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Arci Caccia: il nuovo ricorso animalista sul controllo del cinghiale in Toscana porterà solo danni ad agricoltura e ambiente

Il Tar della Toscana, giovedì sera, ha sospeso il controllo in braccata del cinghiale. Questo nuovo stop alle attività di controllo (il dibattimento è previsto per settembre), arriva in un periodo particolare per le attività agricole, quello delle semine, con la prospettiva di affrontare quella dei raccolti con la sola arma della caccia di selezione per contenere la sempre più pressante emergenza cinghiali. Per questo chiediamo alla Regione di attivarsi nelle sedi opportune per contrastare l’ennesima iniziativa ideologica, rendendoci disponibili a portare il nostro apporto tecnico e legale ove ce ne fosse bisogno.

I cacciatori si prestano sempre e comunque ad aiutare gli agricoltori in questa lotta annuale, fa parte della prassi di buon vicinato che ci lega al mondo agricolo, ma è sempre più pressante la necessità di un intervento del legislatore nazionale che ci metta in condizione di operare senza l’ostacolo dei continui ricorsi animalisti. E’ bene ricordare che i danni all’agricoltura li pagano i cacciatori, con fondi che potrebbero sicuramente essere meglio impiegati e che la loro opera, volontaria e gratuita, dovrebbe essere agevolata in ogni modo possibile e non vanificata da prese di posizioni inutili di professionisti del sabotaggio estremista.

A questo punto occorre che il mondo venatorio e quello agricolo serrino le fila e rispondano in modo unitario a questo ennesimo attacco. Solo una presa di posizione forte e compatta può far breccia nell’opinione pubblica e costringere il governo e la politica nazionale a porre rimedio a questa situazione.

 

La Presidenza Nazionale

Da Federcaccia un “no!” secco alla abolizione dell’articolo 842

Roma, 15 maggio 2019 - Abbiamo avuto modo di conoscere in queste ore la nota che l’Ente Produttori Selvaggina ha dedicato all’incontro avvenuto in occasione della manifestazione Caccia Village fra i presidenti delle Associazioni Venatorie e il Presidente della Commissione Agricoltura, on. Gallinella.

Da una lettura di quella nota sembra emergere una posizione critica della Federazione in merito all’art. 842 del Codice Civile - quello che consente l’ingresso dei cacciatori nei fondi altrui - in una ottica favorevole al superamento dello stesso.
Ci corre quindi l’obbligo di chiarire che Federazione Italiana della Caccia è fortemente contraria all’abolizione sic et simpliciter dell’articolo in questione, posizione del resto ribadita solo pochi giorni fa in un comunicato sottoscritto da tutte le AA.VV. riconosciute componenti la Cabina di regia, che ha visto invece la mancata adesione dell’EPS, in linea con le proprie posizioni associative.
Federcaccia ribadisce che vede con favore un incremento delle capacità economiche delle aziende agricole, e conseguentemente delle aziende faunistico venatorie, ed è disponibile a un confronto su una materia senza dubbio complessa e che proprio per questo non può vedere trattati alcuni punti fondanti del nostro sistema di caccia con leggerezza ed eccessiva fretta.
A questo proposito, Federcaccia ritiene necessario inserire all’ordine del giorno della prima riunione utile della Cabina di regia questo tema per sgombrare il tavolo da dubbi e possibili equivoci sulle diverse posizioni.

Ufficio stampa Federazione Italiana della Caccia

AIW 2019 – Nuovi vertici dirigenziali

L’Associazione Italiana per la Wilderness è lieta di comunicare i nuovi vertici nazionali dell'AIW per il triennio 2019-2021 conferiti a seguito della recente Assemblea annuale tenutasi a Conca della Campania (Caserta) lo scorso 13 aprile.

Nuovi Consiglieri sono stati eletti in ordine di preferenza: Francesco Basi (Taranto), Giancarlo D’Aniello (Salerno), Antonio Ferrari (Jesolo, VE), Alessandro Fulcheris (Piombino, LI), Antonio Iannetta (Mignano Monte Lungo, CE), Stefania Manzo (Mazara del Vallo, TP), Virginia Massimo Lancellotti (Roma), Alessandro Micheli (Treviso Bresciano, BS), Carolina Pompili (Roma), Giorgio Aldo Salvatori (Roma), Bartolomeo Tirloni (Urgnano, BG), Germano Tomei (Sora, FR), Valerio Zanghellini (Trento).

Ai vertici nazionali sono poi stati nominati:

Presidente: Giorgio Aldo Salvatori (Giornalista professionista. Direttore responsabile di Myrrha, il dono del Sud (testata on line). Già al TG2 RAI, occupandosi prevalentemente di informazione ambientale. Per i suoi servizi ha ricevuto riconoscimenti quali i premi Zanotti Bianco (Italia Nostra) e l’Airone d’Argento. Già insegnante di tecniche di comunicazione presso la Facoltà di Scienze Fisiche ed Ambientali dell’Università della Tuscia. Già primo degli eletti ad un al consiglio nazionale WWF. Per i suoi servizi speciali e dossier di argomento culturale ha ricevuto dal Sovrano Ordine Militare di Malta il diritto di fregiarsi del titolo di Commendatore per meriti melitensi).

Vicepresidente per il centro-nord: Bartolomeo Tirloni (Titolare di uno Studio di consulenza in brevetti e marchi a Bergamo. Si riconosce pienamente nell’AIW per le sue posizioni pragmatiche e mai ideologiche, in particolare sulle energie rinnovabili, sui parchi, sul rapporto con la caccia conservazionista e soprattutto sulla salvaguardia delle aree selvagge non tanto per il loro valore materiale ma per quello spirituale e poetico).

Vicepresidente per il centro-sud: Carolina Pompili (Vive a Roma e in Sabina, dove compartecipa ad azienda agricola olivara famigliare in regime biologico certificato, ottenendo alcuni importanti riconoscimenti rientrando tra i primi posti nella guida degli oli d’Italia del Gambero Rosso. In relazione a questo impegno ha iniziato una laurea magistrale in Economia dell’Ambiente e del Cambiamento climatico, partecipando a ricerche e gruppi studio incentrati sulla deforestazioni in Indonesia e Malesia, emissioni e bacini di assorbimento di anidride carbonica. Attuale Presidente della Sezione AIW Roma).

Segretario Generale: Franco Zunino (Ideatore e co-fondatore dell’AIW e suo ormai storico Segretario Generale, primo studioso sul campo dell’ecologia-etologia dell’Orso bruno marsicano della cui protezione non ha mai cessato di occuparsi, già guardiaparco del Parco Nazionale Gran Paradiso e poi Tecnico naturalista del Parco Nazionale d’Abruzzo).

Coordinatore nazionale: Giancarlo D’Aniello (Avvocato cassazionista. Storico sostenitore dell’AIW. Già Presidente nazionale e Vicepresidente dell’AIW e già Coordinatore ai rapporti col mondo venatorio. Attuale Delegato Regionale AIW per la Campania. Particolarmente interessato allo studio della frontiera Nord Americana ed alla successiva nascita del concetto di conservazione Wilderness).

Murialdo, 10 Maggio 2019 Franco Zunino
Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness

Cabina di Regia: dai 5 stelle un ddl “per gli animali” che non nasconde un nuovo attacco alla caccia e alla ruralità

cabina di regia

Presentato al Senato con la partecipazione dei Ministri dell’Ambiente, della Giustizia e della Salute un disegno di legge che dietro al paravento della maggior tutela animale mostra tutta l’anima animalista e anticaccia del Movimento grillino, utilizzata chiaramente in veste elettorale

Ricorrentemente alcuni esponenti politici, poveri di idee quanto di voti, sentono il bisogno di far parlare di sé e ricordare ai loro pochi elettori che ancora esistono e siedono – almeno le poche volte che ci vanno – sugli scranni del Parlamento dove, invece di preoccuparsi del bene del Paese affrontando i tanti problemi che lo riguardano, non sanno fare altro che suonare sempre gli stessi vecchi dischi.

Lo stesso però fanno anche certi partiti che sedendo al Governo quella necessità di occuparsi di temi urgenti per la Nazione, dovrebbero sentirla in modo ancora più pressante e non occuparsi di sparate propagandistiche.

Non si spiega altrimenti la conferenza stampa che ha visto il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa insieme a quello della salute Giulia Grillo e della Giustizia Alfonso Bonafede per presentare il disegno di legge “ProteggiAnimali” (Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e al codice civile, nonché altre disposizioni in materia di tutela degli animali) a firma di Gianluca Perilli.

Non ci si venga a dire, infatti, che è casuale che un Ddl comunicato alla presidenza del Senato lo scorso 19 febbraio venga presentato da ben tre Ministri della Repubblica due settimane prima dell’appuntamento elettorale e annunciato con particolare enfasi dallo stesso Ministro Costa dalla sua pagina Facebook.

Non neghiamo che il Ddl abbia parti condivisibili e anzi degne di plauso da parte del mondo venatorio laddove va a inasprire le pene per pratiche condannabili come l’utilizzo di bocconi avvelenati o l’abbattimento di specie protette o in gravissimo stato di rischio di estinzione, reati contro i quali le associazioni venatorie e i cacciatori per primi si sono più volte esposti pubblicamente e che ogni giorno contrastano sul territorio.

O ancora la condanna più netta per il traffico illegale di cuccioli, i combattimenti fra animali, l’abbandono o le inutili violenze e maltrattamenti cui ancora troppo spesso sono sottoposti, pratiche che nessun cittadino può in alcun modo giustificare. Senza dimenticare che i cacciatori sono i primi ad amare e tutelare i propri cani.

Ma, e la cosa non ci sorprende vista l’origine del Ddl, quello che rigettiamo con forza è l’accostamento dell’attività venatoria regolata e sostenibile, quale è quella praticata nel nostro Paese, con il concetto stesso di violenza sugli animali che emerge sia da alcune frasi pronunciate durante la conferenza stampa che da una lettura dell’articolato, dove all’inasprimento di alcune pene legate alla pratica venatoria, già discutibili, oltre ad altre restrizioni minori, viene espressamente prevista l’abolizione dell’articolo 842 del Codice civile. Questo ovviamente metterebbe in crisi l’intero impianto su cui è costruita la legge 157/92 unitamente alla sua storica funzione sociale.

Al contrario da quanto affermato in conferenza stampa, non risulta che il Ddl sia già assegnato in Commissione Giustizia per il suo esame e francamente auspichiamo che ciò non avvenga mai con l’attuale formulazione. In ogni caso le Associazioni aderenti alla Cabina di regia(Federazione Italiana della Caccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Arcicaccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Italcaccia e il Comitato Nazionale Caccia e Natura) seguiranno con attenzione il suo eventuale iter, pronte a fare tutto quanto loro legittimamente consentito in modo che anche questa, come molte altre, resti solo l’ennesima sparata elettorale.

 

Roma, 9 maggio 2019

Fiocchi lancia 7 nuove cartucce caccia per canna liscia

  • Pubblicato in Novità

La casa di Lecco propone tante novità in cal.12, cal.20 e cal.410
La prossima stagione venatoria si aprirà con tantissime novità made in Fiocchi Munizioni.
La casa di Lecco, infatti, ha lanciato sul mercato 7 nuove cartucce per la caccia con canna liscia, in cal.12, cal.20 e cal.410.


Di seguito tutte le novità:


Calibro 12
JK6 33: Cartuccia che utilizza la gloriosa polvere Svedese JK6 B proposta in un caricamento dedicato alla piccola migratoria. Impiegabile su tutti i fucili.


SUBSONIC: Cartuccia subsonica a bassa rumorosità, basso rinculo e altro potere d’arresto con i suoi 35 g. Ideale per addestramento cani e per la caccia da capanno. Utilizzabile anche (nella numerazione 7.5) per l’avvio di neofiti al tiro a volo grazie alle gradevoli sensazioni allo sparo e alla
generosa grammatura che facilita la rottura dei piattelli.


HP 36: Cartuccia ad alte prestazioni impiegabile solo su fucili moderni. Grazie ai suoi alti valori di pressione e velocità, si addice ad un clima freddo e a selvatici ben coperti da piume/pelo in periodo invernale. Disponibile con pallini dallo 0 al 10, copre tutta la gamma di prede, dall’oca alla cesena.


SLUG STEEL: Cartuccia con palla in acciaio, adatta principalmente per la caccia al cinghiale. Utilizzabile non solo dove il piombo è vietato ma, data l’alta energia sviluppata (3600 j pari a quella di un cal. 30-06), può costituire una valida alternativa alla carabina. Questa cartuccia è utilizzabile in tutti i fucili moderni con tutte le strozzature.


Calibro 20
GM3: Cartuccia da caccia a marca polvere indicata per la piccola migratoria. Prestazioni ottime anche alle lunghe distanze.


SUBSONIC: Cartuccia subsonica a bassa rumorosità, basso rinculo e altro potere d’arresto con i suoi 30 g. Ideale per addestramento cani e per la caccia da capanno. Utilizzabile anche (nella numerazione 7.5) per l’avvio di neofiti al tiro a volo grazie alle gradevoli sensazioni allo sparo e alla
generosa grammatura che facilita la rottura dei piattelli.


Calibro 410
SILENT: Cartuccia subsonica a bassa rumorosità e basso rinculo in calibro 410 magnum con 25 g di pallini. Disponibile in piombi dall’8 all’11. Per caccia a piccola-media migratoria, soprattutto da capanno. Ideale anche per l’addestramento cani dove consente di abituarli progressivamente al
colpo di fucile.

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura