Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

Cacciando.com

Cacciando.com

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Umbria: per l'Assessore Cecchini il Tar riconosce la legittimità del calendario venatorio regionale sulla caccia di selezione a daino e capriolo

(aun) – perugia, 17 gen. 019 – “La caccia di selezione a daino e capriolo può ripartire: il Tar dell’Umbria, con sentenza n. 27/2019, ha stabilito la legittimità degli atti assunti dalla Regione”. È quanto comunica l’assessore regionale alla Caccia, Fernanda Cecchini, rendendo noto il pronunciamento del Tribunale Amministrativo regionale in merito al calendario venatorio regionale relativamente alla caccia di selezione alle specie daino e capriolo.

“Viene revocata la sospensione del prelievo per le due specie che era stata emanata in attesa del pronunciamento del Tribunale Amministrativo – sottolinea l’assessore -, e riparte quindi la regolare attività della caccia di selezione nei tempi e nei modi previsti dal calendario venatorio e dai conseguenti atti adottati”.

“Si valuterà successivamente con le Associazioni venatorie – conclude l’assessore Cecchini - la possibilità di recuperare nella rimanente stagione venatoria la parte dei mancati abbattimenti previsti dai piani, non effettuati nel periodo agosto-settembre”.

 

Toscana: La Cabina di Regia invoca la riforma della 157

La Cabina di Regia delle Associazioni Venatorie riconosciute (Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Arcicaccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Italcaccia, Ente Produttori Selvaggina ) più il Comitato Nazionale Caccia e Natura invoca una riforma della legge n. 157/1992 (legge sulla caccia) per superare i problemi che hanno funestato la stagione ancora in corso in Toscana

La Cabina di Regia ha preso in esame il problema apertosi all’indomani dell’Ordinanza del Consiglio di Stato sul Calendario Venatorio Toscano che ha comportato la chiusura anticipata della caccia alle specie Beccaccia, Colombaccio, Merlo, Corvidi e Anatidi.

Rilevato che sono stati vani i tentativi svolti dalla Regione per risolvere la questione, la Cabina di Regia ha ritenuto che sia necessaria una modifica della legge n. 157/1992 che espliciti meglio la portata dell’art. 18, comma 2, della legge, chiarendo che siano da sottrarre, all’arco temporale in cui sono cacciabili le specie oggetto di preapertura, soltanto le giornate effettive in cui si è effettuato il prelievo in preapertura.

Si tratta di un principio di buon senso, che si poteva ritenere implicito nella disciplina vigente e che, essendo stato disatteso dal Consiglio di Stato, ha portato ad un danno significativo per i cacciatori toscani, denunciato anche da alcune forze politiche locali.

I componenti della Cabina di Regia ritengono necessario un urgente e risolutivo intervento in questo senso, attivandosi nelle sedi opportune perché lo stesso si realizzi, così da mettere al riparo, quanto meno nelle prossime stagioni, da simili ingiustificate situazioni.

Fidc Bergamo querelerà Lac, Lav e Bergamonews

Per raccogliere 4 firme in più Lac e Lav Bergamo hanno calunniato e diffamato una intera categoria. Nel loro articolo apparso su bergamonews https://www.bergamonews.it/2019/01/18/basta-cani-usa-getta-nella-caccia-trattati-oggetti-soppressi-non-idonei/300314/?fbclid=IwAR26Bs8u5krgVlY3m1u3QM15cbKprXT7gRPleS5Rpfek0fjgJrRGp5ukjKA viene trasmessa un'immagine feroce dei cacciatori che sarebbero tutti degli aguzzini per i loro amati cani. Addirittura i cani da caccia vivrebbero la caccia come momento di stress. Vengano a vederli, i miei cani, se a caccia sono stressati, così come praticamente tutti! E se magari solo una parte dei cacciatori a casa se li tiene sul divano, la gran parte li tratta come figli! Se ci sono poi pochissimi delinquenti che maltrattano i cani, li troviamo (e di più) tra tutti i cittadini, non solo certo tra i Cacciatori. È una accusa infamante di cui Lac e Lav dovranno rispondere. Così come saranno verificate le identità dei "cacciatori pentiti", che forse cacciatori non lo sono mai stati: ricordiamo ancora quando per accusare i Cacciatori di lasciare cartucce vuote fu appurato gli autori dell'inchiesta a buttarne dei sacchi. Fidc Bergamo inviata i Cacciatori a commentare questo post pubblicando fotografie dei loro cani e di come vengono trattati. Facciamo vedere chi siamo.

Il Presidente fidc Bergamo
Avv. Lorenzo Bertacchi

Arci Caccia: sui bocconi avvelenati basta polemiche! I primi danneggiati sono i cacciatori

Portiamo grande rispetto alla libertà di opinione di tutti gli intellettuali, di scrittori, scrittrici e di quanti non la pensano come noi sulla caccia.
Altra cosa, però, è l’obbligo di verifica delle “fonti”, condizione indispensabile per dare una informazione veritiera.
Seguendo una ideologia “precostituita” ad uso personale, sulla stampa si è proposto un abbinamento caccia-bocconi avvelenati, non si sa se ricavato da qualche testo o, peggio, privo di fondamento.
Quando era ancora operativo, il Corpo Forestale, nelle indagini aperte sull’uso dei “bocconi” avvelenati, più che altro faceva riferimento alle condizioni critiche degli allevatori nelle campagne.
Il fenomeno è presente anche centri urbani, laddove non ci pare si eserciti la caccia.
Ignorando la polemica, che non porta che danni alla fauna selvatica, all’ambiente, all’agricoltura, vogliamo rivolgerci alle donne e agli uomini di questo Paese; si stanno attrezzando i Carabinieri Forestali, ne ragionano le istituzioni. Perché non dotare il Paese di cani e personale che, Provincia per Provincia, possono intercettare e bonificare le aree e i territori dove potrebbero esserci malfattori che usano queste esche avvelenate?
I cani da caccia e i cacciatori, possono essere una risorsa di conoscenza, di competenza, di sicuro aiuto nelle perlustrazioni dei territori.
Ma agli intellettuali è più utile la polemica. Fa più notizia

Sospensiva del calendario e zps: la CCT interpella la regione

In data odierna, la Confederazione Cacciatori Toscani ha inviato al Presidente della Giunta Regionale Enrico Rossi, un urgente atto di interpello finalizzato ad ottenere in tempi rapidissimi un pronunciamento ufficiale da parte della Giunta Regionale Toscana sulla caccia per le specie interessate dalla sospensiva del Consiglio di Stato nelle zone in cui non si è svolta la “preapertura”. Nel testo, si richiede un urgente provvedimento chiarificatore a tutela di tutti i cacciatori interessati, dato l’approssimarsi della chiusura della stagione venatoria. Un provvedimento formale ove si precisi se restino confermate le date di chiusura della caccia stabilite nel Calendario Venatorio regionale per tutte le specie interessate dalla c.d “preapertura” in tutte quelle zone ed aree in cui essa non si svolta. Nella nostra Regione, sono molti i territori nei quali l’apertura anticipata non ha avuto corso anche in relazione ad una regolamentazione particolare come le Zone a Protezione Speciale (ZPS) o ancor più come nel caso dell’ ATC dell’ Isola d’ Elba, dove la preapertura non si è svolta sull’intero territorio a caccia programmata.

 

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura