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Alessandro Bassignana

Alessandro Bassignana

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Telemetri: Leica Rangemaster CRF 2000-B

Un nuovo Leica Rangemaster, ancora più veloce, più completo, ancora più potente.
Leica Camera AG presenta il nuovo Leica Rangemaster CRF 2000-B.
Il primo telemetro laser compatto in grado di misurare la distanza lineare  fino a 1825 metri e quella compensata con angolo di sito fino a 1100 metri, prestazioni che rafforzano ulteriormente la leadership consolidata di Leica tra i produttori di telemetri da caccia.
Il Leica Rangemaster CRF 2000-B è il telemetro da caccia di alta qualità più completo e veloce sul mercato, ed offre la scelta tra tre diverse soluzioni balistiche per il tiro. Il sistema intelligente ABC® fornisce infatti la distanza corretta con l’angolo di sito (EHR), l’alzo oppure il numero di clic da dare alla torretta del cannocchiale da puntamento, sia esso in MOA o centimetri, fino a 1/10 di MOA per clic. Per perfezionare ulteriormente la precisione dei dati balistici del Leica Rangemaster CRF 2000-B, sono integrati un inclinometro e sensori di pressione atmosferica e temperatura. 
Tutto questo rende il Leica Rangemaster CRF 2000-B uno strumento senza confronti, che fornisce ai cacciatori e ai più ambiziosi tiratori a lunga distanza tutto il necessario per impostare tiri precisi ed eticamente corretti in qualunque situazione di caccia.
Grazie alla sua compattezza e al peso di soli 180 grammi, il nuovo CRF 2000-B si può riporre comodamente ovunque. Lo straordinario sistema ottico con ingrandimento 7x garantisce una luminosità e una nitidezza ottimali.  I telemetri laser Leica CRF Rangemaster sono da molti anni gli strumenti leader nel settore venatorio perché combinano ottiche di altissima qualità e  costruzione robusta e affidabile con la tecnologia elettronica più avanzata ma facile e veloce da usare. In soli 0,3 secondi sul display appare il dato richiesto.
La gamma dei telemetri compatti Leica si completa con il nuovo CRF 1600-R. Uno strumento che misura la distanza lineare fino a 1425mt e la distanza corretta con angolo di sito fino a 1100mt.
Il Nuovo Leica Rangemaster CRF 2000-B  è disponibile presso i rivenditori  autorizzati Leica Sport Optics da settembre 2016 al prezzo di € 750.
Specifiche tecniche
Rangemaster CRF 2000-B
Contenuto della confezione                    Batteria, custodia in Cordura, manuale utente 
Ingrandimento                                           7x
Diametro lente frontale                            24 mm
Campo di visione a 1000 m / y              115 m
Estrazione pupillare                                 15 mm
Compensazione diottrica                       ± 3,5 diottrie
Distanza lineare                                       Da 10 m / yard a 1825 m / 2000 yard
Display                                                   Visualizzazione a LED. Schermo retroilluminato per eliminare qualsiasi riflesso.
                                                               Facilmente leggibile con qualsiasi luce 
Trattamento ottico                                 Multistrato HDC®, AquaDura® 
Sistema prismatico                                Prisma a tetto con trattamento a correzione di fase P40
Impermeabilità                                        fino 1 m
Dimensioni (L x A x P)                           113 x 75 x 34 mm
Peso                                                         180 g batteria inclusa
Selezione Metri/Yard                             Si
Modalità di misurazione                        Singola e Scansione
EHR                                                            Distanza corretta con angolo di sito (EHR) fino a 1100 m
Funzionalità balistica                              Informazioni su alzo e regolazione in clic.
                                                                    Unità di misura torrette 1/10;1/4; 1/3; 1MOA. 0.5; 1cm per clic a 100 m.
Lettura dell’angolo di sito                       Sì
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Sicurezza innanzi tutto

La stagione di caccia è appena iniziata che già si registrano i primi incidenti e, ahimè, i primi ferimenti e morti. A fine stagione, lo temiamo, saranno di più, forse alcune decine.

Questo scatenerà le solite polemiche, speculazioni di chi pescando nel torbido vuol far passare l’attività venatoria come pericolosa per…salute e incolumità pubblica.

Noi siamo certi non sia così, e basterebbe solo confrontare il pur sempre drammatico bilancio in vite umane di altre attività ludiche o sportive con la nostra per accorgersene: quanti appassionati alpinisti lasciano le loro vite scalando le cime alpine? E quanti incauti nuotatori affogano nei mari o nei laghi italiani? Oppure ancora: quanti ciclisti vengono investiti dalle auto o escursionisti s’ammazzano per imprudenze varie? Persino chi s’avventura a cercare funghi senza preparazione od adeguata attrezzatura rischia la pelle; insomma tutti coloro che esercitano attività all’aperto, a contatto con la natura, espongono la propria vita, e talvolta quella altrui, a rischi notevoli. 

A caccia in Italia ci vanno circa 700 mila persone, con una media, noi crediamo, di almeno 30 uscite l’anno a testa, e dunque si tratta di oltre…21 milioni di uscite sul territorio, un numero elevatissimo per non mettere in preventivo il verificarsi di eventi negativi, tragici talvolta.

Molte delle morti che si registrano ogni anno nell’attività venatoria sono legate a problemi di salute come il classico infarto, o la caduta accidentale, persino all’incidente stradale, ma la caccia però ha un elemento in più, e su questo noi tutti possiamo e dobbiamo intervenire: l’uso dell’arma!

Sappiamo bene come molto si sia già fatto in termini di sicurezza, ma crediamo ancora non basti e si debba fare di più. Chiaro che a far la differenza deve essere sempre il singolo cacciatore, la sua prudenza, perché i sistemi per ridurre al minimo gli incidenti ci sono: le armi sono dotate di sicure sempre più perfezionate, e poi, bisogna ricordare come…un’arma scarica non spari, e dunque, se non se ne può fare a meno come nel caso di una battuta, è buona norma evitare di procedere con il fucile carico, specialmente se si fa una caccia di movimento.

Così come non v’è nulla di disdicevole se s’indossano indumenti ad alta visibilità, e questo non solo per i “cinghialai” o chi cacci in prossimità di una battuta, ma come regola generale per noi e chi c’accompagna; accortezza questa sempre valida ed atta a renderci facilmente individuabili. Anche…per la vigilanza, aggiungeranno ora i malpensanti, ma fosse pure così nulla ci sarebbe di male se non s’ha niente da nascondere.

Sicurezza in primis, perché oltre al danno sociale arrecato dalla perdita d’una qualunque persona esiste anche quello arrecato alla nostra immagine di cacciatori. La caccia ha già così tanti problemi che almeno di questo potrebbe fare a meno. Con buona pace di tutti quegli idioti che sono immediatamente pronti a strombazzare, e talvolta persino festeggiare, la morte di un cacciatore!

Alessandro Bassignana

 

 

Tragedia in Abruzzo: cacciatore muore d'infarto

Un cacciatore è stato trovato morto dai soccorritori in un'impervia a zona impervia della contrada Collepietro, nel comune di Mosciano Sant'Angelo, in provincia di Teramo. Si tratta di Alessandro Filipponi, 68 anni, che uscito per una battuta in solitaria non aveva fatto rientro a casa. Scattato l'allarme sono iniziate le ricerche e qualche ora dopo si è trovato il corpo, recuperato dai Vigili del Fuoco con un elicottero. L'uomo era cardiopatico, e si pensa ad un infarto, anche perchè secondo la ricostruzione fatta dai Carabinieri sembrerebbe escluso l'incidente di caccia. La salma è stata trasportata all'obitorio dell'ospedale di Teramo.
 
 
 elicottero dei Vigili del Fuoco, durante il recupero (tratto da video Centro documentazione e comunicazione Vigili del Fuoco Teramo)

Toscana: cacciatore muore durante una battuta

E' successo a Pietrasanta,comune della provincia di Lucca. Un cacciatore di 55 anni, Loris Antonucci, è morto cadendo in un canalone, durante una battuta. L'uomo viveva a Pozzi, frazione del comune di Seravezza.
Il corpo è stato ritrovato giovedì pomeriggio, 1 settembre, nei boschi vicino Strettoia, frazione del comune di Pietrasanta. Sembra che l'uomo sia caduto in un canalone, forse per un malore. I compagni, non trovandolo hanno fatto scattare l'allarme,chiamando i soccorsi. Le ricerche sono subito iniziate ad opera di vigili del fuoco, carabinieri, 118 e polizia municipale sino a che è stato trovato il corpo, ora trasportato all'obitorio dell'ospedale Versilia.

VALLE D'AOSTA: CACCIATORI ANCORA ALLE URNE

"I cacciatori valdostani tornano alle urne il 30 ottobre per il rinnovo del comitato regionale per la gestione venatoria, dopo il commissariamento dello scorso giugno. Le candidature dovranno essere presentate entro il 23 settembre. Sarà istituito un unico seggio per ciascuna circoscrizione.
    La nomina a commissario straordinario del dirigente regionale Paolo Oreiller era stata decisa dalla Giunta dopo le dimissioni del presidente Jean-Claude Soro e dei presidenti delle circoscrizioni regionali a seguito delle divergenze riguardanti la revisione del Piano faunistico". (Fonte ANSA 31 agosto 2016)

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