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Alessandro Bassignana

Alessandro Bassignana

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PIEMONTE: NUOVO RICORSO FEDERCACCIA

Federcaccia Piemonte ha presentato oggi un nuovo ricorso al TAR contro Regione Piemonte, questa volta in riferimento all’art. 38 della l.r.26 del 22 dicembre 2015Razionalizzazione dei comitati di gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) e dei Comprensori Alpini (CA)”, con cui l’assessore Giorgio Ferrero ha dato via al progetto di riduzione ed accorpamento di detti enti. 
Va subito precisato come non si tratti di ridefinizione dei confini di ambiti e comparti, ma solo di riduzione dei loro Comitati di Gestione che dovrebbero passare dagli attuali 38 (21 ATC e 17 CA) a poco più della metà.
Il mondo venatorio era subito insorto, anche perché il tentativo della Regione penalizzava le associazioni venatorie, favorendone alcune a discapito di altre, FIDC in testa, inserendo in più delle norme che creavano odiose discriminazioni ai danni dei cacciatori nel loro complesso.
Nemmeno i presunti “risparmi” in termini di costo cui ha sempre fatto riferimento l’assessore per giustificare l’operazione si potrebbero realizzare perché, come si legge nel ricorso che qui vi alleghiamo integralmente, semmai questi aumenterebbero in virtù di maggiori rimborsi spese cui andrebbero incontro gli enti di gestione, costringendo inoltre i componenti dei Comitati di Gestione ad un aggravamento dei loro compiti.
Esiste anche un’urgenza, e questo perché la Regione ha imposto ai soggetti interessati (associazioni venatorie, agricole, ambientaliste ed enti locali) di designare i  loro rappresentanti entro il termine del 19 novembre, mentre la prima camera di consiglio del TAR utile è solo il 30 dello stesso mese, e così Il ricorso FIDC si chiude con la richiesta a mezzo di decreto presidenziale cautelare di sospensione dell’efficacia dei provvedimenti impugnati. 
Il Presidente del TAR, come organo monocratico, dovrà quindi esprimersi in pochi giorni, e questo ad evitare, come sostengono i ricorrenti, che i nuovi comitati di gestione vengano costituiti con le nuove regole prima del pronunciamento nel merito del Tribunale Amministrativo, con “…la conseguente frustrazione dell’associazione ricorrente e compressione dei diritti costituzionali di essa.”
Va ancora precisato come nella stessa occasione siano stati presentati altri due analoghi ricorsi contro i provvedimenti della Regione, da parte di altre quattro associazioni venatorie (Libera Caccia, Enalcaccia, EPS, ANUU), di un comune (Salice d’Ulzio) e di Comparto Alpino (CACN 4). 
I rapporti tra la gran parte del mondo venatorio e la politica piemontese continuano a restare dunque molto tesi, e questo da quando ad occuparsi di caccia è stato chiamato l’astigiano Giorgio Ferrero. La Regione ha già perso quattro ricorsi su quattro, ma l’assessore pare dimostrarsi indifferente alle sentenze sfavorevoli della giustizia amministrativa.
Abbiamo fatto alcune domande  al Prof. Paolo Scaparone, noto amministrativista del Foro di Torino, e legale dei ricorrenti.
 
In questo ricorso, che se non sbagliamo è il quinto in poco più di due anni, c’è qualche novità rispetto agli altri ricorsi presentati dal mondo venatorio?
 
Sì, c’è, e la principale è che questo ricorso attacca l’organizzazione della caccia che vorrebbe instaurare l’amministrazione presieduta dall’assessore Ferrero, mentre i precedenti erano rivolti contro i calendari venatori.  
Poi qui si lede pesantemente l’interesse di un’associazione venatoria, FIDC, che non viene premiata nei termini delle assegnazioni di componenti di ATC e CA, ma al contrario penalizzandola in maniera consistente, creando una netta sproporzione dove essa con una media del 60% dei cacciatori otterrebbe lo stesso riconoscimento in termini di rappresentanti, e cioè uno solo, di chi ha molto meno di lei, a volte anche solo il 4/5%.
 
Per quanto concerne le nomine si fa un gran parlare di incompatibilità, ci spiega cos’è e a cosa ci si riferisce?
 
Questo è un altro degli aspetti contestati, oggetto del ricorso. Le DGR della Regione prevedono l’impossibilità per i soggetti (cacciatori, agricoltori, ambientalisti, enti locali) che debbono indicare i componenti dei comitati di gestione di “designare per una categoria soggetti che esercitano attività ricadenti in altre categorie”. 
Come dire che un ente locale non potrebbe designare un agricoltore o un cacciatore, e viceversa un’associazione venatoria non potrebbe scegliere a rappresentarla un amministratore o dipendente pubblico, piuttosto che un agricoltore.
E’ questa una limitazione che va a ledere diritti fondamentali, garantiti dalla Costituzione, come quelli di associazione (art.18) e quello dell’autonomia degli enti locali.
 
E cosa ci dice in merito alle dimensioni di ATC e CA, calcolando che i nuovi comitati di gestione dovrebbero amministrare territori di dimensioni molto maggiori, talvolta doppi o anche tripli, ed interessi che possono essere in contrapposizione?
 
Anche qui ci sembra che la Regione abbia commesso un grande errore. Esistono sentenze della Corte Costituzionale che prevedono che gli ambiti debbano avere alcune caratteristiche: prima di tutto l’omogeneità del territorio, poi confini naturali, infine un’identificazione con comunità locali che abbiano dimostrata esperienza i gestione. Il principio ispiratore della legge 157/92 è quello di legare il cacciatore al suo territorio, anche a maggior tutela dell’ambiente, tanto che si prevede che gli ambiti debbano tutti avere dimensioni subprovinciale. In sostanza a noi pare che questi provvedimenti siano del tutto privi di motivazione,  e la Regione con la sua volontà di “accorpare” abbia esercitato il suo potere in modo troppo libero.
Scarica e leggi l'allegato ricorso di Federcaccia Piemonte...

CACCIA SENZA PORTO D'ARMI E SPARA AI FORESTALI CHE LO CONTROLLANO

Cacciava privo di licenza e porto d'armi, mai conseguiti, ed al controllo degli agenti del Corpo forestale dello Stato di Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, è fuggito, sparando verso loro un colpo di fucile.
I carabinieri l'hanno arrestato ieri, in flagranza di reato, per una serie di reati che vanno dalla detenzione e porto illegale di armi e munizioni, a ricettazione, furto aggravato di fauna selvatica mediante il suo abbattimento, uso illegale di richiamo acustico, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Lui si chiama Michele De Marco, 56 anni, e il fatto è accaduto in località "Carbone".
De Marco è stato trovato in possesso di un fucile da caccia calibro 12, marca Beretta, di proprietà di una persona deceduta, due tordi appena uccisi e un richiamo elettronico per i medesimi; ora è agli arresti domiciliari.

MUORE RECUPERANDO IL CERVO APPENA ABBATTUTO

Un cacciatore di 45 anni è morto per un improvviso malore mentre stava recuperando un cervo appena abbattuto.
E' successo a Lamon (BL), lungo il torrente Senaiga, e lo sfortunato cacciatore si chiamava Igor Sommariva.
I due amici che erano con lui hanno subito allertato i soccorsi, intervenuti sul posto con un defibrillatore. Per l'uomo non c'è stato nulla da fare, e la salma è stata trasportata a valle.

Raffaello Crio Comfort: primo della classe!

  • Pubblicato in Le Armi
 
Quando si parla di Benelli, la mente corre subito agli straordinari semiautomatici che fanno dell’azienda urbinate leader assoluto a livello mondiale.
Ed allora noi oggi vogliamo raccontarvi di un altro dei suoi gioielli, una delle perle che arricchiscono la collana di prodotti autenticamente Made in Italy, espressione di tecnologia e tradizione, orgoglio di chi i fucili li sa fare davvero bene. Da sempre!
L’occasione, a noi di Cacciando, ce l’ha fornita il concorso di Letteratura VenatoriaScrivendo & Cacciando”, patrocinato da Fiera Vicenza, e che vedrà Benelli tra i principali sponsor, e questo splendido semiautomatico come il premio che andrà al vincitore della kermesse letteraria.
 
Stiamo parlando di Crio Comfort, semiautomatico esclusivo e tra i più all’avanguardia tra quelli presenti sul mercato.
Nato nel 2007 ma ancora attualissimo, Crio Comfort risulta elegante e bellissimo nella sua originalità, ed è il fucile che va davvero incontro al futuro, anticipando i bisogni dell’utente con soluzioni in grado di sorprendere.
L’applicazione del sistema Comfortech®, le canne sottoposte a trattamento criogenico, la bindella in fibra di carbonio e l’esclusivo Window System: tutto questo e molto altro è CrioComfort
Comfortech System® è l’unico brevetto in grado di offrire performance superiori di tiro, sia in termini di assorbimento del rinculo, che di rilevamento della canna, così come garantisce allineamento e migliore acquisizione del bersaglio sul colpo successivo. 
Il peso inferiore ai 3 kg abbinato ad una riduzione del rinculo notevole sono due “must” imprescindibili di quest’arma, senza eguali rispetto alla concorrenza, e completano il sistema di full comfort che la caratterizzano.
 
 
Lo stesso calcio, con le distintive e caratteristiche asole a forma di boomerang, è stato progettato perché fosse capace a assorbire e contenere l’urto dello sparo prima che questo impatti sulla del tiratore, in modo tale da garantire un controllo dell’arma assoluto, indispensabile quando si dovesse rapidamente replicare il colpo. 
Il calciolo, anatomicamente disegnato, massimizza la superficie di contatto sulla spalla, per distribuire meglio la pressione; allo stesso modo il nasello altamente deformante è in grado di ammortizzare le vibrazioni che si trasmettono all’apparato uditivo. Le due parti sono realizzate in Technogel, gel speciale gel sviluppato in esclusiva per Benelli e frutto di ricerche in settori d’avanguardia, dove sono richieste performance di assorbimento e distribuzione delle forze d’impatto. 
Tanto il calcio che l’asta sono rifiniti con lo zigrino “Air Touch” di nuova concezione: la forma aerodinamica delle piccole sfere  consente una naturale aerazione della mano, con o senza guanti. L’imbracciamento dell’arma è rapido, la presa salda ed efficace.
Entrambi i componenti presentano il “Comfort Touch” che non solo esalta l’estetica del fucile, ma offre, al contatto con la pelle, una sensazione estremamente piacevole ed assolutamente unica. 
E veniamo alle prove sul campo, e ai test comparativi che hanno dimostrata la netta superiorità di Raffaello Crio Comfort rispetto alla concorrenza quanto a rinculo, rilevamento della canna, allineamento e rapidità nel tiro, acquisizione del bersaglio con il secondo colpo. 
Il Comfortech® rende questo semiautomatico molto gestibile e godibile, anche quando fosse necessario effettuare lunghe serie di colpi, come avviene in talune situazioni di caccia o di tiro.
In una prossima occasione v’illustreremo i dati, arricchiti di grafici che testimoniano quanto esposto, sappiate solo che il fucile è stato testato sul campo con diversi tipi di munizione. 
 
 
Esaminando ancora il fucile bisogna rimarcare come canna e strozzatori trattati criogenicamente gli conferiscano eccellenti prestazioni di tiro. 
I benefici effetti del Crio System, che consiste nel graduale sottoraffreddamento del metallo sino a temperature inferiori ai -100° celsius, si evidenziano nell’eliminazione delle tensioni interne, con la canna che vibra con oscillazioni molto più regolari e di conseguenza si deforma in modo più omogeneo al calore. 
Ma Raffaello Crio Comfort è fucile fatto per durare nel tempo, e tanto riesce a garantire, resistendo la sua canna ad usura e residui di combustione in maniera straordinaria. 
Gli strozzatori sono di forma allungata, con raccordo dolce e graduale con il diametro della canna che migliora l’aerodinamica ed evitare gli addensamenti di pallini; da ciò ne consegue che le sue rosate risultano più folte e guarnite tanto nella parte centrale che in quella periferica, senza alterazioni al progredire dei colpi sparati. Chi fa certi tipi di caccia sa cosa ciò significhi, e non potrà che apprezzarne i vantaggi.
Il semiautomatico monta una bindella intercambiabile in fibra di carbonio, leggera, maneggevole, indeformabile al calore grazie alla sua alta resistenza ed elasticità; viene ancorata alla canna senza saldature, potendo così vibrare in maniera naturale.
Crio Comfort risulta leggero ed agile, velocissimo nell’acquisizione del bersaglio e preciso, favorito in ciò da un nuovissimo mirino high-sight in fibra ottica fluorescente e dalla forma allungata, l’ideale quando le cattive condizioni di luce potrebbero penalizzare la buona riuscita dello sparo.
 
 
 
Scrivevamo di tecnologia, e qui…siamo su un altro pianeta!
L’arma monta Window System, un brevetto che consente la completa visualizzazione delle cartucce presenti nel serbatoio, attraverso una fessura ricavata nella parte inferiore dell’astina. 
A nessuno che abbia confidenza con le armi, e i semiautomatici in particolare, sfuggirà quali siano i vantaggi in termini di sicurezza e funzionalità in qualsiasi situazione. Un segnale di colore rosso acceso indica che l’arma è carica.
 
 
E veniamo alle conclusioni.
Superiore nelle prestazioni, ed esclusivo nell’estetica, Benelli CrioComfort unisce la tecnologia alla bellezza, questo forse anche perché si porta appresso un nome importante, quello di un urbinate che fece del bello e della purezze delle linee un’espressione assoluta: Raffaello! 
Linee sobrie e filanti definiscono il design della carcassa e della guardia, mettendo in risalto una raffinata eleganza, fatta di uno stile unico, frutto di approfondite ricerche su estetica ed ergonomia.
Siamo di fronte ad un’arma performante come poche altre al mondo, raffinata ma anche eccellente per prestazioni e resa balistica. 
In più la si può personalizzare con un kit di variazione piega consente al tiratore di configurare l’arma in un unico e semplice intervento, senza necessità di ricorrere a centri di assistenza.
L’arma viene arricchita da una serie di optional che la rendono in grado di rispondere ad ogni tipo di esigenza. Oltre a quello di serie, sono disponibili calcioli in Technogel di 3 differenti spessori,  che agiscono sul contenimento del rinculo ed intervengono sulla lunghezza del calcio, adeguandola alla conformazione fisica dell’individuo.  I calcioli sono progettati per tiratori sia destri che mancini e sono facilmente sostituibili senza bisogno di attrezzi. 
Il nasello in Technogel®, che assicura pieno comfort nello sparo, è disponibile in tre altezze disponibili,  studiate per garantire il corretto posizionamento del tiratore sul calcio ed ottenere una perfetta linea di mira. 
Cosa dire in più, se non consigliare tiratori e cacciatori a provarlo.
Siamo certi se ne innamoreranno, così come noi che a febbraio 2017, durante HIT SHOW, ne consegneremo uno al vincitore del nostro concorso. Raffaello Crio Comfort è davvero...il primo della classe!
 
 
Scheda tecnica
Calibro:  12
Camera:  76 Magnum
Canne:  Criobarrel– 65 cm / 70 cm
Strozzatori:  Criochokes: - ***/ cil – in dotazione
Carcassa In ergal anodizzata nera opaca 
Fodero Ergal 
Calcio e asta Tecnopolimero con zigrino AirTouch e finitura ComfortTouch; astina Window System
Lunghezza calcio 362-365 mm con calciolo anatomico
Deviazione calcio  Dx e Sx
Piega al nasello 37
Piega al tallone 55 variabile in 45, 50, 60
Calciolo:   Technogel – 25 mm di serie*
Nasello:   Technogel**
mirino:   High-sight in fibra ottica, colore rosso
serbatoio 3 colpi Magnum, 4 colpi Standard***
peso:   2.900 gr.****
Confezione:   valigetta ABS, kit di strozzatori e chiave, kit variazione piega, manuale d’uso, flacone olio Benelli.
* disponibili come optional: 
calciolo in Technogel CORTO – 15 mm e LUNGO 35 mm
**disponibili come optional:
nasello in Technogel MEDIO – 12,5 mm e ALTO 25 mm
***Tutti fucili sono dotati di riduttore a 2 colpi. Ove richiesto per legge viene montato il tubo serbatoio con limitazione a 2 colpi.
**** ad arma scarica, con canna da 26” 
Il peso può subire variazioni in base alle tolleranze dei componenti
 
 

FRIULI: CACCIATORI CONTRO BRACCONIERI

I cacciatori del distretto venatorio del Tarvisiano si preparano ad agire legalmente contro i bracconieri e ad avviare un’azione risarcitoria per i danni arrecati alla loro immagine, lo dice il direttore della riserva di Venzone e lo riporta il Messaggero Veneto.

La decisione è stata presa all’unanimità venerdì nel corso di un’assemblea che ha riunito i direttori delle Riserve di caccia di Tarvisio – Malborghetto- Valbruna, Pontebba, Dogna, Chiusaforte, Resia, Resiutta, Moggio Udinese, Venzone, Bordano, Lusevera, Taipana, Monteaperta, Paularo, Ligosullo e le Aziende faunistico venatorie Pramollo, malghe del Montasio, Brezje.

E dunque tutti questi rappresentanti del mondo venatorio si costituiranno parte civile a fianco dell’accusa nel procedimento penale nei confronti dei bracconieri, mentre altre riserve hanno deciso di riunirsi per deliberare in merito. Continua la lettura...

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/11/07/news/i-cacciatori-chiederemo-i-danni-ai-bracconieri-1.14371671

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Ambiente

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