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PIEMONTE: da FIDC una comunicazione a tutti gli associati

piemonte

Sono a tutti noti i fatti e le conseguenti difficoltà createsi in questo periodo.

Particolare attenzione vi è da parte di Federcaccia Piemonte sull’introduzione dei nuovi criteri relativi alla “prova di tiro periodica”.
Ma sicuramente il problema maggiore attuale è la mancata deliberazione del Calendario Venatorio Regionale e dei piani di prelievo Capriolo che di fatto bloccano, impediscono ora il regolare svolgimento della caccia programmata di Selezione.

Quest’ultima e più significativa situazione è chiaramente di matrice politica coincidente con il cambio di gestione alla guida della Ns. Regione.
Federcaccia Piemonte è chiaramente consapevole dei fatti e pronta a dare il suo contributo per risolvere le problematiche e ripristinare l’attività allorché la Regione termini il suo assestamento organico a cui indirizzare i propri suggerimenti e sollecitazioni a riguardo.

Su polemiche derivanti le cause di tale situazione, Federcaccia Piemonte non entra di certo nel merito ma, come da Suo compito, saprà adoperarsi appena sarà possibile avere un concreto riferimento operativo Regionale con cui interloquire normativamente sulla materia.

In attesa di ciò, è palese che Fidc Piemonte si è già attivata fattivamente con la nuova Presidenza della Regione per informarla preventivamente dell’urgenza delle problematiche ora in essere.
Nell’attesa, confidiamo nella fiducia dei Ns. Associati per il lavoro che la stessa rinnovata struttura della Nostra Associazione andrà prossimamente a sviluppare.

Sul sito FACE le ricerche Federcaccia sotto l’occhio dei riflettori

Ancora una volta FACE, la Federazione europea dei Cacciatori, che riunisce oltre sette milioni di praticanti, dedica spazio e attenzione a una iniziativa dei cacciatori

italiani e della Federazione Italiana della Caccia mettendolo in evidenza sotto l’egida #BIODIVERSITYMANIFESTO, che contraddistingue progetti e iniziative dei cacciatori di tutta Europa in favore della biodiversità, dei ripristini ambientali e della maggiore conoscenza della fauna per una caccia di qualità, sostenibile e utile, non finalizzata al solo prelievo.

A essere scelta come esperienza meritevole di condivisione, l’impiego della tecnologia di telemetria satellitare applicata dalla Federcaccia alle sue ricerche sul monitoraggio delle migrazioni, illustrato in un video appositamente realizzato in versione inglese e diffuso negli scorsi mesi anche in italiano.

La raccolta di dati rende possibile confrontarsi con sempre maggior autorevolezza con le decisioni legate alla gestione delle specie prese in ambito governativo nazionale ed europeo, oltre a
consentire un migliore approccio al tema dei periodi di caccia attraverso il processo di revisione dei Key concepts in corso a Bruxelles.

Quella di FACE stata una scelta che ci riempie di soddisfazione e che spinge Federcaccia ad impegnarsi ancora di più nel campo degli studi faunistici. Il video e l’articolo sono visibili a questo link https://www.face.eu/#news

CCT: la coda dello scorpione

Fare una previsione sulla tenuta e durata dell’attuale maggioranza di Governo è sicuramente difficile. La cosa certa è che il recente risultato scaturito dalle urne, certifica un cambio di asse tra Lega e Cinquestelle, sul quale si stanno producendo i primi risvolti politici. Nonostante la tregua di queste ore, improntata a parare i colpi dell’Europa e affrontare le conseguenze drammatiche di una procedura d’infrazione per deficit con le immaginabili conseguenze per l’economia del paese e le tasche dei cittadini, il clima appare tutt’ altro che sereno.
La tragica situazione dell’ILVA di Taranto, il decentramento produttivo di tante piccole e medie imprese, l’annunciata “scure” sui tagli alla Sanità per le Regioni, non sono certo quisquiglie.
Il continuo braccio di ferro sui cantieri e non ultima la TAV, sono l’emblema di un cambio di rotta che non è possibile al momento valutare in tutta la sua portata.
Per le opposizioni la crisi di governo è alle porte e i nodi giganteschi da sciogliere, non consentiranno rinvii né tatticismi. Ci troviamo sicuramente in una situazione convulsa e di forte instabilità politica. Nonostante ciò, all’indomani della clamorosa disfatta del M5S, l’animalismo “di apparato” continua a lavorare ed a produrre continue insidie. Pensavamo che i cittadini avessero espresso un giudizio tombale verso coloro che avevano fatto dell’animalismo fondamentalista la bandiera da sventolare. A quanto pare la lezione non è servita; i fatti dimostrano anzi proprio la volontà opposta. Per mascherare alcune inevitabili concessioni sul programma di governo, taluni stanno già pensando di mandare precisi segnali al proprio elettorato su questioni specifiche e su battaglie elevate a simbolo di una pseudo cultura politica.
La notizia che circola da alcune settimane sulle intenzioni del Ministro Costa volte a predisporre un decreto legge “proteggi animali” incentrato sul divieto di utilizzo degli animali in tutte le manifestazioni , rappresenta in modo plastico la volontà di proseguire sulla strada dello scontro e della contrapposizione alla cultura rurale e alla salvaguardia delle tradizioni. In simbiosi con il ministro dei beni culturali Bonisoli (M5S), si pensa di utilizzare il veicolo delle Legge Delega per il riordino della materia dello spettacolo, per sferrare un nuovo colpo.
L’iter legislativo è molto complesso; ma non possiamo certo abbassare la guardia! Secondo alcune indiscrezioni il nuovo decreto in cantiere conterrebbe non solo il divieto di utilizzo degli animali nei circhi, ma anche divieti e forti limitazioni in ogni manifestazione che veda la possibilità di utilizzo o esposizione degli animali. Mostre faunistiche, fiere degli uccelli, esposizioni e non solo potrebbero essere definitivamente messe fuori legge In Toscana abbiamo un patrimonio infinito da difendere e tutelare. Al netto di tutto ciò che riguarda il comparto agricolo anche in ambito venatorio, sono centinaia le manifestazioni e le attività che tengono viva la nostra cultura, le nostre radici e le nostre tradizioni. Basta dare un’occhiata al programma della Federazione Associazioni Toscane Fiere Ornitologiche (FAFTO) , per scoprire la quantità e qualità di eventi che raggruppano fiere centenarie con migliaia di visitatori ed estimatori che di colpo sarebbero le prime vittime di un provvedimento fazioso e dalla dubbia legittimità.
La Confederazione Cacciatori Toscani sostiene da tempo che il nostro mondo deve sempre di più “fare sistema” unendosi per contrastare un fenomeno aggressivo e pericoloso. Nello specifico, visto l’avvio dell’iter legislativo, dovremo porci l’obbiettivo di contrastare e fermare questo decreto. Da subito, a partire proprio dalla realtà Toscana, ci impegneremo per quanto di nostra competenza, a costituire un fronte trasversale per rivendicare sui partiti e verso i rappresentanti toscani in parlamento, questa sciagurata proposta ed ogni ulteriore tentativo di analogo segno.

Cabina di regia: sui calendari venatori il solito terrorismo animalista

La Cabina di regia delle associazioni venatorie si è rivolta a tutti gli organi istituzionali competenti in materia, dal Governo agli Assessorati caccia, per confutare le falsità diffuse per cercare di influenzare la stesura dei calendari venatori per la prossima stagione. Dagli animalisti e protezionisti un pericoloso invito alle Regioni a infrangere la legge nazionale ed europea. Diffidato e chiesta la messa in mora del Ministero dell’Ambiente per le sue inadempienze Roma, 05 giugno 2019 – Una risposta forte e senza tentennamenti. Così le Associazioni Venatorie Riconosciute (Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Arcicaccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Italcaccia, Ente Produttori di Selvaggina) e il Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN), riuniti nella Cabina di Regia Unitaria del mondo venatorio, hanno reagito agli attacchi provenienti dal mondo animalista e protezionista contro la caccia regolamentata e sostenibile esercitata in Italia. Alle ben confezionate, ma giuridicamente infondate e scientificamente errate, parziali o superate argomentazioni trasmesse da Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf alle Regioni e alle Istituzioni nazionali competenti in materia per chiedere – pena la consueta minaccia di ricorsi amministrativi – forti restrizioni dei calendari venatori per la prossima stagione, è stato risposto in modo fermo e inequivocabile. Agli stessi destinatari istituzionali è stata prontamente recapitata una contro-istanza predisposta dalla Cabina di regia, invitando alla corretta ottemperanza delle norme in materia venatoria e a disattendere le indicazioni contenute nel documento animalista, offrendo al contempo a ogni singola Regione e all’ISPRA la propria piena disponibilità a fornire i più recenti e attendibili dati, studi e pubblicazioni, riferiti a specifiche realtà territoriali, necessari per la corretta predisposizione dei calendari venatori 2019/2010. Nella contro-istanza sono demolite punto per punto le pseudo argomentazioni descritte nella lettera delle associazioni animaliste e protezioniste, dalla situazione delle specie ai piani faunistico-venatori, dagli obblighi comunitari ai contenuti giuridici delle leggi italiane. Poiché, dopo 27 anni, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Ambiente non hanno ancora provveduto, in doveroso adempimento di quanto stabilito dall’articolo 7 comma 2 della legge 157 del 1992 che regola l’attività di tutela e gestione della fauna e conseguentemente l’esercizio venatorio, a istituire le Unità Operative Tecniche Consultive decentrate dell’ISPRA deputate a fornire alle Regioni il supporto per la predisposizione dei piani regionali, la Cabina di regia ha proceduto a diffidare il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a procedere finalmente alla loro creazione entro e non oltre 60 giorni dalla notifica del presente atto. Se gli organi di Governo non provvederanno a quanto richiesto, le Associazioni riunite nella Cabina di regia venatoria procederanno dunque, senza nessun ulteriore indugio, a intraprendere ogni più opportuna iniziativa per l’applicazione della legge a tutela e garanzia dei diritti propri e dei propri tesserati.

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