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Luca Gironi

Luca Gironi

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TOSCANA: ARCI CACCIA PISA SCRIVE ALLA REGIONE PER PROTESTARE CONTRO LE NUOVE AREE VOCATE AL CINGHIALE

Con la presente la Federazione provinciale ARCICACCIA di Pisa, come sancito anche nei nostri documenti congressuali, ritiene "il cinghiale" una risorsa. La gestione di questa specie certamente è problematica e necessita di un'azione continua,razionale e corretta. Il ruolo delle squadre "organizzate" è determinante e deve essere ben definito, con premiabilità e penalità.
La normativa regionale stabilisce aree "vocate", zone dove questa specie può convivere con il territorio e aree così dette "bianche" nelle quali la presenza del cinghiale diciamo dovrebbe essere quasi zero.
Gli indirizzi regionali hanno come obiettivo la conservazione della specie, dell'ambiente, dell'agricoltura e delle sue produzioni, della sicurezza stradale e della salvaguardia delle altre specie di selvaggina minore e tradizionale dei nostri territori.
Il Consiglio Regionale della Toscana con delibera n. 77 del 1 agosto 2018 ha approvato le nuove aree vocate per la specie cinghiale,
dopo una prima valutazione della cartografia esprimiamo la nostra perplessità circa la metodologia di individuazione usata. Analizzando le cartine delle aree vocate riguardanti il territorio della Provincia di Pisa si evidenziano diverse criticità:
- comuni di Castelfranco di Sotto e Santa Maria a Monte, le nuove aree della zona delle "Cerbaie" sono comprese in un territorio fortemente antropizzato ed attraversato da strade di grande traffico;
- Comune di Montecatini Val di Cecina,nelle nuove aree vocate sono inserite le golene e gli argini del fiume Cecina, che attraversa la omonima pianura dove vengono praticate colture agricole specializzate e di pregio;
- Comune di Peccioli, zona dove le aree vocate sono state inserite sul suo territorio per la prima volta e comprendono piccole aree frastagliate comprensive di argini e golene di torrenti, pioppete e piccoli calanchi cespugliati, ricadenti in ampi territori agricoli coltivati a cereali, foraggio di pregio e vigneti. Territorio ampiamente vocato, tra l'altro, per la piccola selvaggina stanziale.
La vocatura di queste aree evidenzia chiaramente una forzatura politica del Consiglio REGIONALE toscano, vocare il territorio per la presenza del cinghiale, magari per far contenta una piccola corporazione di cacciatori, non è una gestione razionale ma cinghializzazione del territorio.
Pertanto la federazione provinciale ARCICACCIA di Pisa, chiede cortesemente un incontro con l'Assessore Remaschi e gli uffici preposti per avere chiarimenti e delucidazioni e proporre eventuali correzioni nell'elaborazione del nuovo Piano Faunistico della Regione TOSCANA. Ringraziamo anticipatamente e nell'attesa cordialmente salutiamo.

Pontedera lì 13/11/2018 Arcicaccia Federazione Prov.le Pisa

VENETO: IL PRESIDENTE ZAIA PROROGA STOP FINO A GIOVEDÌ 29 NOVEMBRE NELLE AREE DEL BELLUNESE PIÙ COLPITE DAL MALTEMPO

(AVN) Venezia, 16 novembre 2018
In data odierna il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha prorogato sino a giovedì 29 novembre la sospensione della caccia nei comuni bellunesi di Canale d’Agordo, Colle di Santa Lucia, Gosaldo, Livinallongo del Col di Lana, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, Taibon Agordino e Voltago Agordino, Auronzo di Cadore, Perarolo di Cadore, Lorenzago di Cadore, San Pietro di Cadore, Vigo di Cadore e Pieve di Cadore. La decisione è motivata dalla prosecuzione degli interventi di messa in sicurezza e ripristino di infrastrutture, viabilità e insediamenti e dalle movimentazione di uomini e di mezzi per le operazioni di ripulitura di boschi, a seguito del grave maltempo che ha interessato l’intera provincia dolomitica nelle scorse settimane.

Lo stop temporaneo alla pratica venatoria nelle aree boschive interessate da schianti totali o parziali e nelle aree interessate da frane, ove siano presenti cantieri e macchine operatrici, e nelle aree operative di ripristino, è prolungato sino a giovedì 29 novembre, con una fascia di rispetto e sicurezza di 500 metri da tali aree.

Alla Provincia di Belluno è riconosciuta la facoltà di proporre eventuali ulteriori restrizioni alla pratica venatoria, da recepire con un successivo decreto del presidente della Giunta regionale.

Il presidente della Regione dà, inoltre, facoltà ai Sindaci di disporre, con propria ordinanza, ulteriori divieti temporanei all’esercizio della caccia - anche in ampliamento alle aree individuate con il decreto odierno - dove sia necessario garantire adeguata sicurezza agli operatori impegnati nelle operazioni di abbattimento tronchi, rimozione, ripristino della viabilità e dei collegamenti comunali.

 

Su SKY TG 24 era in programma un confronto tra cacciatori e l'Onorevole Brambilla, che però non ci sarà

Domani, venerdì 16 novembre, la trasmissione Hashtag24 che va in onda su SkyTg24 alle ore 21, tratterà il tema della caccia. Ospiti saranno l’On. Brambilla, il presidente ANLC Paolo Sparvoli e Nicola Perrotti in qualità di Presidente di Fondazione UNA Onlus. I temi che verranno affrontati saranno sicurezza, bracconaggio, approfondimenti sul mondo venatorio, gestione delle specie in sovrabbondanza e danni.

Ideato e condotto dal vicedirettore di Sky TG24 Riccardo Bocca, “Hashtag24” racconta l’attualità con uno stile nuovo e ritmato, ospiti in studio e in collegamento, e soprattutto la partecipazione attiva degli spettatori coinvolti in prima persona attraverso i principali social network.

Saranno riportati in trasmissione alcuni dei commenti o domande ricevute attraverso questi e quindi sarà importante interagire in modo da far pervenire commenti positivi sulla caccia e il suo ruolo sulla gestione del territorio e della fauna.

SERGIO SORRENTINO PRESIDENTE NAZIONALE DI ARCICACCIA SCRIVE A FEDERICA PANICUCCI

Gentile dott.ssa Panicucci,

il giorno 8 novembre abbiamo avuto la possibilità di seguire a Mattino 5 la sua intervista all’on. Brambilla.

Non entriamo nel merito di quanto ascoltato per il sentito rispetto della libertà di espressione delle opinioni, diritto di ogni cittadino anche non parlamentare che, a nostro avviso, non dovrebbe prescindere dal rispetto delle persone e dalla consapevolezza che idee diverse siano sottoposte a censura o, peggio, vadano represse. Sono valori e principi universalmente applicati, salvo nei “regimi”.

Riteniamo però sia compito dell’informazione, quello di assicurare il confronto delle idee, ancorchè contrapposte. Per questo siamo ad invitarLa, non ad avere uno spazio di replica, ma a costruire la possibilità di una sede di dibattito ove, il contraddittorio, il confronto possono svilupparsi a parità di condizioni anche con la presenza di “poveri mortali” che, indipendentemente dall’età, pensano che la caccia riconosciuta e regolamentata dalla legge abbia qualche ragione per esistere come è nel resto del mondo.

Confidando che la libertà di espressione sia un patrimonio consolidato e difeso costituzionalmente e culturalmente e che sia un dovere difenderlo, auspichiamo che la nostra sollecitazione sia raccolta per volontà di chi, anche professionalmente, è interprete autorevole di una informazione corretta e plurale.

Il dovere di riconoscere la “tribuna” anche a chi, qualora lo fosse, rappresenta una minoranza è semplice democrazia.

Distinti saluti

Sergio Sorrentino

Presidente Nazionale ARCI Caccia

Maria Cristina Caretta (FdI) - Ad oggi nei Comprensori Alpini non sono stati segnalati decessi di animali selvatici a causa del maltempo e chi afferma il contrario è abituato a sovvertire la realtà dei fatti

"Ad oggi nei Comprensori Alpini non sono stati segnalati decessi di animali selvatici a causa del maltempo. La fauna selvatica molto meglio dell'uomo sa riconoscere l'avvicinarsi di fenomeni atmosferici avversi e per sua natura sa mettersi al riparo da essi, in attesa che la situazione meteo torni alla normalità. Questo è un fatto confermato da ogni zoologo di questa terra, come è un fatto che ad oggi non esistono dati oggettivi che provino un collegamento tra il maltempo che nei giorni scorsi si è abbattuto sull'Italia ed eventuali conseguenze sugli animali selvatici. Dato però che l'oggettività è sconosciuta agli "animal-integralisti" occorre ribadire quotidianamente che una cosa sono i fatti e un'altra è la propaganda faziosa finalizzata a seminare allarmismi destituiti di ogni fondamento. D'altra parte visto che chi fa questo genere di allarmismo insensato è la stessa senatrice De Petris che vorrebbe disarmare le forze dell'ordine e mandarle a corsi di non violenza, risulta evidente che da certi pulpiti non c'è nessun interesse a confrontarsi con il mondo reale ". E' quanto dichiara l'onorevole Maria Cristina Caretta (FdI)

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