Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

Cacciando.com

Cacciando.com

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

FACE manifesto biodiversità report 2019: un altro passo avanti

federcacciaRoma, 19 maggio 2020 - Sono ben 430 i progetti che fanno parte del Manifesto per la Biodiversità FACE, di cui è stato pubblicato il Rapporto del 2019. 

Grazie in particolare all’impegno di Federcaccia Nazionale e del suo Ufficio Studi e Ricerche, cui si affiancano diverse iniziative a livello regionale, l’Italia si classifica seconda con ben 44 progetti, dopo la Francia e prima del Regno Unito.
Il Manifesto raccoglie tutte le iniziative - realizzate e in corso - riguardanti la conservazione della Natura: dal ripristino degli habitat al monitoraggio delle specie, dalla gestione integrata dei siti Natura 2000 all'eradicazione delle specie aliene invasive.
Ben il 52% dei progetti riguarda il monitoraggio delle specie e in questo Federcaccia a vari livelli, dal Nazionale ai Regionali, ha dato un importante contributo con le ricerche su varie specie di uccelli e mammiferi. Dalla beccaccia, all’alzavola e cesena con la telemetria satellitare, ai progetti di monitoraggio dell’allodola e del tordo bottaccio con l’inanellamento scientifico, dal monitoraggio della lepre italica in Sicilia e in Italia centrale, al coniglio selvatico fino al prestigioso LIFE sulla starna, hanno tutti trovato spazio, insieme a molti altri riguardanti i ripristini ambientali, in particolare di zone umide. Uno di questi, un gioiello nel campo dei risultati raggiunti in un’area medio-piccola, è quella di Guerino Morselli, cacciatore e naturalista, il cui progetto è stato citato nel report.
È importante notare che molti progetti hanno riguardato la comunicazione quale mezzo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle iniziative di conservazione di aree o di salvaguardia di specie.
La raccolta dei progetti continua, ma il Manifesto rappresenta già un’opportunità importante per promuovere nella società il ruolo dei cacciatori quali conservatori degli habitat e delle specie.


Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro-ambientali Federcaccia

Arci Caccia Toscana: Bene la ripresa delle attività di volontariato

Fagiano1Oggi, 18 maggio, finalmente il paese riparte e, con le dovute cautele, possono ripartire tutte quelle attività primaverili che occupano i tanti volontari impegnati nelle operazioni di gestione faunistica. Ovviamente si parte con forte ritardo e sarà difficile recuperare il tempo perso, ma non tutto è perduto e molto può ancora essere fatto nelle tante ZRC e ZRV. Arci Caccia, da sempre in prima linea sul fronte delle pratiche che rendono “buona” la caccia, esprime soddisfazione per questa ripartenza e coglie l’occasione non solo per spronare i cacciatori a fare del proprio meglio, ma anche per sollecitare le polizie provinciali a far ripartire al più presto il contenimento di cinghiale, corvidi e volpe negli istituti, in modo da non compromettere la riproduzione di lepri e fasianidi. Ma soprattutto chiediamo agli ATC di mettere i volontari in condizione di lavorare al meglio fornendogli mezzi e supporti tecnici. L’acquisto e la dispersione di capi pronta caccia sul territorio niente hanno a che vedere né con la gestione faunistica né con la Caccia con la C maiuscola.

 

Piemonte: riparte la selezione e viene prorogata al 30 giugno il termine finale di presentazione delle domande di nuova ammissione ad ATC e CA

La Regione ha approvato questa delibera, che vi proponiamo in formato integrale contenente questi punti principali:

  1. la proroga al 30 giugno 2020 del termine finale di presentazione delle domande di nuova ammissione o di ulteriore ammissione, dei cacciatori negli ATC e nei CA 
  2. la revoca della sospensione della caccia di selezione e il suo conseguente riavvio nel rispetto della vigente normativa e delle prescrizioni sanitarie in tema di contenimento covid-19 
  3. di stabilire che la caccia di selezione al cinghiale avvii dal 16 maggio 2020 e termini il 15 marzo 2021 così come riportato nell’allegato A) parte integrante e sostanziale del presente provvedimento
  4.  le istruzioni operative supplementari riportate nell’allegato B)
    un primo elenco dei piani di prelievo selettivo della specie cinghiale, presentati dagli istituti venatori e riassunti nella tavola sinottica (allegato C) 
  5. di chiarire che per ogni abbattimento selettivo del cinghiale, al capo andrà apposto un contrassegno e dovrà essere redatta in originale e copia (una da consegnarsi all’abbattitore e una da trattenersi presso il centro di controllo) apposita scheda di rilevamento dati, riportante le caratteristiche dell’animale abbattuto.

Il nuovissimo sovrapposto Benelli 828U Silver 20/76

L’Innovazione fa parte del nostro DNA, quindi è sempre rivolta ad offrire qualche cosa di più e di meglio a chi userà sul campo i fucili made in Urbino. E, a forza di innovare con giudizio, oltre ad aver conquistato una posizione di leadership su scala mondiale ci siamo tolti anche la soddisfazione di fare qualche forte cambiamento: il sovrapposto 828U, semplicemente …unico e ineguagliabile. 

828 u 20 ga carcassa1

Come ogni arma Benelli, anche con i vari 828 U ed ora col nuovo 828U Silver 20/76, abbiamo cercato di rispondere ai bisogni dei consumatori. Il nuovo sovrapposto urbinate ricalca meccanicamente i fratelli di maggior calibro, ma è stato riprogettato ex-novo in funzione alla cartuccia. Prende il nome dal colore della bascula nichelata e incisa tipica, insieme ai legni in noce grado 3S, divenendo così uno dei nostri allestimenti più raffinati. Nell’ 828 U 20/76 sono state mantenute tutte le eccellenti e collaudate caratteristiche costruttive dei “fratello maggiore”, ma in un arma dalle linee particolarmente filanti ed eccezionali doti di leggerezza e maneggevolezza. L’arma pesa 2.550 grammi con canne da cm 70 (sono disponibili tubi anche da 26”- cm 65, 28” – cm 70) col fucile che “bilancia” in corrispondenza dei perni di rotazione. Lo abbiamo fatto senza niente sacrificare in maneggevolezza e doti dinamiche e nello stesso tempo abbiamo massimizzato confortevolezza e facilità di uso. Questo grazie alla distribuzione delle masse, al disegno della pala del calcio e all’ergonomia in generale nonché alla possibilità di far “calzare” il fucile come un guanto fatto su misura, resa possibile anche dal nostro Progressive Comfort che riduce drasticamente rinculo e rilevamento. Questo sistema di ammortizzazione è realizzato in tecnopolimero e risulta costituito da un’asta prismatica con un grado di libertà dotata di braccia che vanno ad interferire con delle travi a sbalzo che, quando l’asta viene spinta, dal calciolo, verso l’interno del calcio, si flettono sotto l’azione delle braccia di contrasto e così facendo assorbono parte dell’energia del rinculo. Il calcio ha naselli intercambiabili in poliuretano speciale grazie ai quali il tiratore può assumere la posizione della testa per lui più indicata, viene ad essere massimizzato il comfort e minimizzato il rischio di sordità che, con i fucili, deriva in primo luogo dalle vibrazioni che il calcio trasmette alla mandibola e da questa passano al cranio. Il nasello intercambiabile senza bisogno di attrezzi. Anche il nostro 828 Silver U 20/76 prevede la caratteristica unica per un sovrapposto della variazione di piega e vantaggio, per giunta con la peculiarità della variazione micrometrica di piega e vantaggio con 40 possibili combinazioni originate da 5 piastrini piega (45/50/55/60/65) e 4 piastrini deviazione (+6/-6, +3/-3, +6/-6 -1/2drop, +3/-3 -1/2drop).

828 u 20 ga emo 71

Il 828 U è coperto con ben 4 brevetti (Progressive Comfort, scatto estraibile a riarmo manuale, piastra di chiusura, tecnologia di saldatura e accoppiamento canne). Per la prima volta in assoluto un sovrapposto consente la regolazione di piega e vantaggio e implementa un sistema di riduzione del rinculo e del rilevamento. Questa scelta iniziale ha posto un condizionamento alla bascula, che peraltro doveva essere diversa da tutte quelle degli altri sovrapposti perché solo rivoluzionando il cuore dell’arma potevamo raggiungere i nostri obiettivi. La chiusura dell’arma è assicurata da una piastra in acciaio che inferiormente porta un aggetto orizzontale foggiato a culla e dotato di due risalti posti uno per lato. In chiusura la piastra impegna inferiormente il gruppo con l’aggetto orizzontale mentre la sua parte superiore entra in una sede ricavata sotto alle due appendi superiori del gruppo canne. In questo modo il vivo di culatta è letteralmente sigillato e l’insieme piastra-canne costituisce un’unità a se stante che sotto rinculo carica la faccia della bascula. I perni di rotazione non lavorano durante lo sparo e in effetti servono “solo” per far ruotare il gruppo canne, che ad arma in chiusura non può ruotare perché due appendici di un elemento ad U collegato alla chiave entrano in corrispondenti sedi dentro le appendici supero-posteriori del gruppo canne. L’asse di rotazione del gruppo canne è piuttosto alto (più o meno sulla mezzeria della canna inferiore) e questo potrebbe far ricadere fra quelle ad orecchioni la bascula dello 828U; in realtà si tratta di una bascula sui generis che delle bascula ad orecchioni conserva però il vantaggio della ridotta altezza, cosa che non solo è vantaggiosa sul piano formale, ma assume anche una valenza sostanziale in quanto contribuisce ad accorciare il braccio intercorrente tra la Forza che “spinge indietro” e quella che contrasta la spinta. Le linee della bascula sono semplicemente uniche e questo non solo perché la forma segue la funzione, ma anche perché Benelli ha sempre avuto un particolare occhio di riguardo per l’estetica dei suoi fucili.

828 u 20 ga emo 31
In un sovrapposto le linee della bascula devono essere armonizzate con quelle del gruppo canne e dell’asta fino al punto che quelle di canne ed asta possono essere considerate come il naturale prolungamento delle linee della carcassa. Sullo 828 U lo abbiamo fatto in modo che potremmo definire “classico”, anche se nell’asta e nella bascula di “classico” c’è davvero poco. L’ asta del nostro sovrapposto ha lo svincolo a pompa che contiene una croce a geometria semplificata che svolge solo le funzioni di collegamento col gruppo canne e di regolazione, secondo preferenza, della forza necessaria per far basculare le canne. La croce non ha nulla a che fare con l’armamento dei cani né col funzionamento degli ejector, ma è comunque realizzata interamente in acciaio perché se la parte che sfrega sulla bascula fosse stata realizzata in lega leggera sarebbe stata più soggetta a impastarsi, sciuparsi, rompersi. L’828 U adotta degli ejector ad impulso alloggiati interamente al manicotto di accoppiamento canne e non hanno niente a che fare con l’asta e con la bascula. Gli steli degli ejector sono caricati elasticamente e quando spariamo interviene un pistoncinoche sgancia il corrispondente ejector facendolo mettere in movimento sotto la spinta della molla che lo carica. Come tutti sappiamo, allo sparo il bossolo “si gonfia” e aderisce alle pareti della camera; in corrispondenza del pistoncino il bossolo troverà una “parete mobile” e “gonfiandosi” trasmetterà un impulso al pistoncino mandandolo ad agire sul ritegno dello ejector che a sua volta riceverà un impulso dalla distensione della molla che lo carica. Ecco perché abbiamo definito “a impulso” gli ejector dello 828U. Il gruppo di scatto dello 828 U è di tipo estraibile in modo da facilitare ispezione e manutenzione perché se il cacciatore deve fare la sua parte è bene facilitargli il lavoro. Il fucile può essere usato tranquillamente in ambienti polari o tropicali, ma in un caso e nell’altro, soprattutto quando il termometro scende di diverse decine di gradi sotto allo zero, qualche accorgimento manutentivo non lo dobbiamo trascurare. Per il passaggio manuale da una canna all’altra abbiamo a disposizione un selettore comandato da una slitta trasversale all’interno del pulsante della sicura che può muoversi avanti e indietro. La sicura e il selettore sono comodamente e rapidamente raggiungibili da mani di varia taglia e si azionano con sforzo minimo senza originare rumori particolari. Il fucile può essere anche corredato di sicura automatica che blocca gli scatti quando portiamo l’arma in chiusura e deve quindi essere disinserita manualmente prima di poter sparare. Questa sicura automatica è stata prevista come un “aggiunta” che può facilmente essere installata o rimossa senza ulteriori complicazioni per il gruppo di scatto.

828 u 20 ga emo 61
L’828U spara soltanto quando la chiusura canne-bascula è super perfetta! In caso contrario i martelletti non potranno colpire i percussori. Come possiamo facilmente comprendere da quanto abbiamo visto fin qua, anche il gruppo canne è contraddistinto dalla massima originalità concettuale ed è “figlio” della nostra filosofia concettuale volta a massimizzare prestazioni e caratteristiche in funzione delle “esigenze” di chi quel fucile lo userà sul campo. La chiusura dello 828U è semplicemente duratura nel tempo e garantisce inusitati margini di sicurezza; visto il tipo di ancoraggio della piastra al monoblocco era giocoforza necessario che lo stesso possedesse superlative caratteristiche meccaniche. Un’ottima scelta dei materiali e dei trattamenti termici hanno consentito di raggiungere gli obiettivi prefissati senza aggravio ponderale perché il monoblocco dello 828U è completamente diverso da quelli tradizionali. La giunzione è quindi realizzata in corrispondenza della campanatura della canna, la parte più robusta in assoluto perché, dopo la camera di cartuccia, è quella nella quale le pressioni sono più elevate. Le camere di cartuccia fanno parte del monoblocco, quindi la loro “tenuta” è di fatto garantita oltre gli standard e per quanto riguarda la tenuta della giunzione ricordiamo solo che se la chiusura regge fino a 2.500 bar senza variazioni dello spazio di testa. Di l’828 U) è regolato per avere coincidenza del punto di mira con i centri di rosata delle due canne sulla distanza dei 35 metri. Per massimizzare la resa balistica è necessario che il regime vibratorio delle canne sia quanto più possibile costante; sullo 828 U abbiamo lavorato su tale parametro in tre modi: bindella in fibra di carbonio con ancoraggi che non creano punti di vincolo, tecnologia della saldatura e trattamento di sottoraffreddamento (Crio) che elimina le tensioni interne tanto dei tubi come delle giunzioni. Un’elevata resa balistica e la giustezza del tiro che resta costante anche al variare dei caricamenti sono indiscutibili vantaggi, ma questi vantaggi devono restare tali anche nel tempo e con l’uso pesante; la costanza delle regolazioni e la prevenzione dell’innescarsi di tensioni interne sono state uno degli obiettivi posti per lo sviluppo e la messa a punto del sistema di accoppiamento dei tubi (saldatura e regolazione delle canne) insieme alla robustezza da cassaforte, ma nel rispetto dei pesi e della loro distribuzione. Potremmo proporvi i risultati di tutta un’imponente serie di test, ma preferiamo che tocchiate con mano e quindi vi invitiamo a provare i nostri nuovi sovrapposti.
Scrivendo della scelta del giusto peso abbiamo fatto riferimento alle tipologie delle munizioni utilizzate. Queste considerazioni sulle munizioni le abbiamo già fatte per i nostri semiautomatici, riteniamo che, visti gli utilizzi dei sovrapposti, quelle considerazioni siano ancora più importanti per lo over and under, in particolare per quello che riguarda la scelta dei profili interni delle canne.

828 u 20 ga emo 41
Come noto, siamo fedeli ai profili tradizionali con forature “strette” perché nelle nostre sperimentazioni abbiamo constatato come le canne overbore possono si garantire dei vantaggi con alcuni specifici caricamenti con contenitore, ma non si tratta mai di vantaggi consistenti e nello stesso tempo ci sono caricamenti con contenitore per i quali i vantaggi si annullano diventano “negativi” perché sono i profili tradizionali ad essere vantaggiosi. Per converso, passando ai caricamenti senza contenitore, abbiamo riscontrato che le canne Power Bore Crio sono sempre in vantaggio, sia in termini di velocità che di distribuzione dei pallini, perché con essi non c’è mai la precessione dei gas rispetto alla carica di pallini. I tubi canna dello 828 U 20/76 hanno quindi un diametro in asta che nel massimo è di mm 15,9 contro il massimo ammissibile a norma CIP di mm 16,2. Parlare solo delle “forature” (tradizionale od overbore) può essere limitativo e a volte perfino deviante in quanto in un’anima non conta solo il diametro in asta, ma contano anche le scelte fatte riguardo ai profili dei raccordi, la tipologia dello strozzatore e il modo nel quale lo stesso è montato sulla canna, la qualità esecutiva, i materiali, l’assenza di movimenti parassiti delle canne, l’anomalia nel regime vibratorio. Sui fucili Benelli tutti questi “particolari” sono curati al massimo, tanto che tutte le canne dei semiautomatici e quelle dei sovrapposti montano strozzatori criochoke(5 in dotazione: **** e *** installati, **, * e ***** a corredo) sottoposti a tempra criogenica, lunghi cm 7, internamente molto curati e accoppiati ai “tubi” in modo che qui possiamo definire come esemplare perché soffermarci sugli strozzatori sarebbe molto lungo e complesso. Sappiamo però che chi legge queste note ha le idee chiare su cosa sia un buon strozzatore e cosa si intenda con accoppiamento esemplare, ci resta quindi solo da ripetere che così come accade sulle canne Crio dei nostri semiautomatici, anche le canne di tutti i sovrapposti sono sottoposte a trattamento di sottoraffreddamento, cosa che influisce non solo sulla giustezza del tiro e sul mantenimento della giustezza nel tempo, ma ha anche positivi riflessi sul piano della resa balistica. Completano il quadro le bindelle in fibra di carbonio che grazie al particolare ancoraggio non generano punti di vincolo che vanno a interferire col regime vibratorio e con l’espansione al riscaldamento del gruppo canna. Queste bindelle sono da mm 7 per le canne da 26” e 28” e da mm 8 per le canne da 30”.
L’828 U calibro 20 è un sovrapposto dallo stile unico e inconfondibile che assicura massimo comfort per il tiratore. Grazie alla sua leggerezza garantisce velocità e maneggevolezza per prestazioni impareggiabili.

 828 u 20 ga emo 51

Benelli Armi S.p.A.
Via della Stazione 50 61029 Urbino PU Italy
+39.0722.3071 Phone +39.0722.307594 Direct Phone +39.0722.307227 Fax
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.benelli.it

 

Marco Benecchi

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura