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Sicilia: Arci Caccia scrive una lettera aperta ai cacciatori e alle altre associazioni

Le Istituzioni snobbano i temi della ruralità e così anche l’attività faunistico venatoria

Alla maggior parte dei nostri Amministratori, dei politici non interessano i temi della ruralità e neppure tramandarne le migliori tradizioni e, tra queste, anche la caccia.
Appaiono disinteressati anche alle problematiche dei proprietari di un piccolo appezzamento di terreno che continuano a coltivare, veri e propri “orti della salute” senza interessi commerciali e speculativi e sono piccoli, ma significativi, contributi alla qualità della vita.
Secondo loro non portano voti…parliamo di quelli che – secondo loro – sono insufficienti a garantire la poltrona.
Il nostro appello è a quanti con onestà intellettuale, vogliono reagire. Occorre un movimento organizzato, anche strutturato per costruire un’alleanza a difesa delle attività rurali.
In questo momento la Sicilia non ha ancora il calendario venatorio, parvità di materia per lor signori in Consiglio Regionale. Non sappiamo quando si andrà a caccia e a quali specie.
È un problema di gestione della biodiversità che è un “bene comune” non solo – e già non sarebbe poco – anche se per taluni politici è roba da cacciatori…una miseria.
Speravamo che il TAR di Palermo uscisse con una sentenza che aggiustasse un po’ il calendario venatorio, ma a mesi dal giorno dell’udienza del 17 Maggio 2019 ed ancora non esce il dispositivo finale.
E’ solo questione dei tempi della giustizia italiana? Saperlo! Saperlo!
Si aspetta che l’Assessorato faccia i censimenti sul coniglio per aprirne la caccia. Di chi è la responsabilità? L’Assessore non è riuscito ad “imporsi” per poter iniziare i censimenti nel periodo giusto dalla fine di gennaio. Finalmente, da poche ore, ha dato l’incarico ai tecnici faunistici di cominciare a fare i corsi ai “censitori”, e nella confusione non si sa quando il coordinatore potrà disporre dei dati. Ad oggi, inoltre, si ha notizia che in alcune provincie, come Siracusa, i corsi non sono iniziati.
I cittadini, gli agricoltori, i cacciatori hanno diritto di conoscere.
I soldi versati dai Cacciatori Siciliani nelle casse della Regione sono circa 6.741.000 euro, al servizio del patrimonio faunistico che è di tutti, così come l’attività venatoria da occupazione al comparto che ruota attorno ad essa e di queste risorse, una parte “restano” ai ristoranti, ai bar, ai piccoli alberghi, ai negozi, nei Borghi simbolo della piccola economia rurale.
L’Assessore non è riuscito a trovare in tempo 80.000 euro per poter fare i censimenti nei tempi giusti. E’ questa la risposta che vuole dare alla gestione delle nostre belle campagne?
Siamo, purtroppo non soli, tra le categorie più bistrattate dall’Amministrazione Regionale. Forse e la volta buona per reagire. Se non ora quando? Lo diciamo agli agricoltori, agli allevatori, ai “campagnoli”: ci si ritrovi insieme con il fine di difendere anche i valori dei piccoli agricoltori dilettanti e non commercianti, i gestori di un piccolo appezzamento di terreno per dire forte e insieme alle imprese agricole che non vogliamo abbandonare e combattiamo con tutte le forze anche per il loro interesse, per il paesaggio rurale, per il piacere dei turisti e di quanti amano e vogliono vivere e far vivere la nostra bella isola.
Con l’auspicio di contribuire ad avviare una discussione, in attesa di un segno di riscontro.

Altofonte 10/08/2019

Cordiali saluti

Francesco D’Elia
Presidente Regionale

Fidc: L’accordo veneto sia un positivo esempio anche per altre regioni

federcaccia

Il presidente nazionale Federcaccia Massimo Buconi plaude all’accordo siglato questa mattina in Veneto fra Coldiretti e FIdC Veneto.

Roma, 26 luglio 2019 – “Ritengo l’accordo fra agricoltori e cacciatori siglato in Veneto questa mattina da Daniele Salvagno in rappresentanza di Coldiretti Veneto e dal nostro presidente regionale Federcaccia Gianpiero Possamai un altro passo nel cammino di collaborazione, sempre più indispensabile, fra mondo venatorio e mondo agricolo”. Così il presidente nazionale Federcaccia Massimo Buconi ha commentato con soddisfazione la notizia dell’avvenuta firma del protocollo che vede Coldiretti e Federcaccia del Veneto insieme per la gestione delle risorse naturali, per collaborare a iniziative di carattere ecologico, per vigilare sul territorio e per tutelare il paesaggio agrario.

“Spero che questo risultato, a cui hanno lavorato con convinzione e impegno i nostri dirigenti veneti, che ringrazio, sia da esempio per accordi simili anche in altre regioni e contribuisca a rendere ancora più incisivo e concreto il colloquio a livello nazionale fra la nostra Federazione e Coldiretti – ha proseguito Buconi –. Sono molti e tutti fondanti gli interessi comuni sul fronte ambientale che vedono impegnati agricoltori e cacciatori in una relazione che porta vantaggi non solo reciproci ma a favore di tutta la comunità e del sistema paese. Un altro esempio – ha concluso il presidente – di quella caccia utile e di qualità alla quale ho ispirato l’azione di Federcaccia”.

Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia

ARCI Caccia: Forum della Cinofilia. Avanti tutta!

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Sabato 13 luglio 2019 presso l’Azienda Agrifaunistica Venatoria La Selce in località Fiumicino si è tenuta la prima riunione del FORUM della Cinofilia.

I lavori, introdotti dal Responsabile Nazionale della Cinofilia Giuseppe Pilli, si sono sviluppati per l’intera giornata. Numerosi gli interventi, tutti significativi e in rappresentanza delle diverse esperienze regionali, quelle con una storia consolidata.

Forte e condivisa la voglia di superare i confini regionali per la costruzione di un progetto di ARCI Caccia Cinofilia Italiana.

Tra gli impegni un Campionato Italiano da tenersi in Sardegna.

La volontà indiscussa di riqualificare il corpo giudicante, di avere una circolarità interregionale degli stessi, di una programmazione delle “prove” condivise anche – ove possibile – fuori Regione, nonché la volontà di un rinnovamento in divenire dei Regolamenti con l’obiettivo di una partecipazione attiva e protagonista dei concorrenti affinché sempre più si sentano soci dell’Associazione ed esercitino i loro diritti/doveri attivi e passivi.

L’importanza della cinofilia deve coniugare gli spazi organizzativi nel FORUM nazionale ed in quelli regionali o provinciali che, sempre più devono trovare spazio culturale e riconoscimento politico negli organismi dirigenti dell’ARCI Caccia a tutti i livelli organizzativi, titolati alle decisioni in materia di cinofilia venatoria ed espositiva.

Alla fine dei lavori è stata eletta la Segreteria che coordinerà il FORUM Nazionale:

Pilli Giuseppe Responsabile e coordinatore del forum

Baroncelli Alessandro Ferma e cerca

Ciampini Giampaolo Esposizioni

Filippucci Giorgio Ricorsi e assegnazione titolo di campione

Gironi Luca Comunicazione

Verdecchia Domenico Giudici

Zandrini Giampaolo Seguita

Comitato Territoriale ARCI Caccia Cacciatori dei Monti Prenestini: “Una storia da protagonisti”

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Nell’interesse dei cittadini e dei cacciatori tutti, l’ARCI Caccia dei Monti Prenestini e per essa in particolare il suo Presidente Edoardo Tagliacozzo hanno sviluppato attività, iniziative a beneficio della comunità della famiglie, della società civile indipendentemente dalle parti politiche contrariamente ai comportamenti di altri.

L’ARCI Caccia è al servizio dei cittadini delle amministrazioni per il bene comune e i cittadini glielo riconoscono.

Tutelare il territorio, il paesaggio contrastare il bracconaggio, dare assistenza nelle campagne è l’orgoglioso “mestiere” dei volontari dell’ARCI Caccia mai scaduta in atteggiamenti faziosi mai interessata alle poltrone “personali”. Ogni volta che si sono presentati atteggiamenti equivoci sono stati emarginati i cattivi profeti disinquinando “localmente” coloro che hanno provato ad approfittare dell’associazione.

Per l’ARCI Caccia con il pieno coinvolgimento degli organi dirigenti oggi è direttamente impegnato al servizio dell’assemblea dell’ATC RM2 il Presidente Tagliacozzo. La storia, la natura dell’ARCI Caccia il suo presente e il suo futuro sono e sarà il suo impegno a costruire a far nascere patrimonio faunistico bene comune partecipando alla Commissione ripopolamento, dell’ATC, per accrescere la biodiversità le specie selvatiche.

In tutta la zona l’attività di preparazione dell’apertura della stagione venatoria 2019 è al centro dell’attenzione.

I soci, i cacciatori possono rivolgersi ai circoli, al Comitato per tutte le informazioni necessarie, per ritirare la tessera e un omaggio portafortuna che ravvivi sempre la passione per la buona caccia e per un simbolico brindisi a quel futuro migliore che siamo impegnati a costruire come ARCI Caccia.

Marche: La giunta adotta il piano faunistico-venatorio regionale

Pieroni: “Risposta forte a tutto il sistema, offre ai soggetti interessati i necessari strumenti conosciuti e innovativi”

 marche

Nella seduta di oggi la Giunta regionale ha adottato la proposta di Piano Faunistico-Venatorio Regionale e avviato il procedimento di consultazione pubblica ai fini della Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Esprime soddisfazione l’assessore alla Caccia Moreno Pieroni: “Un provvedimento di fondamentale importanza per il territorio regionale – dichiara - il primo dopo la riforma nazionale che ha determinato il passaggio di competenze dalle Province alle Regioni.

Una risposta forte a tutto il sistema che offre ai soggetti interessati i necessari strumenti conosciuti e innovativi delle future pratiche gestionali e delle attività finalizzate alla conoscenza delle risorse naturali e dei parametri ecologici riferiti alla fauna selvatica”.

Sarà pertanto assicurato un processo di uniformità e condivisione dei criteri per la pianificazione territoriale e gli indirizzi gestionali degli istituti faunistici a livello regionale e per i singoli Ambiti Territoriali di Caccia.
Il Piano, corredato del Rapporto Ambientale, come previsto dalla normativa, sarà disponibile per le consultazioni del pubblico per 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso nel Bollettino Ufficiale regionale. “Obiettivo finale – aggiunge l’assessore Pieroni – è quello di approvare il Piano in Consiglio regionale entro il 31 dicembre di quest’anno”.

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Ambiente

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