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Luca Gironi

Luca Gironi

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Marche: Approvata dal Consiglio regionale la modifica alla legge regionale 7/95 in materia di caccia a seguito della ordinanza del Consiglio di Stato.

Le dichiarazioni del presidente Luca Ceriscioli e dell’assessore Moreno Pieroni

E’ stata approvata oggi dall’Assemblea legislativa una proposta di legge che modifica e rafforza alcuni aspetti della legge regionale 7/95 in materia di caccia e tendente a rispondere alla situazione non chiara verificatasi a seguito dell’ordinanza del Consiglio di Stato. Come si ricorderà l’organo giurisdizionale ha infatti vietato l’attività venatoria in tutti territori che fanno parte della Rete Natura 2000, motivandola con la mancanza di un Piano Faunistico venatorio regionale. Si tratta di una proposta giunta in aula dopo che la II Commissione consiliare ha sintetizzato in un unico testo di due articoli le 8 p.d.l presentate sulla stessa materia.

Dopo un ampio dibattito consiliare, il presidente della giunta regionale, Luca Ceriscioli ha tratto le conclusioni ponendo l’accento soprattutto sul problema del contenimento dei danni da ungulati di cui l’ordinanza del Consiglio di Stato non ha tenuto conto. “ Non considerando che nella legge regionale 7/95 era già contemplata una proroga di efficacia dei piani faunistici provinciali in attesa della redazione del Piano regionale, si instaura una tendenza – ha rimarcato il Presidente - a disconoscere gli atti legislativi delle Regioni, che denuncia un tentativo non solo di neocentralismo pericoloso, ma anche un disconoscimento della dignità dell’azione legislativa regionale che è contro i principi costituzionali . Noi vogliamo ripartire proprio dal buon senso – ha proseguito – perché il buon senso ci impone di contemperare i diversi e numerosi interessi, per trovare un equilibrio attraverso soluzioni ragionevoli e rispondenti alle esigenze di molti, non solo dei cacciatori, ma anche in massima parte degli agricoltori che subiscono danni dai cinghiali che non sarebbero abbattuti a causa di questo divieto. La Regione ha ben presente questo problema e lo abbiamo dimostrato con atti e provvedimenti e misure mai approvate prima come per il Piano per il contenimento dei danni da ungulati dove abbiamo previsto parametri superiori a quelli indicati dall’ISPRA, ma ancora non sono sufficienti a limitare i danni, o anche l’estensione del calendario venatorio per l’abbattimento dei cinghiali per 11 mesi all’anno. Vogliamo modificare le norme che prevedono che un agricoltore debba essere anche cacciatore per catturare un cinghiale che sta danneggiando il suo raccolto. Con questa legge approvata oggi diamo maggiori risposte ai bisogni dei territori che ci indicano questa come una priorità: gli agricoltori non aspirano ai risarcimenti, non vogliono i danni. Abbiamo creato i presupposti per una convergenza tra mondo venatorio e mondo agricolo, un’alleanza che vogliamo sostenere con forza e che sarà una priorità anche del Piano Faunistico regionale.”

“Questa legge a modifica/integrazione della legge 7/95 - ha evidenziato l’assessore regionale alla caccia, Moreno Pieroni - prevede la possibilità di ripristino immediato dell’attività venatoria nelle aree di Rete Natura 2000 per non compromettere definitivamente la stagione venatoria ma anche per scongiurare rischi di diversa natura, ivi compresa la sicurezza. Ci siamo fatti interpreti , infatti, della preoccupazione di molti che hanno segnalato una forte criticità dall’impatto che potrà avere l’ordinanza in diversi settori: dall’ordine pubblico e sicurezza oltre all’incremento spropositato di danni in agricoltura e non solo derivante dal non abbattimento degli ungulati, con relativo aggravio di costi per il risarcimento. “ “Il Tar Marche – ha proseguito - in ogni pronunciamento relativo ai numerosi ricorsi delle associazioni ambientaliste in materia di attività venatoria nella Rete Natura 2000, ha sempre tenuto conto dei criteri previsti dalla legge regionale 7/95 riguardo alla pianificazione faunistica venatoria ( cioè facendo rimando a quella provinciale) e della legittima applicazione da parte della Regione degli stessi in occasione della stesura dei vari calendari venatori. Quindi vi è un orientamento attuale del secondo grado della giustizia amministrativa che si pone in contrasto con una giurisprudenza quasi consolidata del Tar, attraverso un’ordinanza che ha di fatto posto il divieto assoluto di caccia per tutte le specie nelle zone di Rete Natura 2000 condizionando così sia l’attività venatoria e sottraendo pertanto l’esercizio di diritti acquisiti dei cacciatori, sia limitando l’abbattimento di ungulati e altri animali nocivi ritenuti dannosi. Dunque la motivazione di fondo, e cioè la mancanza di una pianificazione faunistica venatoria regionale non regge perché la stessa legge regionale all’art. 3 c.4 prevede gli strumenti opportuni per una salvaguardia mirata delle specie contemperata con la tutela ambientale naturalistica dei siti protetti. Abbiamo quindi previsto nella proposta specifiche disposizioni tra le quali la più significativa è stabilire espressamente un termine massimo ( 31 dicembre 2019) per la protrazione dell’efficacia dei piani faunistici provinciali, termine che corrisponderà alla redazione del Piano faunistico venatorio regionale per cui è già stato affidato lo studio per l’elaborazione del documento.” (ad’e)

MOLISE, UN CACCIATORE DENUNCIA: OBBLIGO DI ALTA VISIBILITA’ ANCHE PER LA CACCIA ALLA MIGRATORIA DA APPOSTAMENTO

Con una lettera indirizzata alle Associazioni Venatorie, un cacciatore molisano denuncia che la Regione Molise, sull’onda della preoccupazione causata dai recenti incidenti di caccia avrebbe emanato un regolamento che nel periodo di caccia al cinghiale obbliga i cacciatori, e non solo loro, ad indossare indumenti ad alta visibilità. Un obbligo che sarebbe esteso addirittura alle cacce da appostamento alla migratoria, attività in cui i rischi derivati dall’essere poco visibili sono pressoché inesistenti, mentre, in compenso, l’obbligo di capi ad alta visibilità avrà sicuramente un effetto deleterio per la buona riuscita della caccia al tordo ed al colombaccio.

VENETO: ARCI CACCIA CHIEDE IL RITIRO DEL DIVIETO DI CACCIA IN ZONA ALPI

Pubblichiamo la lettera inviata al Presidente Zaia dall'Arci Caccia del Veneto:

Al PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO dott. Luca ZAIA

All’ASSESSORE ALLA CACCIA Dott. Giuseppe PAN

Egr. Sigg,

riteniamo sostanzialmente esagerata la proroga di una ulteriore settimana del divieto di caccia nell’intera Provincia di Belluno e nella Zona Alpi ricadente nella Provincia di Vicenza.

Il provvedimento adottato, pur nella complessità della situazione emergenziale venutasi a creare in alcune aree del territorio Veneto, appare troppo generico piuttosto che dall’attenta analisi delle situazioni locali in atto.

Possiamo condividere che nelle zone maggiormente colpite dal maltempo si possa mantenere il divieto temporaneo di caccia, chiusura necessaria per garantire tutela della fauna selvatica, ma anche per la sicurezza dei cittadini tutti e quindi il divieto dovrebbe essere esteso ai frequentatori dei boschi e delle vallate (cercatori di funghi, escursionisti, ecc.). Ma crediamo che se del solo divieto di caccia si debba parlare questo vada posto in atto nei soli territori in cui la situazione è effettivamente di emergenza per la fauna e per l’ambiente.

Ci sono interi territori in cui non vi è alcun rischio né ambientale né per la fauna, eppure la caccia rimane chiusa.

Chiediamo quindi che, se il divieto di caccia debba essere prorogato lo si faccia per aree effettivamente interessate dai fenomeni meteorologici dei giorni scorsi e quindi per aree chiaramente identificabili ricadenti in Riserve Alpine o porzioni di esse

Chiediamo pertanto che la Regione, in collaborazione con gli uffici caccia delle Province e i direttivi dei Comprensori Alpini, rimuova e stralci il divieto di Caccia generalizzato per le aree di Zona Alpi non interessate dal disastro ambientale di questi giorni, e che già da domani si torni anche in queste zone a praticare normalmente la caccia come già avviene nel resto del Veneto.

Capiamo che in un momento complesso come questo, per le Istituzioni, in maniera legittima la caccia passi in secondo piano, ma non possiamo accettare per i cacciatori che rappresentiamo che questa possa essere una limitazione grave e immotivata nell’esercizio dei propri diritti.

Distinti saluti

Piergiorgio Fassini

Vice Presidente Regionale

 

CIEB: Campionato internazionale AICEB (a cura di Mario Isidori)

Quando sono stato contattato dal Consiglio Nazionale del C.I.E.B. la scorsa estate, per svolgere le selezioni della squadra italiana che doveva prendere parte al Campionato Europeo A.I.C.E.B. del 19, 20 ottobre 2018 a Toledo (Spagna), non nascondo che ho avuto qualche esitazione.

Ero abbastanza preoccupato di un compito così importante ed allo stesso tempo delicato; dopo la mia recente nomina ad Esperto Giudice E.N.C.I. per le razze continentali, non era passato neppure un anno, dover selezionare la rappresentativa Italiana per la Spagna, non la sentivo proprio una cosa da poco.

Vinta l’emozione, ho cominciato quindi a vedere i cani giudicati nelle varie prove di caccia estive con un occhio più attento a quelle caratteristiche che mi avrebbero permesso di poter far bene.

Per gli estesissimi terreni della Spagna dovevo scegliere dei soggetti di “più ampie vedute”, rispetto a quelli che solitamente corrono le prove su selvaggina, con, allo stesso tempo, maggior qualità nel galoppo e nella presa di punto; le pernici Spagnole hanno inoltre determinato la scelta su cani che guidavano perfettamente.

cieb spagna 1cieb spagna 2

Infine vi era la necessità che i soggetti scelti avrebbero dovuto eseguire perfettamente il riporto a comando, a freddo da terra ed in acqua profonda e proprio quest’ultima peculiarità o meglio l’estrema correttezza di esecuzione dei due tipi di riporti, ha di fatto ristretto di molto il cerchio.

I primi di ottobre, dopo la selezione finale, effettuata davanti agli occhi di tutti, riporti compresi, la squadra era così composta: Erer de Keranlouan e Gao de Keranlouan propr. Goffi Cond. Pezzulli, Hyulky de Karanlouan Propr. e cond. Goffi Lara del Cecchetto Propr. Nicoli e riserva Milito propr. e cond. Tureddi.

In Spagna abbiamo trovato condizioni ideali per clima, vegetazione e terreni ideali ma con enormi problemi per la quantità di selvaggina presente, decisamente troppa, oltre alle pernici che mediamente potevano essere presenti nel numero di due o tre branchi per turno, la situazione era resa difficilissima da un numero impressionante di lepri e conigli selvatici.

Nonostante le difficoltà e l’emozione, ci siamo fatto onore, il primo giorno di prove Erer di Pezzulli al terzo Eccellente e Lara del Cecchetto Eccellente fuori classifica. Una menzione particolare a Hyulky de keranlouan di Goffi, che dopo grandissima prestazione ed un bellissimo punto con relativo riporto perfettamente eseguito, è uscito per un trascuro, al lato.

Il secondo giorno 3 cani in classifica: Erer ancora terzo ecc., Gao del Keranlouan vince la batteria con il primo ecc. e tre punti ben eseguiti in unterreno a dir poco minato e Lara del Cecchetto M.B. fuori classifica.

Alla fine la nostra squadra è arrivata seconda a squadre, Lara del Cecchetto del “vecio” Nicoli miglior femmina del Campionato ed Erer de Keranlouan terzo miglior soggetto; siamo arrivati ad un soffio dalla vittoria per il secondo anno consecutivo.

Tutta la squadra si è impegnata, abbiamo passato dei giorni gradevolissimi, divertendoci, uniti e senza nessuna polemica; insomma eravamo una squadra e questo mi ha fatto davvero molto piacere.

Un ringraziamento particolare lo devo al consiglio del C.I.E.B per aver creduto in me, a Cristina e Alessandro Tureddi che si mettono a disposizione per il Club senza sosta; al Presidente Andrea Tureddi, che ci ha accompagnato per tutto il Campionato e che ad oggi vedo come insostituibile per il bene della razza che rappresenta.

Non ci sono più ma, grazie a mio padre Paolo, che mi sempre assecondato nelle mie passioni ed Adriano Nobile, dal quale ho imparato quasi tutto quello che so sui cani e dal quale ho imparato a vedere dove di solito non lo si fa.

Mario Isidori

Campionato Sociale a Selv. Abb. – Lajatico 07/10/2018

Domenica 07/10 si è svolto a Lajatico il campionato sociale a selvatico abbattuto organizzato dalla delegazione Toscana con la collaborazione tecnica del G.C. Pistoiese. Ottimo il risultato in termini di partecipazione con la presenza di ben 62 E. Breton, numero significativo data la tipologia della prova e 8 squadre provenienti, tra le altre, anche dal Veneto e dalla Puglia. La manifestazione si è svolta al meglio ed è stata segnata da momenti di grande aggregazione.

di Andrea Tureddi

cieb selv abb lajatico 3

Un grande ringraziamento va alla famiglia Ripanucci e a Massimo Salutini per le zone che sono risultate all’altezza e ricchissime di selvaggina. Il campionato sociale maschi è stato vinto dall’instancabile Erer de Keranlouan condotto da Pezzulli mentre campionessa sociale femmine è risultata Cristal di Casa Smeraldo condotta da Selmi.

cieb selv abb lajatico2cieb selv abb lajatico 1

La classifica a squadre vede al primo posto la squadra Toscana 4 composta da Alpha e Allant di Cosentino, Rocky di Caponi, George di Tomesani, Jago di Boschi e Cristal cond. Selmi; al secondo posto la squadra Toscana 2 composta da Elite del Garincos e Milito cond. Tureddi Alessandro, Tico di Marco Giorgio e Rocky cond. Iacomini e Cico e Mondo od Postara cond. Lascialfari; infine sul gradino più basso la squadra di Brescia composta da Gephore, Hyulky, Linette de Keranlouan cond. Goffi, Gao, Erer Keranlouan e Colognensi’s Iak cond. Pezzulli.

Di seguito classifiche e qualifiche

Batt.1 Giudice sig. Bellotti

1 ecc Alpha cond. Cosentino

2 ecc Tico di Marco Giorgio cond. Iacomini

3 ecc Rocky cond. Iacomini

Batt.2 giudice Sig. Gaddini

1 ecc Rogo cond. Guerrieri

2 ecc Milito cond. Tureddi

3 ecc Mauro cond. Innocenti

ecc Elite del Garincos cond. Tureddi

ecc Valerio del Castello dei Doria cond. Innocenti

Batt.3 giudice sig. Acerbi

1 ecc George cond. Boschi

2 ecc Billy cond. Caponi

3 ecc Jago cond. Boschi

ecc Nando cond. Boschi

mb Artu’ cond. Boschi

Batt. 4 giudice sig. Sassarini

1 ecc Cristal di Casa Smeraldo cond. Selmi

2 mb Chris Kyle di Casa Smeraldo cond. Selmi

Batt. 5 giudice sig. Isidori

1 ecc Linette de Keranlouan cond. Goffi

2 ecc Gipsy cond. Aldovardi

3 ecc Lara del Cecchetto cond. Nicoli

ecc Colognensi’s Iak cond. Goffi

Batt. 6 giudice Dott. La Barbera

1 ecc cac Erer de Keranlouan cond. Goffi

2 ecc Achille di villa olanda cond. Nardi

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura