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CACCIA VILLAGE, RINVIATA AL 2021 LA DECIMA EDIZIONE DEL SALONE NAZIONALE DELLA CACCIA E DEL TIRO A VOLO

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riceviamo e pubblichiamo


L’organizzatore Castellani: “Decisione dolorosa, dettata dal senso di responsabilità. Lavoriamo da subito per il prossimo anno anche per contribuire a sostenere e rafforzare l’ economia dell'intero comparto” L’assessore Morroni: “Questa grave fase, che stiamo subendo e che impatta negativamente sul nostro ambiente economico e sociale, sono certo che sarà direttamente proporzionale alla grande forza che sapremo dimostrare per rilanciare l’Umbria in tutte le sue espressioni”.
Il nuovo appuntamento è in programma dal 14 al 16 maggio 2021 presso Umbria Fiere - Basta Umbria (Perugia)
A causa dell’emergenza sanitaria COVID -19, come ormai molte altre grandi manifestazioni in tutti i settori anche Caccia Village è rinviato al prossimo anno. Il più importante appuntamento del mondo venatorio italiano, che coinvolge oltre 300 espositori provenienti in gran parte dalle regioni del Nord Italia (le più colpite dal coronavirus), si svolgerà dal 14 al 16 maggio 2021 sempre presso Umbria Fiere a Basta Umbria (Perugia).
“E’ una decisione dolorosa, dettata dal senso di responsabilità e dalla necessità di tutelare la salute di tutti i partecipanti - spiega in una lettera agli espositori l’organizzatore Andrea Castellani, amministratore di AC Company.
Una scelta maturata e condivisa con gli espositori e le associazioni di categoria, con i quali l’organizzazione ha avuto un dialogo diretto e un confronto continuo in queste ultime dure settimane: “Organizziamo fiere per mettere in contatto la domanda e l’offerta, devono esserci entrambe le parti e in totale sicurezza - continua Castellani - Proseguire oggi sarebbe come giocare d’azzardo e questo non corrisponde al DNA di un imprenditore.
Un’impresa, è vero, rischia ma dopo aver analizzato tutti gli aspetti e aver creato le migliori condizioni possibili per sostenere il proprio progetto. Tra scommettere e investire c’è una grande differenza”. Castellani ha espresso la sua grandissima vicinanza e quella di tutti i suoi collaboratori ai molti espositori che vivono e lavorano nelle regioni più colpite dall’emergenza sanitaria: “Il nostro pensiero va a tutti loro e, in particolare, alla foltissima comunità bresciana che fa parte della famiglia di Caccia Village. Desideriamo abbracciarvi tutti”.
“Una decisione sofferta ma responsabile, che si aggiunge a quelle già prese per il rinvio di eventi fieristici in ogni settore - ha affermato l’Assessore regionale alle Politiche Agricole e Agroalimentari Roberto Morroni – in considerazione del perdurare dell'emergenza sanitaria e dei decreti in vigore.
Questa grave fase, che stiamo subendo e che impatta negativamente sul nostro ambiente economico e sociale, sono certo che sarà direttamente proporzionale alla grande forza che sapremo dimostrare per rilanciare l’Umbria
in tutte le sue espressioni. È solo questione di tempo! L’edizione 2021 di Caccia Village sarà sicuramente ancora più importante e straordinaria".
“Questo terribile virus ha devastato ogni stabilità umana, sociale ed economica a livello internazionale e nazionale - afferma Paola Lungarotti, sindaco di Bastia Umbra- Quando questo difficilissimo momento sarà passato valuterà tutte le situazioni che la pandemia ha generato nella nostra città. Il centro fieristico è parte integrante di Bastia Umbra, tutto l’indotto delle fiere e delle manifestazioni che si svolgono a Umbriafiere è presente e impattante per l’economia del nostro territorio ma oggi, causa pandemia, soffre come soffrono tutte le altre attività. Anche verso l'Ente Fiera avremo le stesse attenzioni che stiamo riservando a tutti gli operatori economici che soffrono in questo eccezionale e drammatico momento”.
Le fa eco Lazzaro Bogliari, Presidente di Umbriafiere: “ La difficile e sofferta scelta degli organizzatori di Caccia Village ci deve dare ulteriore coraggio per investire nei programmi e nelle strutture del centro fieristico, con l’auspicio che ci sia offerta l’occasione di sostenere le difficoltà di questa forzata interruzione dell’attività”.
AC Company è già a lavoro per l’edizione 2021, che sarà la decima di un evento ormai consolidato e punto di riferimento del settore anche dal punto di vista economico: “Intendiamo da subito investire impegno e risorse anche per contribuire a sostenere e rafforzare l’economia dell'intero comparto.
Stiamo già mettendo in campo nuove idee e progetti che, lungi dall’essere alternativi al Caccia Village, offriranno strumenti e servizi innovativi, utili a esplorare e ad aprire ulteriori stabili percorsi di incontro e promozione”.

EMERGENZA COVID-19: La cabina di regia del mondo venatorio dona 31.500 € alla croce rossa italiana

cabina di regiaIl mondo venatorio continua ad essere in prima linea nella lotta al Coronavirus. All’impegno delle singole Associazioni al fianco della sanità in tutta Italia,

si somma ora quello corale al fianco della C.R.I. in favore delle fasce

più deboli della popolazione.

Roma, 19 marzo 2020 – Ammonta a oltre 30.000 euro il contributo versato in queste ore dalla Cabina di regia unitaria del mondo Venatorio in favore della Croce Rossa Italiana.

Pienamente partecipe, come ha dimostrato sin dal primo momento, della grave situazione di emergenza causata dalla diffusione del Covid-19, che impone una ferma presa di responsabilità da parte di tutti, l’associazionismo che si riconosce nella Cabina di regia (composta dalle associazioni venatorie riconosciute a livello nazionale FIDC, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Arcicaccia, ANLC, Italcaccia, Ente Produttori Selvaggina e il CNCN - Comitato Nazionale Caccia Natura), ha deciso di donare 31.500 euro alla Croce Rossa Italiana, per dare un aiuto concreto a tutti coloro che in Italia stanno affrontando un momento di estrema difficoltà.

La donazione alla Croce Rossa Italiana, in prima linea dall’inizio dell’emergenza, rientra nel circolo virtuoso di solidarietà e umanità denominato dalla Croce Rossa “Tempo della Gentilezza” che, attraverso iniziative che vanno al di là dall’intervento in emergenza, offrono supporto e assistenza alle persone più vulnerabili.

La Croce Rossa Italiana, infatti, sta garantendo supporto alle istituzioni in vari modi attraverso il numero verde 800-06-55-10 per rispondere alle richieste dei cittadini h24. Oltre al supporto psicologico e medico, nell’ambito del “Tempo della Gentilezza” vengono attivati e potenziati i servizi per i più vulnerabili come “CRI Per Te”, che garantisce la consegna della spesa e dei farmaci a domicilio per anziani, persone fragili e a tutti coloro che altrimenti rischierebbero l’isolamento.

La Cabina di regia invita tutti, con l’occasione, a rispettare tassativamente le norme di comportamento quotidiano indicate dal Governo e avallate da scienziati ed esperti, con l’obiettivo comune di contenere il rischio di una ulteriore diffusione del contagio.

Anche la più semplice precauzione e il rispetto delle regole rappresentano un dovere e un atto civico importante.

In questo momento di emergenza occorre che ognuno faccia la propria parte: i nostri Ospedali, i medici, gli infermieri, tutti gli operatori sanitari, i tecnici ospedalieri e i pazienti, le nostre forze dell’ordine e gli altri Corpi dello Stato hanno bisogno di aiuto e della collaborazione di tutti.

Insieme supereremo questo momento così difficile, insieme siamo #UnItaliaCheAiuta.

 

Arci Caccia Toscana: in campo contro il Corona Virus

TOSCANA arciAnche Arci Caccia Toscana farà la sua parte nella battaglia contro la diffusione del Covid-19, un flagello che ci sta colpendo tutti da vicino. Per questo, i Presidenti Provinciali, su proposta del Presidente Regionale Siro Bussolotti hanno deciso di devolvere 5000 € al fondo per le emergenze ESTAR attivato da Regione Toscana. Consapevole che si tratta di un piccolo contributo invitiamo i nostri soci a contribuire in maniera personale alla raccolta.

Per chi volesse fare una donazione, è possibile effettuare un bonifico bancario intestato a ESTAR:

IBAN: IT89Z0503402801000000005970, causale: emergenza Covid-19. Per maggiori informazioni è attivo il numero telefonico: 3669395077.

Tutti uniti possiamo farcela #andràtuttobene

Dal CNCN un parere tecnico sulle scadenze di Porto d’armi e nulla osta detenzione armi

Abbiamo preso dal sito di Arci Caccia questo comunicato interessante e ve lo proponiamo:

Abbiamo ricevuto questo parere tecnico elaborato dal CNCN che chiarisce come dobbiamo comportarci con i rinnovi di porto d’armi e altri adempimenti riguardo alle armi:

Facciamo seguito a quanto comunicato precedentemente in merito all’applicazione dell’ art. 103 del DL “Cura Italia”, la misura che dispone la sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi in corso e che, nel contempo, proroga la validità di quelli in scadenza in questo periodo.

Come sottolineato, in attesa di una eventuale circolare esplicativa del Ministero dell’Interno sul tema in oggetto, a nostro avviso per quanto riguarda il rinnovo dei porto d’arma in scadenza:

I termini di conclusione di tutti i procedimenti amministrativi di rilascio o rinnovo pendenti alla data del 23 febbraio 2020 (quindi le richieste pendenti di pda), o iniziati successivamente a tale data sono sospesi sino al 15 aprile;
correlatamente, tutti le autorizzazioni in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile conservano la loro validità fino al 15 giugno; pertanto, tutti i porto d’armi scaduti o in scadenza dal 31 gennaio al 15 aprile sono prorogati al 15 giugno;
le richieste di nuovi rilasci vedranno allungati i tempi di procedimento a causa della sospensione dei termini, mentre le richieste di rinnovo torneranno a essere processate dal 15 aprile, per essere concluse prima del 15 giugno;
inoltre l’art 103. recita: “Le pubbliche amministrazioni adottano ogni misura organizzativa idonea ad assicurare comunque la ragionevole durata e la celere conclusione dei procedimenti, con priorità per quelli da considerare urgenti, anche sulla base di motivate istanze degli interessati”. Pertanto, il privato che si dovesse trovare nell‘urgente necessità di dover rinnovare il porto d’armi in scadenza in tale periodo, oppure colui che, non avendo un titolo valido, abbia ad esempio ereditato un arma o che si trovi in fattispecie assimilabili, che necessitano una comunicazione alle forze dell’ordine, non deve assolutamente recarsi presso i vari commissariati o questure, ma deve invece segnalare tale evento alle questure o commissariati di zona via pec o, in assenza, inviare loro un fax, al fine di ricevere le corrette istruzioni su come comportarsi. Tali due mezzi (pec o fax) rappresentano la sola prova documentale per il privato da esibire in caso di necessità o future controversie.

LA CARABINA BERGARA modello B14 HUNTER Green

LA CARABINA BERGARA modello B14 HUNTER Green
“ Il punto d’Arrivo del Selecontrollore!”

di Marco Benecchi

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Ho preso la licenza di caccia nel lontano 1976 e sin da allora ho sempre cercato di utilizzare per ogni selvatico arma, cannocchiale e calibro specifici. Devo dire che in questo modo mi sono “quasi sempre” trovato bene, ma ho dovuto sottolineare “quasi”, perché durante la mia lunga e avventurosa carriera di cacciatore giramondo, spesso mi è anche capitato di girare armato con dei veri mostri, sia come potenza sia come peso e ingombro. Così, dopo aver assistito ad un’infinità di albe e tramonti con una carabina imbracciata, ho deciso che per festeggiare il mio sessantesimo compleanno era forse giunta l’ora di regalarmi una nuova carabina, magari un piccolo gioiellino che dovesse avere poche, ma fondamentali caratteristiche. Come: essere potente il giusto ma senza strafare, essere leggero, piacevole da sparare, maneggevole e molto, molto preciso. Se poi avesse anche un buon rapporto qualità – prezzo non sarebbe certo male, specialmente di questi tempi. Quindi, dopo essermi guardato un po’ intorno, la scelta è caduta sulla carabina spagnola Bergara B 14 Hunter Green Syntetych importata dalla RA Sport dei fratelli Redolfi di Manerbio. L’ho voluta in 308 Winchester, un calibro questo (anche se non sembrerebbe), molto adatto per tutte le cacce europee, alci e grossi orsi compresi. Ma, cosa molto più importante, è che può essere camerato in armi corte, compatte, maneggevoli, leggere e che vanta una precisione molto elevata abbinata ad un rinculo molto contenuto. Della Bergara B14 Hunter mi è piaciuta anche la calciatura in materiale sintetico Grenn perché resistente agli sbalzi di temperatura, alla pioggia, alla polvere, al caldo, al gelo, agli urti e ai graffi. Le parti metalliche sono in acciaio brunito satinato, antiriflesso, quindi pressoché inattaccabile dagli agenti atmosferici. Questo tipo di finitura, oltre ad avere una buona e collaudata resistenza sia contro gli urti meccanici sia contro le corrosioni, è anche di facilissima manutenzione. La Bergara B 14 Green Hunter è un’arma da caccia e lo si capisce a prima vista, ma vanta anche una precisione intrinseca straordinaria, degna di una carabina custom, che invece è stata costruita in serie e venduta sotto i 1000 euro. Cerchiamo di vederla meglio nei dettagli.

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L’AZIONE E’ ricavata interamente per microfusione, utilizzando le più avanzate tecnologie e ottimi acciai bonificati ad alta resistenza, nel nostro caso in AISI 420. La microfusione è un tipo di lavorazione abbastanza diffusa, che riscuote critiche, ma anche parecchi consensi. Questo procedimento, se ben eseguito, permette di costruire ottime armi, mantenendo contenuti, e quindi competitivi, i costi di produzione. Non dimentichiamo, poi, che nella produzione a controllo numerico, il grado di sicurezza dei prodotti finiti è elevatissimo. Inoltre i moderni controlli non distruttivi (liquidi penetranti per le fusioni e ultrasuoni, raggi x e gamma per le successive fasi di lavorazioni), permettono di rilevare immediatamente qualsiasi piccola imperfezione e di lavorare con tolleranze molto ristrette. L’otturatore deriva dal classico Mauser opportunamente modificato, ma sempre con i classici due tenoni di chiusura posti anteriormente a 180 gradi tra loro. E’in acciaio speciale AISI 420, bonificato in modo da mantenere una notevolissima resistenza superficiale abbinata ad un’ottima resilienza totale. Scorre piacevolmente nella sua sede senza eccessivo gioco e senza nessuna incertezza. L’estrazione e l’espulsione del bossolo sono garantiti da un efficiente estrattore ad unghia laterale, abbinato ad un pistoncino espulsore posto sulla testa dell’otturatore.
LO SCATTO E’ diretto senza stecher, ma regolabile a “rottura di cristallo”. Funziona molto bene senza retroscatto, incertezze e/o grattamenti.
IL CASTELLO E’ predisposto per il montaggio di un sistema di mira tradizionale ottico o elettronico. Sono presenti quattro fori filettati (6/48”UHS) per il montaggio degli attacchi, con una dima simile a quelli Remington, Weatherby, Sabatti, BSA etc. In questo modo avremo soltanto l’imbarazzo della scelta su quali attacchi montare: di ogni tipo, di ogni origine e per ogni tasca. Sulla mia Bergara B 14 Hunter ho scelto di montarci un prestante, onesto e affidabile cannocchiale DELTA (anch’esso importato dalla Polonia e distribuito su tutto il territorio nazionale dalla RA Sport dei fratelli Redolfi), modello 2,5 – 15 x 56 HD Titanium con il reticolo illuminato. Come attacchi ho optato per i Leupold STD in acciaio brunito nero, che abbinano un prezzo competitivo ad una robustezza eccezionale.

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LA CANNA Il “fiore all’occhiello” della ditta Bergara sono senz’altro le canne…quella della B14 Green è in acciaio AISI 4140, bonificato e trattato termicamente. La tecnica usata per la foratura è la rotomartellatura a freddo (hammer forged). La carabina in oggetto in calibro 308 W ne monta una lunga 560 mm, che presenta quattro rigature ad andamento destrorso con un passo (twist) di 1 giro in 12”, ottimo per stabilizzare palle di peso medio - leggero. Ha un profilo leggermente conico ed è provvista di apice filettato per facilitare il montaggio di un freno di bocca o di un soppressore di suono dove consentito. Vista come un prodotto industriale costruito in serie, possiamo ritenere molto buona l’esecuzione del vivo di volata. La finitura “Matte Blued” è satinata nero opaco in modo da rendere l’acciaio molto resistente agli agenti atmosferici e meccanici e per essere anche antiriflettente. IL CALCIO Più vado avanti con gli anni, più mi convinco che il futuro delle calciature da caccia è nel materiale sintetico. La calciatura della B14 è molto simile a quella adottata nelle armi americane Custom, E’ robusta, ben costruita, ed anche se è senza poggiaguancia, è molto confortevole nel tiro mirato (per quanto possa esserlo in un calcio in materiale plastico). Nella coccia c’è il logo della ditta ed un zigrino a passo fine crimpabilissimo completa il tutto. Di certo non poteva mancare un provvidenziale calciolo Crush-Zone in gomma morbida, vero toccasana quando si usano cartucce caricate abbastanza “toste”con palle di buon peso.

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IL CARICATORE E’ di tipo amovibile, monofilare contenente 3 colpi. E’ in materiale plastico ad alta resistenza, tecnicamente affidabile e molto ben fatto. Si è scelto di montarne uno così per mantenere basso lo spessore totale dell’arma e può avere una capienza variabile da 2 a 4 colpi sempre in funzione del calibro. Lo sgancio avviene agendo su una comoda leva incassata anteriormente al caricatore vicino all’alloggiamento della vite allen di accoppiamento della calciatura.
LA SICURA: E’ quella tradizionale a due posizioni, purtroppo senza blocco dell’otturatore. Si trova sul lato destro del castello ed è facilmente azionabile dall’arma che impugna. Pratica e silenziosa.
Una carabina in acciaio brunito satinato con il calcio in materiale sintetico è un’arma prettamente da caccia che mira all’essenziale. Costruita per praticare la caccia a palla con qualsiasi condizioni atmosferiche e ad ogni latitudine. Soltanto l’occhio più attento riesce a vedere qualche segno di lavorazione; le viti Allen che tengono unita l’azione alla calciatura sono ben proporzionate.
LA PROVA Dopo qualche prova, necessaria per prendere confidenza con l’arma, lo scatto e il calibro, sono passato alla taratura vera e propria. In previsione di utilizzarla intensamente per la caccia di Selezione a caprioli, daini e cinghiali, ho preparato alcune ricariche con palle da 150 e 165 grani che hanno fatto registrare rosate a dir poco sbalorditive! A cento metri di distanza la Bergara è stata in grado di ricamare senza problemi delle ottime rosate di 3 - 4 colpi in appena 15 – 20 mm. La carabina B 14 Green Hunter è un’arma ben costruita e con ottimi materiali e per essere un prodotto europeo costruito in occidente viene venduta ad un prezzo decisamente onesto. E’nata per il mercato ispanico – nord europeo, ma se camerata in un buon calibro medio come il nostro 308 Winchester la vedo davvero un’ottima scelta per ogni selecontrollore italiano.

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