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CALENDARI VENATORI: su moriglione e pavoncella la cabina di regia unitaria del mondo venatorio scrive alle regioni

Le associazioni venatorie e il CNCN, riunite nella cabina di Regia, mettono a disposizione le argomentazioni scientifiche e giuridiche per rigettare la richiesta del Minambiente di vietare la caccia a moriglione e pavoncella
Roma, 17 luglio 2019 – Facendo seguito ai lavori e ai contatti istituzionali già perpetrati delle scorse settimane e alle iniziative delle singole Associazioni componenti, nella giornata di ieri la Cabina di Regia unitaria del mondo venatorio (FIdC, Enalcaccia, ANLC, Arcicaccia, ANUUMigratoristi, Italcaccia, EPS, CNCN) ha inviato agli Uffici caccia delle Regioni alcuni documenti in merito alla lettera del Ministero dell’Ambiente dell’8 luglio scorso. Nella lettera, il Ministero invitava - accogliendo così analogo invito ricevuto dalla Commissione Ambiente europea il 19 giugno - a escludere le specie moriglione e pavoncella dai calendari venatori.
A parere delle scriventi Associazioni, tale richiesta non trova alcun fondamento né dal punto di vista giuridico né biologico, oltre a non tenere in considerazione, per quanto attiene in particolare all’Italia, i più recenti dati scientifici nazionali (che sono favorevoli) e il regime di caccia con stretti limiti di prelievo a queste due specie già in atto nelle nostre regioni da molti anni, che costituisce di fatto una forma di piano di gestione.
Per questo motivo abbiamo già cercato senza successo di far comprendere al Ministero (con un documento inviato lo scorso 24 giugno) la mancanza di fondamento della richiesta europea affinché non venisse dato seguito alla stessa, vista la sua intenzione di ottenere una immotivata limitazione dei Calendari venatori, tra l’altro già emanati da molte regioni. Le associazioni componenti la Cabina di regia trovano corretto rifiutare l’invito del Ministero e pertanto hanno invitato le Regioni a fare altrettanto, supportandole anche con una memoria tecnica, inviata loro a questo scopo.
Confidando nella serietà e nell’equilibrio degli Uffici caccia regionali, imparzialità che sulle tematiche venatorie invece il Ministro continua purtroppo a non avere – la Cabina di regia continuerà a fornire ogni supporto necessario affinché questa, come altre ingiustificate iniziative su tempi e specie, vengano rigettate.

 

CCT: Ore decisive per il calendario venatorio toscano

A quando l’approvazione del Calendario venatorio 2019/2020 della Regione Toscana?

E’ questa la domanda che da settimane ci sentiamo rivolgere dai cacciatori che giornalmente incontriamo nella tante iniziative sul territorio o che semplicemente ci contattano sui social network. Un malumore neppure troppo celato che naturalmente serpeggia poiché, quest’anno, il ritardo sull’approvazione del testo appare davvero ingiustificabile. Vero è che abbiamo ancora alle spalle una fase molto delicata, e ancora non conclusa, incentrata sui ricorsi prima al TAR e poi al Consiglio di Stato, presentati dalle associazioni ambientaliste ed animaliste sul precedente calendario venatorio. Certamente tutto ciò non giustifica il passare delle settimane in attesa dell’approvazione di uno strumento, come appunto il calendario venatorio regionale, basilare per affermare la certezza del diritto ai cacciatori che hanno deciso o decideranno di rinnovare e pagare le relative tasse e concessioni.

Dalle ultime notizie a noi pervenute, sembra probabile che la prossima settimana, finalmente il calendario regionale 2019/2020 sarà approvato dalla Giunta Regionale.

Un ultimo confronto con le organizzazioni e le Associazioni Venatorie è stato convocato allo scopo dall’Assessore Marco Remaschi per il prossimo venerdì 19 luglio.

Per quanto ci riguarda, le proposte da tempo presentate e formalizzate rimarranno invariate. Non solo; vogliamo anche e da subito chiarire che non saranno ritenute accettabili eventuali proposte di riduzione di alcune specie cacciabili che pare siano oggi nel limbo a seguito della Circolare del Ministero dell’ Ambiente alle Regioni. Il nostro riferimento va naturalmente alle specie Moriglione, Pavoncella e da qualche indiscrezione e rumor al Combattente. Nessuna motivazione tecnico scientifica sarebbe giustificabile per tale eventuale decurtazione dall’elenco delle specie cacciabili.
Come noto, per Moriglione e Pavoncella lo stesso Ispra ha disposto, con parere scritto, che tali specie possano essere cacciabili semplicemente con eventuali riduzioni o limitazioni di carniere. Per la specie Combattente infine, ricordiamo come il calendario venatorio della Regione Toscana abbia da tempo stabilito limitazioni sia temporali che di carniere.

Inoltre, ma non di minore importanza, per la caccia al Cinghiale la nostra posizione rimane ferma ed invariata: no ad artifizi e assoluta contrarietà a conflitti tra varie forme di caccia.

Questi ed altri temi come il carniere annuale di 100 capi per la specie Allodola, il mantenimento della data al 31 gennaio per la Beccaccia, Colombaccio, Turdidi etc. saranno nuovamente evidenziati al Tavolo di confronto previsto venerdì, con la speranza di giungere ad un risultato condiviso ed in linea con gli impegni assunti in seno alla recente Conferenza Regionale sulla caccia.

A tale proposito, vogliamo ricordare come il lavoro di approfondimento e di analisi che la Confederazione Cacciatori Toscani sta portando avanti sui singoli argomenti, si sta materializzando in questi giorni con una serie di iniziative di alto profilo tecnico-scientifico oltrechè politico.

Ricordiamo infatti che a Capannoli (PI) il prossimo venerdì 26 luglio si terrà un importante Convegno che avrà come focus la piccola selvaggina stanziale e le sfide sulla nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC).

Inoltre, sulle tematiche inerenti l’avifauna migratoria, i calendari venatori e l’importante lavoro che si sta sviluppando a Bruxelles sulla revisione dei Key concepts, si terrà un prezioso confronto nel convegno promosso dalla Federcaccia di Pistoia venerdì 19 luglio a Casalguidi (PT). In quella sede il Dott. Michele Sorrenti responsabile Ufficio Migratoria Federcaccia Nazionale, ci aggiornerà sulle ultime novità relative alla revisione dei Kc.

AIW: L'orso in fuga e la ragionevolezza di Reinhold Messner

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Messner, su La Stampa di oggi: "In Europa c'è la legge della libertà di circolazione senza essere controllati al Brennero e questo vale anche per gli orsi. Certo, se orsi o lupi uccidono le pecore una soluzione dev'essere trovata, e questa sta nel dialogo tra ambientalisti-animalisti e contadini. Guai alle posizioni estremiste, altrimenti sarà guerra". Ecco, appunto, forse Messner ne sa più del Ministro Costa, ed è anche logico che così sia: lui la montagna e le sue componenti, anche animali, le conosce direttamente, il Ministro solo per interposte persone (perlopiù tecnici e "scienziati", magari solo da tavolino)! In fondo, quest'orso, che sia potenzialmente pericoloso è già stato dimostrato; che lo sia ancora di più dopo la fuga è almeno ipotizzabile per chi conosce il comportamento animale (comportamento che ci piace abbinare a quello dell'uomo solo quando fa cose simpatiche, mentre gli animali imparano anche cose antipatiche: in questo caso, che l'uomo è per lui un essere pericoloso e nemico da combattere!). C'è poi il fatto (ignorato da TUTTI i media!) che non trattasi di animale autoctono quale è l'Orso marsicano, ma di importazione. Importazione da paesi dove un altro Ministro ha recentemente autorizzato l'abbattimento di ben 200 suoi simili a causa di un eccesso di individui non più sopportabili né dal territorio (sempre più urbanizzato) né dalla popolazione umana e dalle sue fonti di risorse alimentari. Questo per dire che non esiste alcuna irrimediabile perdita biologica qualora M49 venisse infine abbattuto per risolvere un problema di convivenza difficile se non impossibile con l'uomo. Ci sarà ben una ragione per questo. E non è detto che la ragione stia dalla parte del nostro Ministro.

Murialdo, 16 Luglio 2019 Franco Zunino
Segretario Generale AIW

ELEZIONI EUROPEE 2019: il comparto e l’associazionismo di settore al fianco di tutti gli europarlamentari italiani eletti a tutela del mondo sportivo, venatorio e armiero

Roma – 16 luglio 2019 – I rappresentanti di ANPAM (Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili), ASSOARMIERI e CONARMI (Consorzio Armaioli Italiani), a seguito del recente insediamento del Parlamento Europeo, si congratulano con gli eurodeputati italiani.

Le associazioni ringraziano tutti quei parlamentari che fino a oggi, sia a Roma che a Bruxelles, hanno mostrato impegno, sensibilità e interesse nel considerare e tutelare le problematiche sportivo-venatorio e armiere in una prospettiva tecnica, scientifica e non ideologica, tesa a distinguere le prescrizioni necessarie da ciò che appare irragionevole e inadeguato per la disciplina nazionale. A loro si aggiungono tutti quei nuovi parlamentari che, nel corso della campagna elettorale, hanno dichiarato apertamente la vicinanza al comparto.
L’auspicio delle associazioni in indirizzo è di poter dialogare e collaborare indistintamente con tutti coloro che confermeranno la disponibilità e la vicinanza al settore, a prescindere dal loro schieramento politico, anche nell’ottica della trasversalità ed equidistanza che caratterizza l’operato e l’azione delle stesse, finalizzato esclusivamente alla tutela e garanzia del futuro del settore sportivo, venatorio e armiero con l’impegno di pianificare un incontro nei prossimi mesi.


ANPAM – Presidente Stefano Fiocchi
Assoarmieri – Presidente Antonio Bana
Conarmi – Presidente Pierangelo Pedersoli

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