulla caccia in Liguria. Purtroppo va male per il mondo venatorio che vede bocciare una innovazione interessante, la caccia ai turdidi per mezz'ora dopo il tramonto, purtroppo in conflitto con la 157/92

https://www.ivg.it/2020/03/regione-la-corte-costituzionale-boccia-la-caccia-ai-migratori-nella-mezzora-dopo-il-tramonto/

Toscana: la Regione sospende i censimenti degli ungulati

capriolo 640x472Con la nota allegata, il dirigente del settore caccia Paolo Banti, sospende i censimenti degli ungulati, in programma in questi giorni. Per compilare i piani di prelievo del prossimo anno saranno usati i dati dei censimenti 2019 con gli opportuni correttivi.

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Veneto: due consiglieri regionali PD chiedono una proroga per la consegna dei tesserini

Emergenza coronavirus, Zottis e Azzalin (PD): “Evitiamo rischi inutili, la Regione proroghi i termini per la riconsegna dei tesserini venatori”

“La Regione proroghi i termini per la riconsegna dei tesserini venatori vista l’emergenza sanitaria in corso”. A chiedere di spostare la scadenza, fissata per il prossimo 31 marzo, sono i consiglieri del Partito Democratico Francesca Zottis e Graziano Azzalin. “Dobbiamo evitare inutili assembramenti di persone. Il nuovo decreto del Consiglio dei ministri per ridurre il contagio da coronavirus prevede norme restrittive per gli spostamenti anche nelle province di Padova, Treviso e Venezia fino al 3 aprile, salvo ulteriori deroghe. La riconsegna dei tesserini venatori non rientra né tra le emergenze né tra le comprovate esigenze lavorative; da qui la nostra richiesta di prorogare il termine, almeno 30 giorni dalla fine delle misure emergenziali, in modo da evitare spostamenti e lunghe file davanti agli sportelli degli Uffici territoriali, rischiando di peggiorare una situazione già complicata. Di fronte a una situazione emergenziale serve un provvedimento eccezionale, visto che non c’è il tempo materiale per modificare la legge 50/93”.

Veneto: Fassini scrive alla Regione per chiedere una proroga alla consegna dei tesserini

arciVENETOOGGETTO: D.P.C.M. 08.03.2020. Misure urgenti di contenimento del contagio nella regione Lombardia e nelle provincie di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, VerbanCusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia. Riconsegna Tesserini venatori stagione 2019-2020


Il D.P.C.M in oggetto ha, tra l’altro, imposto, norme restrittive allo spostamento delle persone, sospensione di manifestazioni ed eventi in luogo pubblico e privato all’operatività di Uffici pubblici e privati fino al 3 aprile p.v. Tale norme impediscono, di fatto, di procedere nel rispetto di quanto emanato con il citato D.P.C.M. al ritiro ed alla riconsegna agli Uffici preposti del tesserino venatorio per la stagione 2019-2020 entro il termine stabilito del 31 marzo p.v.. Si è consapevoli che l’emergenza in atto necessiti di ogni provvedimento atto a scongiurare il diffondersi del contagio per cui si chiede di voler procedere a procrastinare la data di consegna dei tesserini venatori 2019/20 individuando una nuova scadenza che, si ritiene, non possa essere inferiore a 30 giorni dal termine delle misure emergenziali di cui al D.P.C.M. in oggetto o ad altri provvedimenti che dovessero essere emanati nel prosieguo dell’emergenza sanitaria in atto. Si rimane in attesa di cortese riscontro.

Distinti saluti

IL PRESIDENTE REGIONALE

Piergiorgio Fassini

Fidc Brescia: poco utile il controllo a campione sul 5% dei cacciatori

federcacciaRegione Lombardia sta facendo un controllo a campione sul 5% dei cacciatori cui lo scorso anno è stato recapitato a domicilio il tesserino venatorio regionale. In sostanza viene richiesto di allegare al tesserino regionale, che ricordiamo deve essere riconsegnato all’Ufficio Territoriale Regionale a Brescia entro il 31 di marzo, la copia del versamento governativo da 173,16 euro, di quello regionale da 64,56 euro e la copia del porto d’armi. Regione Lombardia vuole verificare a campione che chi ha ricevuto il tesserino a domicilio avesse i requisiti per poter esercitare l’attività venatoria. Su quest’argomento non ci interessa fare polemica, visto lo sforzo esiguo che viene richiesto al cacciatore che ha vinto la “lotteria” del 5%, però un paio di ragionamenti vogliamo farli. Innanzitutto esiste una legge che prevede che la pubblica amministrazione non possa chiedere ai cittadini/utenti un documento che lei stessa possa reperire al proprio interno. Cioè a dire che la Regione potrebbe verificare da sola se il cacciatore ha pagato la tassa regionale, visto che dovrebbe averla ricevuta. E potrebbe poi chiedere agli organi di polizia se il cacciatore ha il porto d’armi in corso di validità. In secondo luogo, non meno importante, è che per andare a caccia è fondamentale prima di tutto il porto d’armi e poi conseguentemente il tesserino venatorio; con il solo tesserino non posso praticare l’attività venatoria perché non è un documento che mi autorizza ma è uno strumento cartaceo che utilizzo per l’attività venatoria, cioè per segnare i giorni di caccia e le specie abbattute. Ripetiamo, non abbiamo intenzione di fare polemiche ma solo di sottolineare che questo controllo a campione è di poca utilità e dimostrerà che tutti coloro che hanno ricevuto ma soprattutto utilizzato il tesserino venatorio saranno stati sicuramente in regola con la validità del porto d’armi. Comunque quei federcacciatori che dovessero ricevere per posta ordinaria la comunicazione da Regione Lombardia alleghino le fotocopie dei documenti richiesti, le uniscano al tesserino regionale prima di consegnarlo all’UTR o al proprio presidente.

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