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Fidc Bergamo: l’importanza della formazione dei cacciatori

Le Associazioni Venatorie devono impegnarsi fermamente affinché i loro cacciatori non conoscano solo l’ABC della caccia, ma ne padroneggino l’intero alfabeto.
Pertanto devono offrire occasioni formative anche più approfondite e complete di quanto necessario al solo fine del conseguimento delle abilitazioni.

Per Federcaccia Bergamo la formazione dei cacciatori è imprescindibile.
E ancor più lo è la crescita del bagaglio di conoscenze di chi è cacciatore già da anni, ma magari è figlio di percorsi formativi ancora agli albori, pretesi da amministrazioni pioniere all’epoca in cui sarebbe stata sufficiente “l’abilitazione venatoria”, ma non troppo severe.
I cacciatori devono essere preparati sotto molteplici profili: leggi e regolamenti, gestione ambientale e faunistica, sicurezza, etica, trattamento delle carni, profili sanitari, conoscenza approfondita delle specie cacciate, l’importanza dell’attività di recupero dei cani feriti, la conoscenza di armi e balistica sono tutte oggi conoscenze imprescindibili.
La caccia si dice essere tradizione, ma tradizione non significa arretratezza: la caccia moderna è tradizione, ma al contempo non può prescindere da una profonda preparazione tecnica e scientifica di chi si accosta ad essa.
Federcaccia Bergamo e la quasi totalità delle altre Sezioni Lombarde, sulla scorta delle linee di Federcaccia Lombardia, credono fermamente nell’importanza dei corsi dedicati alla formazione dei cacciatori.
Il Corso per la formazione dei Capisquadra per la Caccia Collettiva al cinghiale, il Corso per la formazione per censimento e prelievo selettivo che vede oggi partecipare 67 cacciatori bergamaschi, il corso in fase di organizzazione per la caccia collettiva al cinghiale (che conta già 50 preiscrizioni), tutti organizzati secondo le linee guida indicate da ISPRA e tenuti da personale altamente qualificato come richiesto da Regione Lombardia sono innanzitutto un momento di grande approfondimento scientifico e culturale per i cacciatori.
Grande soddisfazione è per noi il fatto che vi partecipino anche cacciatori già “esperti” o in possesso di abilitazioni specifiche conseguite anni or sono, e che apprezzano quanto apprendono dai nuovi percorsi formativi, più completi e approfonditi che in passato.
Solo nel 2018 insieme a Fondazione UNA e a 4 comprensori alpini bergamaschi abbiamo formato oltre 140 cacciatori per il trattamento delle carni di selvaggina.
I percorsi formativi oggi attivi, e che si aggiungono al corso per la caccia in zona alpi, oltre al tradizionale corso per l’abilitazione venatoria, a breve saranno affiancati da ulteriori momenti di approfondimento per la conduzione dei cani da caccia e per ogni altra attività che sarà ritenuta utile o necessaria per la migliore formazione e crescita dei cacciatori.
E dunque… ben vengano i corsi, perché il rispetto delle leggi dell’uomo e della natura, l’agire in piena sicurezza, l’esercizio di un prelievo venatorio corretto, sostenibile e anzi utile alla collettività e, al contempo, alla nostra personale soddisfazione non può esistere senza preparazione.
E cacciatori lontani da questi principi avranno sempre meno spazio nella società moderna.

Fidc Provinciale di Bergamo

Fidc Caserta promuove la sicurezza dei cacciatori: al via il “progetto sicurezza”

Il Consiglio Provinciale di Federcaccia Caserta presenta il progetto: “OBIETTIVO SICUREZZA”. L’ iniziativa, alla luce dei tanti incidenti di caccia verificatisi negli ultimi anni, è stata promossa con la finalità di infondere ulteriormente nel cacciatore la consapevolezza della pericolosità nell’utilizzo delle armi da fuoco e di approfondire le conoscenze già acquisite sul loro utilizzo durante lo svolgimento dell’ attività venatoria.

Il progetto prevede una serie di incontri che si terranno nei vari comuni della provincia di Caserta, che verteranno in generale sulle nuove disposizioni introdotte dal D.L. n.104 del 10 agosto 2018, sulle normative che regolano l’acquisto, la detenzione e il trasporto di armi e munizioni ma soprattutto sulle norme di sicurezza che regolano l’esercizio dell’attività venatoria.

Durante gli incontri, sarà presentato un opuscolo sicurezza che la Sezione Provinciale Federcaccia Caserta sta provvedendo a redigere grazie alla collaborazione di personale qualificato.

Gli incontri, della durata di qualche ora saranno tenuti da esperti in materia venatoria e da personale in quiescenza della Polizia di Stato esperto in armi.

La partecipazione è totalmente gratuita e a tutti i partecipanti, al termine di ogni incontro sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Data la vastità del territorio della provincia di Caserta e l’impossibilità di tenere incontri in tutti i comuni della provincia, saranno individuati dei comuni capo fila, ai quali saranno accorpati poi diversi comuni in modo da ottimizzare i tempi e riuscire a far partecipare tutti i cacciatori.

Seguirà elenco di tutti gli incontri previsti, completo di data, località ed orari.

 

Maria Cristina Caretta (FdI) - I cacciatori ripuliscono la laguna di Caorle, un impegno concreto per l'ambiente.

"Mentre c'è chi fa i balletti a favore di telecamera per difendere il clima, oltre 100 cacciatori, in silenzio, hanno dedicato la domenica alla pulizia della laguna di Caorle (VE). A bordo delle proprie barche i cacciatori dell'Associazione Cacciatori Veneti - Confavi di Caorle, Eraclea e Portogruaro hanno ripulito ampie zone lagunari, la cui conservazione è fondamentale al fine di mantenere inalterato l'equilibrio della particolare biodiversità della zona. Complimenti a tutti i volontari che hanno dimostrato con i fatti l'amore per l'ambiente".È quanto dichiara l'on. Maria Cristina Caretta deputata di Fratelli d'Italia

Il Caccia Village 2019 scalda i motori: sicurezza & ambiente le priorità

Andrea Castellani: «Puntiamo su formazione e buona gestione venatoria» 


PERUGIA – Sicurezza e salvaguardia dell’ambiente. Saranno questi i temi portanti del Caccia Village 2019, la Fiera della caccia più grande d’Italia, in programma il 10, 11 e 12 maggio al centro Umbriafiere di Bastia Umbra. In vista della manifestazione, giunta ormai alla sua nona edizione, gli organizzatori hanno incontrato istituzioni e rappresentanti del mondo venatorio umbro per fare il punto sul programma dell’evento e condividere progetti ambiziosi. Un momento conviviale, che si è svolto lunedì e al quale hanno partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini, i presidenti degli Atc (Ambiti territoriali di caccia) e i vertici delle associazioni venatorie. In attesa di conoscere i dettagli della tre giorni di maggio, ecco qualche anticipazione, a cominciare da un corso innovativo sulla sicurezza nella caccia al cinghiale in braccata. Questa tecnica, particolarmente diffusa, richiede molta prudenza, attenzione e conoscenza del territorio e delle armi. Il calendario prevede inoltre un’iniziativa dedicata all’eco-caccia: Caccia Village si farà infatti promotore a livello nazionale di una gestione faunistica moderna e sensibile all’ecologia, con i cacciatori impegnati sul campo come «tutor dell’ambiente». Inoltre è prevista una tavola rotonda sul tema dell’etica e cultura venatoria, con importanti relatori che affronteranno un altro dei temi centrali del dibattito nel mondo venatorio. Idee, queste, condivise con convinzione da tutti i partecipanti al recente incontro. Soddisfatto l’organizzatore della manifestazione, Andrea Castellani: «Ci prepariamo – dichiara – a un’edizione, la numero nove, che sarà speciale e punterà sempre più sui contenuti, scommettendo sul valore della formazione e su una buona gestione venatoria».

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