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Luca Gironi

Luca Gironi

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FIDC: IN VENETO UN SEMINARIO RADIOTELEMETRIA SATELLITARE ED AVIFAUNA MIGRATORIA

  • Pubblicato in Notizie

Martedì 6 novembre alle ore 9.00 presso la sede CONI in Via del Gazzato 4,Mestre (Venezia) la Federcaccia Veneto organizza un seminario sulla radiotelemetria satellitare ed avifauna migratoria, iniziativa realizzata con il contributo finanziario della Regione Veneto, Assessorato alla Caccia e Pesca.

Dopo la registrazione dei partecipanti prevista per le ore 9.00 ad aprire i lavori il Vice Presidente Nazionale FIdC Lorenzo Carnacina che dopo una breve introduzione, lascerà la parola agli interventi tecnici.

Ad iniziare alle 9.45 Michele Sorrenti – responsabile scientifico dell’Ufficio Avifauna Migratoria FIdC- che parlerà della telemetria satellitare nella gestione dell’avifauna migratoria; si prosegue alle 10.30 con Antonella Labate – Ufficio Tecnico federcaccia Lombardia – sul progetto della telemetria applicata alla Cesena intrapreso da FIdC Lombardia; alle ore 11.30 Alfonso Lenzoni – Presidente ACMA – illustrerà i risultati ottenuti e gli sviluppi futuri del progetto “AnaSat” e alle 12.15 Nicoletta Perco – referente italiana del Progetto Waldrappteam – sull’utilizzo del GPS nel progetto di reintroduzione dell’Ibis Eremita in Europa.

A concludere la parte dedicata agli interventi, alle 14.15 Alessandro Tedeschi – Presidente Associazione “Amici di Scolopax” – sulla ricerca a favore della conoscenza della beccaccia tra passato, presente e futuro.

Alle ore 15.00 si aprirà una tavola rotonda con i relatori.

Per informazioni e iscrizioni scrivere all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

FEDERCACCIA MARCHE: LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE ANTOGNONI SULLA ORDINANZA DI SOSPENSIONE DELLA CACCIA NEI SITI NATURA 2000

La Federcaccia Marche informa che con ordinanza n. 5165 del 22 ottobre 2018 a seguito di un ricorso presentato dal WWF e LAC il Consiglio di Stato ha disposto la sospensione immediata della caccia nei siti Natura 2000, SIC, ZPS e ZSC.

Paolo Antognoni – Presidente Regionale FIdC Marche – critica questa pronuncia dichiarando che: “….la Regione Marche ha rispettato tutte le leggi in vigore e il calendario venatorio ha operato bene, ma il Consiglio di Stato ha preso questa decisione poiché la regione marche non ha un piano faunistico venatorio regionale approvato.”

Prosegue poi: “…chiederemo un’istanza per fissare il prima possibile l’udienza al Tar che dovrà esprimersi in via definitiva sulla questione. C’è preoccupazione circa la possibilità che i cacciatori possano cadere in errore rischiando conseguenze penali poiché le aree della Rete Natura 2000 non sono tabellate. L’altra preoccupazione riguarda gli agricoltori perché questa sentenza è distruttiva per i danni all’agricoltura”.

ANLC: IL DOLORE E LA STRUMENTALIZZAZIONE

La morte di un ragazzo di 20 anni, durante quella caccia ai cinghiali che amava così tanto, ha distrutto sicuramente la vita di due intere famiglie. Quella di Marco Tosti, alla quale tutti noi, sconvolti e sgomenti, ci stringiamo con infinito affetto; ma anche quella del suo amico fraterno.

Tutti noi sappiamo perfettamente che la caccia – ma questo accade anche in tutte le altre attività ricreative o sportive all’aria aperta – potrebbe rappresentare dei rischi e non ci stancheremo mai di raccomandare il massimo della prudenza specie quando si pratica una caccia emozionante come quella al cinghiale.
C’è una cosa, però, che rende ancora più tristi e attoniti quando accadono simili disgrazie: assistere alla speculazione messa in atto dai soliti irriducibili animalisti anticaccia i quali, mentre ignorano i 48 morti fra i cercatori di funghi, gli oltre 150 fra escursionisti e alpinisti, la quarantina di sciatori, i 18 pescatori o gli oltre 120 bagnanti, scatenano tutta la loro rabbia contro la caccia e strumentalizzano cinicamente il lutto di povere famiglie, addirittura conteggiando un omicidio fra gli incidenti venatori, e tornano ad invocare la chiusura della caccia. Anche in questo ultimo, tragico evento, c’è stato un giornalista che, al solo scopo di suscitare ancora più sdegno nell’opinione pubblica, ha scritto che a morire era stato un povero ciclista che passava per caso sulla strada. 
Tutti i cacciatori, che peraltro sono coperti da una assicurazione obbligatoria di responsabilità civile, sono consapevoli di praticare un’attività potenzialmente rischiosa per sé stessi e per gli altri, al pari di chi va per monti e per mare o si libra con il parapendio. Praticare questa loro passione significa, quindi assumere consciamente tali rischi. Ciò, invece, che è assolutamente intollerabile e da condannare è il coinvolgimento di persone estranee all’attività venatoria, ed è per ridurre al minimo – o per azzerare totalmente – tali dolorosi episodi che rinnoviamo a tutti la
raccomandazione alla massima prudenza, adottando ogni precauzione possibile e rispettando con scrupolo i limiti imposti dalla legge e dal buon senso.


Roma 20 ottobre 2018


Il presidente
Paolo Sparvoli

Arci Caccia e Liberacaccia Firenze: nessuna novità da Firenze 4? Per cacciare il cinghiale occorreranno davvero 20€?

Nessuna nuova notizia arriva dall’ATC 4, dove pure i cambiamenti di idea in Federcaccia sono all’ordine del giorno. Quindi, dobbiamo pensare che i cacciatori che vorranno cacciare il cinghiale siano ormai condannati a veder uscire altri 20€ dalle loro tasche. Ci tieniamo a scusarsi con tutti i cacciatori perché, questa volta, non è riuscita nella propria missione sindacale nei loro confronti. Eppure, il rappresentante Arci Caccia ci ha provato in ogni modo, prima rimanendo l’unico baluardo dei cacciatori quando gli altri rappresentanti del mondo venatorio svanivano di fronte all’attacco degli agricoltori, poi, abbandonando la seduta successiva, una volta resosi conto che tutto era già stato deciso in separata sede. Difficile per una persona seria come Mauro Messeri rimanere indifferente di fronte a teatrini costruiti ad arte, con gli agricoltori che si ritirano a conclave in un’altra stanza per prendere decisioni lontano da orecchie indiscrete e i cacciatori dell’associazione maggiore che fanno finta di niente. Ma d’altra parte cosa può il rappresentante dell’Arci Caccia, solo contro una grande famiglia, fatta di Federcacciatori, Federagricoltori, Federambientalisti…

Eppure, state certi che continueremo a dire la nostra, per difendere i cacciatori e la caccia sociale e rispettosa dell’ambiente, contro tutto e tutti. In opposizione ai nostri tanti nemici esterni e agli ancor più dannosi interessi, economici e di bottega, che purtroppo sono padroni del nostro mondo.

PUBBLICATO LO STUDIO SUL TORDO BOTTACCIO IN CALABRIA PROMOSSO DA FIDC

È stato pubblicato sul numero 40 del 2018 della rivista internazionale di ornitologia “THE RING” il lavoro “Timing of pre-nuptial migration of the song thrush turdus philomelos in Calabria (southern Italy)”, che la Federazione Italiana della Caccia attraverso l’Ufficio Avifauna Migratoria e l’UCIM aveva promosso dall’anno 2012 al 2014 in due stazioni d’inanellamento situate nelle province di Reggio Calabria e Crotone.

Lo studio, degli Autori Eugenio Muscianese, Giuseppe Martino, Pasquale Sgrò, Sergio Scebba e Michele Sorrenti, dimostra che la migrazione pre nuziale del tordo bottaccio in Calabria inizia a partire dalla seconda decade di febbraio, confermando quanto emerso dagli altri lavori pubblicati che hanno studiato la specie in Lazio, Puglia, Campania e in Umbria con la telemetria VHF.
I risultati di questa ricerca sono già stati utilizzati dalla Regione Calabria per la redazione dei calendari venatori e per mantenere la chiusura della caccia alla specie al 31 gennaio. Su questo argomento la Regione Calabria, con Federcaccia Calabria presente ad opponendum, ha vinto ben due ricorsi al TAR, che ha ritenuto valide le motivazioni presenti in delibera di calendario, in discostamento dal parere ISPRA che proponeva la chiusura della caccia alla specie il 10 gennaio la prima volta e il 20 la seconda. Ancora una dimostrazione che l’approccio scientifico e le ricerche promosse da FIdC hanno un impatto diretto sulle aspettative dei cacciatori e che la strada tracciata è quella giusta. È in corso in questi giorni la discussione sui Key Concepts e anche questo lavoro è parte delle evidenze portate da FIdC al Ministero dell’Ambiente.
Lo studio e la pubblicazione sono dedicati alla memoria di Gennaro Giuffrè, compianto presidente regionale FIdC Calabria, che volle con forza la realizzazione della ricerca.

Chi fosse interessato a ricevere copia dell’articolo può contattare la Segreteria dell’Ufficio Avifauna Migratoria all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

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