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Alessandro Bassignana

Alessandro Bassignana

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RIO 2016: BACOSI E CAINERO, CHE COPPIA!

Dopo i due magnifici argenti degli uomini, arrivati dalla fossa olimpica con il veterano Giovanni Pellielo e dal double trap con Marco Innocenti, il tiro a volo italiano ha centrato la doppietta, dei metalli più preziosi, con le donne.
 
Diana Bacosi si aggiudica la medaglia d’oro nella specialità skeet donne. La tiratrice umbra ha regalato all’Italia il quarto oro, atteso da molti giorni dopo tanti argenti, battendo al `medal match´, in un derby tricolore, Chiara Cainero, che fu oro a Pechino 2008 e ieri ha vinto l'argento.
La Bacosi ha vinto con un piattello di vantaggio.
 
 
Con questa magnifica doppia vittoria l’Italia sale a 15 medaglie, 4 ori, 7 argenti e 4 bronzi. Il terzo gradino del podio è andato allo spareggio alla statunitense Kimberly Rhode, giunta ormai per lei sesta medaglia olimpica, che ha la meglio sulla cinese Meng Wei.
 
 
Come sempre il tiro a volo italiano ci regala grandissime soddisfazioni, e questo sin da Melbourne 1956 quando Liano Rossini vinse nella specialità fossa olimpica; allora lo skeet non c'era, introdotto solo a Messico 1968 quando l'argento andò all'azzurro Romano Garagnani.
Dalla fossa olimpica uomini sono sempre giunti i maggiori successi, e l'oro è stato vinto da Ennio Mattarelli (Tokyo 1964), Angelo Scalzone (Monaco 1972), Luciano Giovannetti (Mosca 1980, Los Angeles 1984).
 
 
Nello skeet l'oro è andato nel 1996 ad Ennio Falco (Atlanta), mentre Andrea Benelli l'ha vinto nel 2004 ad Atene oltre ad un bronzo ad Atlanta; due argenti invece dal duoble trap (Albano Pera e Francesco D'Aniello), introdotto alle Olimpiadi nel 1996. Da ricordare anche le medaglie vinte da Alessandro Ciceri, Silvano Basagni, Ubaldesco Baldi, Marco Venturini, Massimo Fabbrizi, Luca Scribani Rossi, Bruno Rossetti. 
 
Per le donne, prima della vittoria di Diana Bacosi, l'oro era andato nella specialità skeet a Chiara Cainero, a Pechino 2008, mentre l'edizione londinese del 2012 aveva consacrato Jessica Rossi nella fossa olimpica.
 
A vincere più di tutti è stato Giovanni Pellielo, che in 7 Olimpiadi si è aggiudicato ben 4 medaglie, 3 argenti ed 1 bronzo.
 
Grandi dunque i tiratori italiani. Grandissimi!
 
 
 

CONFAGRICOLTURA PIEMONTE DICE LA SUA SU CINGHIALI, NUTRIE E LUPI

Pubblichiamo integralmente un comunicato stampa Confagricoltura sul problema dei danni provocati dalla fauna selvatica, e di quelli legati all'aumento esponenziale di specie quale cinghiale, nutria e, naturalmente, il lupo.
 
 
COMUNICATO STAMPA
 
SELVATICI: CONFAGRICOLTURA PIEMONTE SOLLECITA IL DIALOGO CON TUTTE LE PARTI PER AFFRONTARE IL PROBLEMA. CINGHIALI, NUTRIE E LUPI IN COSTANTE CRESCITA
 

"La nostra agricoltura trae forza dall’alta qualità della produzione e dallo stretto legame con il territorio e la sua biodiversità. In questo periodo i cambiamenti climatici e i mercati altalenanti mettono a dura prova il settore primario; a questi fenomeni globali, che toccano diversi ambiti, si aggiungono situazioni contingenti che non vengono affrontate con il dovuto impegno e che sono ormai diventate vere e proprie emergenze. E’ il caso della crescita costante della popolazione di animali selvatici che vede il Piemonte tra le regioni italiane più danneggiate dalla loro presenza. 

Cinghiali, nutrie, lupi sono causa di incidenti stradali e di rovinose distruzioni di raccolti. La situazione viene segnalata da anni da Confagricoltura, che si è fatta portavoce delle aziende agricole gravemente colpite dai selvatici. I danni periziati nel 2014 in Piemonte superano i 2 milioni di euro; la Regione Piemonte (sulla base delle disposizioni nazionali e territoriali in materia) per ora ha risarcito soltanto i danni relativi al primo semestre 2014, mentre i restanti potranno essere liquidati con l’applicazione del regime de minimis che prevede un massimale di 15.000 euro per impresa agricola nell’arco di tre anni.
Recentemente è balzata alla ribalta della cronaca la presenza sempre più massiccia di lupi nelle valli alpine, fatto già segnalato da Confagricoltura nel 2014, quando si verificò, tra l’altro, un incidente automobilistico causato da un lupo ad Airasca, in zone mai raggiunte da questo predatore. 
In base ai dati di LIFE WolfAlps (gennaio 2016), il progetto europeo nato e finanziato per favorire azioni coordinate per la conservazione del lupo sull’arco alpino, in Piemonte sono monitorati 21 branchi, di cui 14 nel Cuneese e 7 nel Torinese, oltre a un esemplare nel Biellese, dati che fanno della nostra regione la più popolata dai lupi di tutte le Alpi italiane. Si tratta di una presenza in costante crescita che sta causando danni e pericoli consistenti. Gli attacchi alle greggi da parte di lupi nelle valli alpine si aggiungono ai fenomeni sempre più frequenti di cinghiali alle porte delle città che distruggono campi e raccolti. A poco sono serviti gli interventi di controllo e selezione coordinati dalla Regione, inefficaci per l’eccessivo proliferare degli ungulati che si riproducono con frequenza e abbondanza. 
Confagricoltura Piemonte sollecita un approccio diverso da parte di tutti i soggetti coinvolti, per affrontare e contenere il problema: “Con gli animalisti – afferma il presidente di Confagricoltura Piemonte Gian Paolo Coscia – occorre dialogare nel rispetto delle rispettive posizioni, ma con la coscienza che il fenomeno così com’è non è più gestibile. Siamo in una situazione di emergenza che richiede misure straordinarie e non iniziative accattivanti per blandire gli animalisti; occorre affrontare la questione con serietà e coerenza, tenendo presenti i danni economici e i problemi sanitari e di sicurezza che si manifestano in tutta la loro gravità. La politica – continua il presidente di Confagricoltura Piemonte -  deve prendere provvedimenti adeguati, senza lasciarsi guidare dall’emotività o da chi urla più forte, per ripristinare un corretto equilibrio tra uomo e natura, nel rispetto di tutte le parti in causa. Diversamente i danni diventeranno insopportabili e si metterà a rischio non solo l’agricoltura, ma l’incolumità dei cittadini”. 
 

IN ALLEGATO:

-          mappa presenza lupi in Italia (LifeWolfAlps)

Dal mondo venatorio auguri a Diana Bacosi per Rio 2016

Riceviamo e pubblichiamo, aggiungendo i nostri auguri a tutti gli atleti impegnati a Rio.
Saranno le qualificazioni in programma venerdì 12 agosto alle ore 14 ad aprire l’esperienza olimpica a Rio 2016 di Diana Bacosi, l’atleta di Cetona in gara per il tiro al volo. L’obiettivo sarà conquistare le finali fissate per lo stesso giorno, alle ore 20, nella specialità skeet, dove Bacosi vanta già due medaglie d'oro conquistate nella Coppa del Mondo 2015 e una quota olimpica 2015 che la pone al primo posto nel ranking mondiale. A sostenere l’atleta nella sua avventura olimpica, seppure da lontano, sarà tutta la comunità di Cetona, dove vive ancora la sua famiglia e che ha incontrato e incitato Diana Bacosi lo scorso febbraio in un incontro pubblico alla presenza, fra gli altri, del sindaco Eva Barbanera e del presidente della Federazione italiana tiro al volo, Luciano Rossi. Agli auguri della cittadinanza si aggiungono quelli della famiglia dell’Arcicaccia Cetonese, che l’ha vista crescere sia umanamente che sportivamente, incitandola e sostenendola in questa nuova prova che siamo certi affronterà con la grinta e la passione che da sempre la contraddistinguono. 

STRAGE DI OVINI NELLE VALLI DI LANZO

La zona è quella del Peraciaval, dalle parti del Rifugio Cibrario e del Colle Altare, nelle Valli di Lanzo.
La segnalazione giunge da Usseglio, dove Aldo Fantozzi, presidente del CATO4 (Comprensorio Alpino Torino 4), ed antico Federcacciatore, ci fa sapere dell'ennesima strage ad opera dei lupi.
Alla fine della passata settimana 9 pecore, pare 5 adulti e gli altri piccoli e giovani, sono state uccise da un attacco dei formidabili predatori, che poi ne hanno parzialmente consumata una, lasciando le altre quasi intatte, forse perché disturbati dal passaggio di qualche escursionista o magari per l'azione dei cani messi a protezione. Altro non si sa.
Quello che invece è certo è che il fatto sia avvenuto, tanto che Fantozzi ha potuto visionare le foto allertando l'ASL che oggi è salita al monte per il sopralluogo che ha confermata la predazione.
Le pecore verranno lasciate sul posto, coperte o seppellite in qualche modo, perché al momento non risulta possibile portarle a valle con l'elicottero, ma resta il fatto che le presenze di lupi sembrano in costante aumento, mentre la loro audacia e sfrontatezza pare cominci a preoccupare anche coloro che si sino a poco tempo fa dichiaravano come i lupi non fossero un problema.
E' di ieri l'incontro tenuto in Val Pellice da Coldiretti, e volto a sensibilizzare sul grave problema lupo ai danni di allevatori e pastori.
Federcaccia Piemonte solleva la questione ormai da almeno un paio d'anni, non da certo da pochi giorni, ma la sensazione è quella che qualcosa si farà solo quando accadrà il primo serio incidente. Al solito, come spesso in Italia, quando sarà troppo tardi.

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