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Toscana: Giani firma la conferma dell’ordinanza 117. Caccia consentita in zona arancione in ATC di Residenza, ecc…

Il Presidente della Regione Toscana Giani, nella mattina di oggi, ha firmato l’ordinanza di conferma delle modalità di spostamento in zona arancione. Quindi sarà nuovamente possibile cacciare nel comune di residenza, negli atc di residenza venatoria, negli appostamenti e agli ungulati come previsto dall’ordinanza del 5 dicembre scorso.
Questo il testo del post apparso sul profilo Facebook del Presidente Giani:
Ho firmato una nuova ordinanza che regolamenta gli spostamenti e rende valide le disposizioni regionali già emesse per la zona arancione e rossa. Ecco i principali dettagli.
? In zona gialla:
?Nei giorni festivi e prefestivi all’interno dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture assimilabili sono consentiti i servizi dei saloni di barbiere, parrucchiere ed estetiste;
?Per i centri culturali, centri sociali e centri ricreativi è consentito, esclusivamente a favore dei rispettivi associati, effettuare la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze;
?Il rientro presso residenza, domicilio, abitazione è consentito solo per coloro che hanno sul territorio regionale il proprio medico di medicina generale o il pediatra di famiglia. Sono comunque consentiti i rientri motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, per motivi di salute o di studio.
?In zona arancione, da normativa nazionale (28,29,30 Dicembre e 4 Gennaio):
✅Consentiti gli spostamenti dalle 5 alle 22 all’interno del proprio comune salvo lavoro, necessità o motivi di salute;
?É consentito raggiungere le seconde case all’interno della regione;
?Sarà possibile uscire dai comuni sotto i 5000 abitanti entro un raggio di 30 km (esclusi i capoluoghi di provincia).
?Sarà consentito effettuare una volta al giorno visite nelle abitazioni (parenti o amici) in tutta la regione per massimo due persone non conviventi, senza contare gli under 14, le persone disabili e non autosufficienti.
✅ Sono inoltre consentiti gli spostamenti:
?In comuni limitrofi per prodotti necessari alle proprie esigenze o per maggiore convenienza economica;
?In comuni limitrofi per usufruire, in caso di rapporto fiduciario consolidato, di attività e servizi alla persona (ad esempio parrucchieri, estetisti, carrozzieri)
?Per andare a trovare i figli presso l’altro genitore;
?Per la cura dei terreni e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo;
?Per accudire gli animali allevati.
✅È consentito svolgere:
?Attività dei centri estetici;
?Attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali;
?Attività di controllo faunistico ai sensi dell’art 37 della LR 3/1994 e nel rispetto delle condizioni previste;
?Attività venatoria nel comune di residenza, domicilio o abitazione, nell’ATC di residenza venatoria e negli appostamenti fissi autorizzati dalla Regione;
?Attività di pesca sportiva e dilettantistica nella propria provincia di residenza, domicilio o abitazione in forma individuale.
?Per i centri culturali, centri sociali e centri ricreativi è consentito, esclusivamente a favore dei rispettivi associati, effettuare la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze.
⚽Le attività motorie e di sport di base presso centri e circoli sportivi possono essere svolte all’aperto.
?Il rientro presso residenza, domicilio, abitazione è consentito solo per coloro che hanno sul territorio regionale il proprio medico di medicina generale o il pediatra di famiglia. Sono comunque consentiti i rientri motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, per motivi di salute o di studio.
? In zona rossa, da normativa nazionale (24,25,26,27,31 Dicembre e 1,2,3,5,6 Gennaio) :
?Sarà consentito effettuare una volta al giorno visite nelle abitazioni (parenti o amici) all’interno della regione per massimo due persone non conviventi, senza contare gli under 14, le persone disabili e non autosufficienti.
❌Divieto di spostamento all’interno del proprio comune salvo lavoro, necessità o motivi di salute;
?É consentito raggiungere le seconde case all’interno della regione;
⭕Per Capodanno divieto di spostamento dalle 22 del 31 Dicembre alle 7 del 1° Gennaio.
✅Sono inoltre consentiti gli spostamenti:
?In comuni limitrofi per prodotti necessari alle proprie esigenze o per maggiore convenienza economica;
?Per andare a trovare figli presso l’altro genitore;
?Per coltivare il terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo;
?Per accudire gli animali allevati.
?È consentito lo svolgimento dell’attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali.
?Tutti gli spostamenti devono essere autocertificati indicando tutti gli elementi necessari per la relativa verifica.
Alleghiamo il testo integrale dell’ordinanza: 

IL CALVARIO DI UNA PICCOLA, GRANDE…..COCCIA!

30Il 12 marzo del 2020, anche se nel Centro Italia la pandemia non era ancora esplosa in tutta le sua virulenza e pericolosità, si preannunciava un giorno come tanti altri. Con la solita sveglia alle 5,30, un modesto caffè – latte non zuccherato per colazione, veloce controllo delle mail e dei Blog e poi via, di corsa in campagna a governare i cani e le altre bestiole domestiche. Invece fu l’inizio di un lungo calvario, di una vera sofferenza fisica che durò alcuni mesi. Infatti, proprio mentre lavavo i canili sul cellulare arrivò la telefonata del mio carissimo amico Lorenzo Gamba: il Maestro Incisore di Sulzano (BS), famosissimo in tutto il mondo. Perdonatemi, ma prima di continuare con la triste storia, mi sento in dovere di ricordare, semmai ce ne fosse il bisogno, chi è Lorenzo Gamba. Lorenzo è uno dei più grandi incisori di armi fini ed accessori vivente. Nel corso della sua lunghissima carriera ha inciso armi per tutti i marchi più prestigiosi come: Fabbri, Bosis, Perazzi, Beretta, Zanardini, Art Denis Fontana, Piotti, Zanotti, Rizzini, etc etc. La raffinatezza, la purezza e l’unicità dei suoi lavori sono la sua firma. Dopo averli ammirati per una sola volta ti rimangono indelebilmente impressi nella mente. Ne ho visti alcuni che avevano come soggetti ritratti galli cedroni, beccacce, cani da ferma, acquatici e persino donne nude, ma la massima espressione del talento di Lorenzo Gamba e quello che lo contraddistingue sono le meravigliose scene di caccia grossa africana che riproduce sull’acciaio con una maestria davvero insuperabile. Così, dopo i soliti convenevoli del caso, come informarsi sulla salute dei rispettivi famigliari, Lorenzo mi chiese se avessi potuto fargli un favore “ Quale braccio devo tagliarmi?” fu la mia risposta. Una battuta spiritosa ma non troppo, perché per Lorenzo farei davvero qualsiasi sacrificio. “Caro Marco, niente di così drammatico. Volevo soltanto chiederti se puoi procurarmi tre o quattro mascherine perché qua’ da noi, nella provincia di Brescia, non se ne trovano più già da diverso tempo.”. “Tranquillo Lory, che in giornata te ne mando una decina di quelle professionali con la valvolina! Dovrei averne una scatola completa in officina! Anzi, visto che ci sono, ti mando anche un po’ di salcicce essiccate di cinghiale e di daino sottovuoto!” Lorenzo, oltre a prodigarsi con una infinità di ringraziamenti, mi chiese di mandargli anche qualcosa di mio da incidere, visto che, stando segregato in casa, avrebbe avuto un po’ di tempo anche per l’amico Marco. “Che ne dici se ti invio la coccia del mio express SIACE calibro 470 Nitro? Te la senti di farci sopra qualcosa?”. “Vedremo. Come al solito dammi “Carta Bianca”, poi seguirò l’ispirazione del momento”. Ci salutammo come sanno fare soltanto gli amici veri, quelli che si amano e si rispettano da tantissimi anni, poi corsi subito a casa a fare il pacchetto.

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Riuscii ad andare all’Ufficio Postale prima dell’ora di pranzo e, visto il contenuto del pacco (indispensabile, prezioso e..deteriorabile!) chiesi all’impiegato di farmi una spedizione più veloce possibile. Praticamente un pacco Celere 1, che sarebbe dovuto arrivare a destinazione in uno o al massimo in due giorni. Pagai il dovuto, ringraziai l’addetto ed infine fotografai la ricevuta per mandarne traccia anche al mio caro amico di Sulzano. Fin qua’ tutto regolare. Invece chi se lo sarebbe mai immaginato che accadesse quello che poi accadde? Dopo una settimana che il pacco era partito Lorenzo non aveva ancora ricevuto niente. Mah! Ipotizzai che ci poteva stare, visto quello che stava accadendo in Italia e che la provincia era “Zona Rossa”, ma allora perché l’impiegato del mio ufficio postale non mi ha detto che avrebbero potuto esserci dei ritardi e/o dei disagi? Perché non mi aveva pre – allertato, magari consigliandomi di non effettuare la spedizione? Così mi feci coraggio e con i codici riportati sulla ricevuta decisi di tracciare la spedizione in rete e di contattare qualcuno tramite uno dei tanti numeri Verdi delle Poste Italiane. Niente, nada, nisba, del pacco non c’era nessuna traccia e non solo, dopo aver fatto centinaia di tentativi io e altrettanti fatti da Lorenzo di poter parlare con una “voce umana” alle dipendenze delle Poste, ci rassegnammo definitivamente che il pacco era ormai andato perso, smarrito. Non potete immaginare quanto questa situazione possa avermi stressato, disturbato, ho quasi rischiato di farmi venire un esaurimento nervoso. Col tempo che passava, il pacco introvabile e nessunissima possibilità di riuscire a contattare qualcuno. Un giorno o cronografato una telefonata con il robot automatico delle Poste.. Sono stato ben 56 minuti al telefono con all’orecchio: “L’utente rimanga in attesa, l’utente rimanga in attesa, l’utente rimanga in attesa…. Senza riuscire ad avere in linea nessuno! Dopo un mese di arrabbiature senza precedenti sono passato al piano B. Ho chiamato Ferdinando Gelmini della SIACE pregandolo di cominciare a pensare di farmi una nuova coccia, perché, anche se a malincuore, dovevo comunque correre ai ripari. La soluzione al problema la vedevo molto, ma molto difficoltosa, e con Lorenzo e Ferdinando fummo tutti concordi nell’aspettare ancora qualche giorno, anche perché per potermi fare una nuova coccia avrei dovuto comunque “Spedirgli” il calcio in ditta!!! E chi se la sarebbe sentita di correre di nuovo quel rischio? Ebbene si, lo ammetto, per più di un mese e mezzo sono stato irascibile, intrattabile. Mancò poco che non litigassi con famigliari ed amici perché ero perennemente di pessimo umore. Fu proprio uno dei miei migliori amici, che impietosito durante una mia crisi di nervi che decise di soccorrermi chiedendo aiuto ad una nutrita serie di professionisti che aveva in tutta la provincia di Brescia. Fu allora che scattò la “Brescia Connection” . Con molte brave persone che si attivarono per riuscire a capire cosa fosse realmente accaduto al mio pacco e magari anche per farlo arrivare a destinazione. Soltanto allora, dopo quasi due mesi dal giorno della partenza, il pacco fu finalmente rintracciato nella sede centrale della SDA di Brescia. Buttato (nel vero senso della parola) in un angolo remoto e impolverato di un magazzino. Perdonatemi ma non posso raccontarvi per filo e per segno, cosa accadde, ma “qualche santo in paradiso” che aveva preso a cuore il mio problema andò di persona a ritirare il pacco, facendo i dovuti reclami.

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E siete curiosi di sapere come si scusarono gli addetti? Sostenendo innocentemente, che oltre alle mille difficoltà avute in piena pandemia Covid 19, come i ranghi ridotti e i relativi problemi lavorativi, nella sede centrale di Brescia gli operai erano anche in…sciopero! VIVA L’ITALIA! In che splendido paese viviamo. La gente muore, si spera nella collaborazione collettiva e cosa fanno…? Agitazioni sindacali! Sono questi i casi che mi fanno tornare patriota, orgoglioso di essere ITALIANO! Comunque l’importante fu che Lorenzo riuscì finalmente a ricevere le sue belle mascherine, le salcicce (mi sono sempre dimenticato di chiedergli in che condizioni fossero arrivate!) e la mia benedettissima coccia. Non era certo il primo lavoro che mi faceva, ho decine di armi ed accessori incisi magistralmente da lui, tutte delle vere e proprie opere d’arte, quindi so come lavora e quali sono i suoi tempi. Così non gli misi fretta, poi avevo ripreso anche ad andare a caccia e quindi …. quale migliore valvola di sfogo? Tutto apposto direbbe qualcuno…invece non era mica finita là! Un bel mattino di fine luglio (12 marzo -15 luglio!!!!) Lorenzo mi chiamò dicendomi di aver spedito la coccia, come regalo per il mio compleanno che cade il 30. “Grazie carissimo, ottimo! Ma dopo quello che abbiamo passato ricordati di mandarmi subito una foto della ricevuta della Raccomandata che voglio tracciarla immediatamente. Quel che rispose Lorenzo mi fece raggelare! “Mica l’ho spedita tramite Raccomandata” (io l’avrei fatta Ultra Assicurata!) “L’addetto alla posta, per farmi andar via subito, mi ha consigliato di spedirla come Posta Semplice che sarebbe arrivata comunque e in tempi brevi… Siete curiosi di sapere cosa intendono le Poste Italiane per “tempi brevi?”.. Il calvario della mia piccola, grande coccia finì soltanto venti giorni dopo che il buon Lorenzo l’aveva spedita e come dice il vecchio proverbio: “Tutto è bene quel che finisce bene!” Ho dovuto aspettare quasi cinque mesi per riaverla, ma secondo me, ne è valsa davvero la pena!

Marco Benecchi

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LORENZO GAMBA
Maestro Incisore
Lavorazioni e incisione artistiche
eseguite esclusivamente a mano
Via Santa Giulia 11 25058 SULZANO (BS) tel/Fax 030 985811
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Calabria: rigettato il ricorso wwf-lipu

calabriaAnticipando di un mese la data prevista per la discussione, il TAR Calabria si è pronunciato sull’ennesimo ricorso anticaccia. Soddisfazione per la sentenza di Federcaccia, anche se è urgente risolvere il problema VINCA non solo per la ZPS Sila Grande
Roma, 17 dicembre 2020 – Nuova puntata della vicenda legata al calendario venatorio regionale calabrese, il TAR ha discusso ieri il ricorso avanzato da WWF e LIPU contro Regione Calabria e ISPRA per il preteso annullamento con atto di motivi aggiunti previa sospensione degli effetti della Delibera regionale di approvazione del Calendario Venatorio 2020-2021 e di tutte le modifiche e integrazioni successivamente avvenute, rendendo nota quest’oggi la relativa ordinanza.
Unica associazione a costituirsi concretamente e non solo per poter piantare la bandierina della propaganda, in opposizione al fianco della Regione ancora una volta è stata Federcaccia, rappresentata dall’avvocato Alberto Bruni di Firenze, che ha presentato una corposa Memoria tesa a controbattere puntualmente le argomentazioni avanzate dai ricorrenti, così come riconosciuto dallo stesso TAR che esplicitamente cita le nostre puntuali controdeduzioni.
In particolare, quanto argomentato dall’avvocato Bruni ha indotto il Collegio a ritenere, che il procedimento di VINCA per i calendari venatori, diversamente da quello per i piani faunistico venatori, si riduce a un primo livello di mero screening non foss’altro che per la ristrettezza dei termini che contraddistingue l’approvazione stagionale dei calendari faunistico venatori il cui contenuto, quale mera attuazione temporale dei piani faunistico venatori, è ben più semplice rispetto alla complessità di quest’ultimi.
È quindi con soddisfazione che abbiamo preso atto della decisione del Tar che ha rigettato le ragioni degli anticaccia, fatta salva l’eccezione sollevata per la ZPS IT9310301 Sila Grande, che non è stata oggetto di VINCA in quanto erroneamente ritenuta integralmente ricadente nell’area del Parco Nazionale della Sila. Il Tar ha quindi stabilito in via cautelare di sospendere la caccia in alcune aree di tale ZPS.
Ricordiamo che l’istanza cautelare proposta con l’atto di motivi aggiunti atteneva principalmente proprio alla pretesa illegittimità del procedimento di valutazione di incidenza ambientale espletato dalla Regione Calabria in ottemperanza all’ordinanza del TAR n. 522/2020.
Su questo atto peraltro, Federcaccia Calabria – insieme alle altre associazioni del Coordinamento regionale – aveva già avuto modo di esprimersi anche pubblicamente, contestando alla Regione il fatto che i Decreti VINCA sul calendario licenziati dal Dipartimento Territorio e Ambiente fossero inaccettabilmente penalizzanti per i cacciatori calabresi, introducendo una pericolosa serie di vincoli immotivati malgrado la fattiva collaborazione con l’Assessorato dei tecnici dell’Ufficio Studi e Ricerche nazionale di Federcaccia.
“Siamo ovviamente soddisfatti per la decisione del TAR e il ruolo giocato dalla Federazione per scongiurare un altro stop dell’attività per i cacciatori calabresi, già pesantemente penalizzati da questa annata – ha affermato il Presidente Regionale e Vicepresidente nazionale Giuseppe Giordano – Ringrazio in particolare l’avvocato Alberto Bruni per il suo fondamentale intervento, ma devo rivolgere anche parole di apprezzamento e di ringraziamento all’altrettanto fondamentale lavoro dell’Avvocatura regionale attraverso le memorie dell’avvocato Angela Marafioti.
I Giudici del Tar hanno giustamente rigettato l’argomentazione dei ricorrenti che avevano definito la VINCA rabberciata, fittizia e superficiale, mentre così non è. Rimane tuttavia il fatto che la questione VINCA deve essere risolta e in modo soddisfacente nella sua applicazione.
Federcaccia Calabria ha già richiesto un incontro con gli Uffici competenti per affrontare il tema del recupero del calendario della stagione corrente e la definizione delle linee di azione per il prossimo anno che, ripeto, non possono essere quelle dei Decreti VINCA attuali.
Adesso invitiamo la Regione a produrre la Delibera di Giunta per consentire la caccia al cinghiale fino al 31 gennaio che ha già avuto il positivo parere Ispra e la sollecitiamo a presentare richiesta all’Istituto per il recupero dei tempi di caccia al colombaccio e alle altre specie al 10 febbraio, così come proposto dal Coordinamento delle Associazioni venatorie calabresi nel documento del 16 novembre scorso”.
Analoga soddisfazione per il risultato conseguito è stata espressa dal Presidente nazionale Massimo Buconi.
Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia

Caccia e misure restrittive per il periodo natalizio

zona rossa nataleQuesta sera, attorno alle 20, il Presidente del Consiglio Conte ha illustrato le misure di contrasto della pandemia per i giorni delle Festività Natalizie. A partire dal 24 dicembre, fino al 6 gennaio compreso si susseguiranno giorni di zona rossa e di zona arancione in tutta la penisola. Saranno in vigore i provvedimenti relativi alla zona rossa nei giorni 24,25,26,27,31 dicembre e 1,2,3,5,6 gennaio. Per contro, saranno valide le regole delle zone arancioni nei giorni 28,29,30 dicembre e 4 gennaio. Quindi, niente caccia nei giorni in cui è dichiarata la zona rossa e caccia limitata ai comuni di residenza nelle zone arancioni, fatti salvo i provvedimenti specifici approvati dalle Regioni. Resta da capire se i provvedimenti che consentivano maggiori spostamenti per praticare l’attività venatoria in zona arancione approvati da Regioni come la Toscana, la Lombardia, il Piemonte, L’Emilia-Romagna e le Marche, rimarranno validi nei giorni di zona arancione totale previsti in queste festività natalizie. Vi informeremo non appena avremo notizie certe.

Alleghiamo alcune news informative per maggiore chiarezza: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/12/18/natale-fonti-zona-rossa-dal-24-al-6-festivi-e-prefestivi-_370e41da-f446-4f08-a411-7ca902b8b802.html

Apprendiamo, inoltre, da questo lancio dell’Agenzia Ansa che la Toscana, la Campania, la Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano tornano in zona gialla. Nella giornata di domenica, quindi, consentiti gli spostamenti anche fra regioni, poi, fino al 24, giorno in cui entra in vigore il DPCM Natale, con il suo carico di restrizioni, caccia consentita nel rispetto delle norme anticontagio su tutto il territorio di ciascuna Regione, salvo, ovviamente, diversi provvedimenti presi dalle Regioni o dalle altre autorità competenti per il territorio.


https://www.ansa.it/toscana/notizie/2020/12/18/covid-da-domenica-toscana-torna-gialla_ee2b9f37-8c51-4850-b72d-bf85ed127b5e.html

(ANSA) – FIRENZE – Da domenica anche la Toscana sarà formalmente in zona gialla. Domani scadono infatti le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza che tengono in zona arancione la Toscana insieme a Campania, Valle d’Aosta e provincia di Bolzano, che non saranno rinnovate.
Nella giornata di domenica sarà dunque possibile uscire o entrare nelle 3 regioni e nella provincia autonoma, come già avviene per il resto d’Italia. Da lunedì, invece, cambieranno nuovamente le regole: infatti, il decreto legge attualmente in vigore stabilisce il divieto di spostamento tra Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio. Lunedì 21, martedì 22 e mercoledì 23 dicembre sarà dunque possibile spostarsi solo tra comuni all’interno della stessa regione. Dal 24 dicembre varranno le regole indicate nel decreto che il Cdm approverà in serata: dunque, stando a quando emerso finora, zona rossa in tutta Italia nei festivi e prefestivi e zona arancione negli altri giorni.

Veneto: Arriva la sentenza del TAR sul Calendario Venatorio

tarIl Tar del Veneto ha reso nota la sentenza sul ricorso presentato da protezionisti ed estremisti animalisti sul Calendari Venatorio Regionale 2020. Cancellati il prelievo di moriglione e pavoncella e il prelievo in febbraio dei corvidi, questo il passo della sentenza relativo alla decisione dei giudici: Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Prima), definitivamente pronunciando sul ricorso in epigrafe, lo accoglie in parte e, per l’effetto, annulla la deliberazione della Giunta regionale n. 764 del 16 giugno 2020, nella parte in cui comprende tra le specie cacciabili il Moriglione e la Pavoncella, e nella parte in cui ammette in modo cumulativo la preapertura della caccia, concedendo anche il prelievo dal 1 al 10 del mese di febbraio, per le specie della Gazza, della Ghiandaia, della Cornacchia nera e della Cornacchia grigia.

Alleghiamo il pdf della sentenza:

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura