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CCT: Gli animalisti ci riprovano in senato col ddl tutela animali

E’ già stato presentato in Senato il disegno di legge che prevede la modifica del codice penale, congiuntamente ad altre disposizioni, in materia di tutela degli animali. Questa proposta, sottoscritta e presentata dal M5S nella persona di Massimo Perilli, è adesso al vaglio del Senato e, se venisse approvata, andrebbe ad apportare numerose modifiche inerenti anche l’attività venatoria e la cinofilia più in generale.

Ancora una volta appare lampante di come il mondo animalista, al contrario di quello venatorio, sia coeso ed organizzato. Questa proposta, i cui firmatari sono quasi interamente appartenenti al M5S, è sostenuta ed avvallata da tutte le maggiori sigle animaliste italiane, alcune delle quali protagoniste, in questi ultimi mesi, anche di numerosi ricorsi ai calendari venatori Regionali.

Inutile dire che se un provvedimento come questo divenisse legge, si materializzerebbero numerose problematiche inerenti il comparto venatorio: dalla detenzione di animali a scopo venatorio (richiami vivi), all’utilizzo di dispositivi elettronici e non per l’addestramento dei cani, financo ad un aspetto ben più grave inerente l’attività venatoria in generale in quanto, anche questa volta, all’interno del testo viene inserita la proposta di abrogazione dell’art. 842 del codice civile che regola l’accesso ai fondi, cardine della caccia sociale Italiana.

Il mondo venatorio italiano deve fare quanto in suo potere per portare la voce di migliaia di onesti cittadini cacciatori in Senato per contrastare questo provvedimento. Da parte nostra l’attenzione sugli sviluppi di questa situazione è massima e non lasceremo certo intentata ogni azione volta a tutelare i diritti di miglia di Cacciatori Italiani.

Arci Caccia Sicilia: oggi si è riunito il Direttivo Regionale

Si è riunito oggi il Direttivo Regionale di Arci Caccia Sicilia. L’Assemblea, ottima per partecipazione e qualità degli interventi, ha dibattuto sui problemi della caccia in Sicilia, cominciando dal Calendario Venatorio, che lascia aperta la questione della caccia al coniglio, e proseguendo con le relazioni con le altre Associazioni venatorie, non sempre idilliache, specialmente per quanto riguarda i rapporti con le non riconosciute. Nella sua relazione, il Presidente Regionale Francesco d’Elia ha illustrato la situazione ai presenti, mentre il Presidente Nazionale Piergiorgio Fassini ha spiegato agli astanti la complessa situazione che stiamo vivendo a livello nazionale, con le varie proposte legislative presentate da partiti politici e associazioni animaliste e agricole che mirano a minare la 157 e l’articolo 842 del codice civile.

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FIDC: si riunisce a Roma il Consiglio di Presidenza

Rilancio delle attività federali e contrasto delle iniziative animaliste al centro della riunione dei vertici nazionali dell’associazione

 

Roma, 13 giugno 2019 – Una intensa mattinata di lavori ha caratterizzato la giornata di ieri presso la sede nazionale della Federazione Italiana della Caccia a Roma, dove si è riunito il Consiglio di presidenza.
Il presidente Massimo Buconi ha puntualmente aperto i lavori alle 10,30 salutando e ringraziando i convenuti. Presente al completo l’Ufficio di presidenza, formato dai tre vicepresidenti Giuseppe Giordano, Mauro Cavallari e Moreno Periccioli, e dai consiglieri Mario Basile, Andrea Ferrara, Stefano Merighi, Oscar Stella ed Edmondo Vivoli. A completare il tavolo, il presidente del Collegio dei Revisori Mario Onano e Natale Tortora.
Dopo una esaustiva relazione del presidente nazionale sulle principali tematiche riguardanti la Federazione e il mondo venatorio nel suo complesso, il Consiglio di presidenza ha approfondito le questioni di maggior rilevanza, concentrandosi in primis sui diversi disegni di legge in tema di tutela degli animali calendarizzati in Commissione Giustizia del Senato a partire da questa settimana. Il rischio, concreto e già denunciato nelle scorse settimane, è che dietro norme condivisibili destinate a una maggior tutela degli animali da affezione e da reddito da abusi e inutili sofferenze si nascondono neanche troppo velati attacchi alla sperimentazione scientifica e medica, all’attività venatoria, a manifestazioni e ad attività economiche basate sull’allevamento, volte a colpire indistintamente tutte le filiere collegate con l'impiego degli stessi in un’ottica antispecista e animalista.
Un pericolo per tutta la società che rischia di passare senza eccessivi clamori e che prima ancora della caccia andrebbe a colpire duramente l’economia e le tradizioni del Paese.
Su questo la Federcaccia, da sola e di concerto con le altre AAVV e il CNCN si è già attivata e nelle prossime ore agirà in modo ancora più incisivo per scongiurare questa pericolosa deriva coinvolgendo tutti i soggetti e i portatori di interesse interessati.
L’analisi di altri aspetti più propriamente interni all’organizzazione federale, in particolare con la programmazione a breve di una serie di iniziative sull’intero territorio nazionale volte a far emergere con maggior incisività fra i cittadini quanto utilmente svolto dall’attività venatoria e dai cacciatori a favore del Paese, superando di gran lunga l’aspetto ludico percepito dai non praticanti, ha poi proficuamente occupato l’attenzione del Consiglio.

I lavori si sono conclusi nel pomeriggio dando vita a una fitta agenda di impegni che caratterizzeranno le prossime settimane di attività.

Ufficio stampa Federazione Italiana della Caccia

 

Firenze: l'ATC 5 chiude il 2018 con un attivo di circa 247000 euro

Il 2018 si chiude con un attivo di oltre 247.000 euro. Per il 2019 sono stati stanziati 200.000 euro per la prevenzione.
“Conti in regola, attività di prevenzione, volontariato più efficiente e maggiore sicurezza in tutto il territorio: al prossimo Comitato di gestione lascio un Atc che ha ripreso le sue funzioni
- commenta il Commissario Piero Certosi”.

 

(San Casciano V.P. - 10 giugno 2019) - Il Commissario dell'Ambito Territoriale di Caccia 5 - Firenze Sud Piero Certosi ha presentato oggi (10 giugno) a San Casciano Val di Pesa (Firenze) presso l'Auditorium Chianti Banca il Bilancio consuntivo 2018 e il Bilancio preventivo 2019.

Bilanci attesi dal mondo venatorio, agricolo, ambientalista e dagli Enti locali rappresentati nell'Atc 5, retto da un Commissario da marzo 2018, dopo che il Comitato, a fronte di un passivo di 600.000 euro, aveva dato le dimissioni per insolvenza.
Presenti oltre 150 persone, tra cacciatori, agricoltori e rappresentanti delle Istituzioni locali. Tra gli altri il Sindaco di San Casciano Roberto Ciappi, l'Assessore all' agricoltura di Rignano sull'Arno Alessio Pezzatini, il Consigliere regionale Enrico Sostegni, Chiara Gensini e Eleonora Tinarelli di Coldiretti Firenze, Marco Anchinico dell'Unione agricoltori, Ritano Baragli, Pres. del Consorzio Chianti Colli Fiorentini, Mauro Dainelli Federcaccia Firenze, Luca Gironi, Arci Caccia Toscana, Piero Baronti di Legambiente Firenze.
“Dopo aver accettato l'incarico 15 mesi fa - ha commentato il Commissario Certosi - mi sono messo subito al lavoro, per prima cosa per riportare i conti in ordine. Il passivo era allora di circa 600.000 euro e questo significava l'impossibilità di portare avanti qualsiasi attività di gestione del territorio, che rientra tra le competenze dell'Atc. Il risanamento era dunque l'obiettivo primario. Un obiettivo centrato”.

 

Il Commissario ha infatti ricordato come già ad aprile 2018 fosse stato presentato il Bilancio consuntivo 2017 – quello per il quale era stata dichiarata l'insolvenza – portando il passivo da circa 600.000 euro a 135.000, con un recupero dunque di ben 465.000 euro. Come è stato possibile?
“Semplicemente – ha spiegato Certosi - analizzando con cura estrema i conti e intervenendo in particolare sui rimborsi per i danni. Per il 2018, continuando su questa strada, il Bilancio consuntivo si è chiuso con un attivo di 247.178,93 euro, una parte dei quali accantonati a fondo riserva”.

Il risultato positivo emerge anche dalla relazione del Dott. Daniele De Sanctis, Sindaco revisore unico dell'Atc 5 Firenze Sud: “La Gestione Commissariale – si legge nella sua relazione - ha portato non solo al riassorbimento complessivo delle perdite subite nell’esercizio 2016 e 2017, ma ha anche prodotto un avanzo netto di gestione di euro 247.178,93. Risultato che si ritiene eccellente visto il deficit patrimoniale sopportato nei precedenti esercizi contabili”.

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Il Commissario Certosi ha poi tenuto a sottolineare che grazie ai conti in regola l'Atc 5 ha potuto ricominciare a investire nella prevenzione dei danni causati dagli animali selvatici alle colture agricole. “Ho sempre creduto nel valore della prevenzione, perché è meglio lavorare e investire per evitare i danni piuttosto che poi dover pagare i giusti risarcimenti dovuti agli agricoltori.
Nel 2018 sono stati spesi in prevenzione circa 150.000 euro e circa 200.000 sono in previsione per il 2019. Vado poi molto fiero di un progetto innovativo ormai quasi ultimato: si tratta di riuscire a garantire interventi urgenti per la prevenzione danni sul territorio. E' stato infatti stilato per ogni Comune un elenco di cacciatori disponibili, che possono così rispondere con tempestività alle richieste degli agricoltori. Altra cosa che mi sta a cuore è la sicurezza, dei cacciatori ma anche di tutti coloro che frequentano il meravigliso territorio dell'Atc 5. Abbiamo per questo diviso il territorio di caccia al cinghiale in piccole zone, che possono essere assegate ad un solo cacciatore, il tutto accessibile, prenotabile e monitorabile on line. Non è più possibile dunque la copresenza di più cacciatori in una unica zona, con indubbi vantaggi per la sicurezza degli stessi e di chi frequenta i boschi per altre attività sportive”.

Infine il Commissario ha tenuto a chiarire le finalità della trasformazione provvisoria di alcune Zone di Ripopolamento e Cattura (Zrc), precluse alla caccia, in Zone di Rispetto Venatorio(Zrv) dove la caccia è consentita per controllo delle specie dannose all'agricoltura. “La trasformazione, per le sole Zrc che l'hanno scelta, ha avuto parere favorevole della Regione. Il nostro obiettivo è contenere gli ingenti danni prodotti dagli ungulati all'agricoltura. Molte Zone di Ripopolamento sono rifugio di animali, che poi da lì possono accedere liberamente ai campi e alla vigne, causando notevoli danni agli agricoltori. La loro trasformazione in Zrv (ha riguardato in tutto 10 strutture) ci permetterà di andare nella direzione di una maggiore e più attenta prevenzione“.

Info
L’Atc 5, denominato “Firenze sud” comprende 23 comuni della Città metropolitana di Firenze (quelli sulla riva sinistra dell’Arno): Bagno a Ripoli, Barberino Val d’Elsa, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Figline e Incisa Valdarno, Firenze, Fucecchio, Gambassi Terme, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Reggello, Rignano sull’Arno, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci, Tavarnelle Val di Pesa, Vinci. Conta in totale 12.000 iscritti. (www.atc5firenzesud.it)

 

Toscana: Approvato il piano di prelievo del capriolo

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La Giunta Regionale della Toscana ha approvato, con delibera immediatamente esecutiva il Piano di prelievo del Capriolo 2019. Questi i tempi di caccia:

Aree Vocate

- maschi adulti e giovani: dal 12 giugno al 15 luglio, dal 15 agosto al 30 settembre 2019;
– femmine: dal 15 agosto al 30 settembre 2019 e dal 1° gennaio al 15 marzo 2020;
– piccoli: dal 15 agosto al 30 settembre 2019 e dal 1° gennaio al 15 marzo 2020.

Aree non Vocate

– maschi adulti e giovani: dal 12 giugno al 15 luglio, dal 15 agosto al 30 settembre 2019,
dal 1° gennaio al 15 aprile 2020;
– femmine e piccoli femmina: dal 15 agosto al 30 settembre 2019 e dal 1° gennaio al 15 marzo
2020;
– piccoli maschi: dal 15 agosto al 30 settembre 2019 e dal 1° gennaio al 15 aprile 2020.

 

 

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura