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Luca Gironi

Luca Gironi

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Congresso: ARCI Caccia Sicilia sette vite come i gatti….

SICILIA

Il Gruppo dirigente dell’ARCI Caccia della Sicilia ha programmato d’intesa e negli organi statutariamente competenti i congressi territoriali per l’elezione dei delegati al Congresso nazionale che si terrà a Chianciano nei giorni 10/11 settembre 2021.

In base agli indirizzi del Presidente regionale i congressi sono stati raggruppati così da facilitare la presenza dei soci in 5 Aree territorialmente omogenee.

ARCI CACCIA SEDE PROVINCIALE PALERMO giorno 24/07/21 ore 10.00 presso Via Vittorio Emanuele, 78 ALTOFONTE;

ARCI CACCIA SEDE PROVINCIALE TRAPANI giorno 25/07/21 ore 10.30 presso C/da S.M. Rifugio n. 236 – A Marsala;

ARCI CACCIA SEDE PROVINCIALE DI RAGUSA ED ENNA giorno 27/07/21 ore 11.00 presso Via Giudice Salvatore n. 35 SCOGLITTI;

ARCI CACCIA SEDE PROVINCIALE AGRIGENTO E CALTANISSETTA giorno 26/07/21 ore 10.00 presso Via Michelangelo 4 CALTANISSETTA;

ARCI CACCIA SEDE PROVINCIALE DI CATANIA E SIRACUSA giorno 28/07/21 ore 9.30 presso Piazza Agostino Pennisi 24 Acireale

L’ARCI Caccia della Sicilia ha sempre assolto ad una funzione di indirizzo per un governo equilibrato e scientificamente supportato dalla gestione faunistica nella regione.

Il Congresso sarà l’occasione per valorizzare lo straordinario impegno della Protezione Civile e della Vigilanza venatoria straordinario fiore all’occhiello per l’ARCI Caccia non solo nella Regione ma nel Paese. Il Congresso sarà un’importante occasione per valorizzare l’attività venatoria quale attività indispensabile, quale risorsa ambientale per l’Italia. Un pezzo di economia green al servizio della ripresa.

Congresso Provinciale ARCI Caccia di Siena. AVANTI TUTTA!

TOSCANA arci

In pieno svolgimento a Siena i congressi e le assemblee di circolo e di località per discutere delle problematiche che la caccia ha, sia nazionalmente, che regionalmente e negli ATC di Siena. Si discute a tutto campo di normative venatorie e strani referendum, del “cinghiale” e delle “avances” del mondo agricolo, del calendario e delle nuove norme regionali dello stato di salute degli ATC senesi.
Una discussione ricca di argomenti che il Gruppo dirigente provinciale, che va a verifica congressuale, propone di trasformare in fatti iniziative concrete che vedono protagonisti, i soci e i cacciatori, trovando contenuti e linguaggio comune e coerente dal circolo alla Direzione nazionale. Occorre rifuggire dall’opportunismo praticato da chi parla con lingua “biforcuta”:
parole diverse se si interloquisce o con i cacciatori o con i cinghialai o con gli agricoltori. La caccia in difficoltà ha bisogno di verità e onestà nella ricerca di contenuti unitari, se davvero si vogliono.
Nel rigoroso rispetto delle normative anti-covid è fissato l’appuntamento congressuale provinciale per Domenica 1° agosto a Casetta a partire dalle ore 09:00. Pausa per pranzare insieme e conclusioni nel pomeriggio con l’elezione del nuovo Gruppo dirigente senese e dei delegati al Congresso Nazionale e Regionale. Il Congresso è aperto a invitati dei circoli, rappresentanti delle istituzioni e delle categorie sociali, imprenditoriali agricole, interlocutori, indispensabili per Siena e per credibili politiche di gestione faunistica e venatoria.
Le nostre proposte saranno portate anche al Congresso Nazionale che si terrà a Chianciano nei giorni 10 e 11 settembre.

Arci Caccia: cinghiali, AAA cercasi Parlamento e Governo

cinghialeLe manifestazioni, i comunicati delle associazioni agricole, gli incidenti stradali, la sicurezza dei cittadini non possono più essere temi esorcizzati dal Parlamento o affrontati con folcloristiche chiacchiere sulle assunzioni di dipendenti pubblici a guardia dei cinghiali. Scaricare solo sugli agricoltori i danni e la responsabilità di risolvere il problema è semplicemente propaganda. Occorrono risorse e soluzioni condivise che vedono compartecipi anche i cacciatori come in tutta Europa, perché hanno competenze, mezzi e strumenti che consentono di intervenire con efficacia nel rispetto di indicazioni scientifiche. “Che Dio ci aiuti” non è una soluzione. Agire secondo scienza e conoscenza significa avere dati, censimenti e quindi il ruolo di supporto dell’Ispra. Mettere in campo, formalmente e legittimamente, tutte le energie e in primis quelle degli specialisti, i cacciatori, che, se impegnati, possono ancor di più e meglio rappresentare la soluzione di questo problema per il quale pagano in particolare gli agricoltori ma non solo: questo ricade sulle spalle di tutti i cittadini e del paese. Avere atteggiamenti fanatici e ideologici, pregiudiziali, significa continuare nell’orda delle chiacchiere inutili di cui, in questo momento, non ha bisogno nessuno. Occorre dare seguito, trasformando in legge la risoluzione approvata al Senato a larga maggioranza (che alleghiamo) e l’emendamento, a firma dell’Onorevole Avossa, presentato alla Camera (che alleghiamo). Si tratta di un dovere per chi vuole rappresentare, nelle sedi istituzionali, il popolo sovrano. Arci Caccia, in preparazione del proprio Congresso, consapevole della gravità della situazione, ha prodotto proprio documento (anch’esso allegato) che vuole aiutare l’indispensabile processo di coinvolgimento e concertazione necessario a chi guarda al benessere degli italiani, alla qualità della vita nelle aree rurali e vuole concorrere alla ripresa economica e culturale di cui abbiamo estremamente bisogno.

Toscana: Pubblicata la Delibera 691 contenente il Calendario Venatorio 2021/22

toscanaLa Regione Toscana, ha deliberato il Calendario Venatorio 2021/22. Il provvedimento, di cui riportiamo di seguito il deliberato, rispecchia nella gran parte quello dello scorso anno.

DELIBERA
1) di autorizzare la caccia, ad esclusione dei giorni di martedì e venerdì, alle seguenti specie per i periodi indicati:
1.1) dal 19 settembre al 30 dicembre 2021 la caccia è consentita alle specie: coniglio selvatico, merlo e fagiano. Nelle Aziende faunistico venatorie, nelle Aziende agrituristico-venatorie è autorizzato il prelievo del fagiano anche nel mese di gennaio 2022, in presenza di specifici piani di prelievo.
1.2) dal 19 settembre al 29 novembre 2021 la caccia è consentita alle specie: starna e pernice rossa.
Ulteriori limitazioni di prelievo sulle specie sono indicate nell’Allegato A al presente atto. Nelle Aziende faunistico venatorie è autorizzato il prelievo della starna e della pernice rossa anche nel mese di dicembre 2021 in presenza di specifici piani di prelievo. Nelle Aziende agrituristico venatorie è autorizzato il prelievo della starna e della pernice rossa anche nei mesi di dicembre 2021
e gennaio 2022 in presenza di specifici piani di prelievo;
1.3) dal 2 ottobre al 30 dicembre 2021 la caccia è consentita alla specie allodola;
1.4) dal 19 settembre al 8 dicembre 2021 la caccia è consentita alla specie lepre comune;
1.5) dal 19 settembre al 31 ottobre 2021 la caccia è consentita alle specie combattente, quaglia e tortora (Streptopelia turtur); per la specie quaglia nelle Aree addestramento cani autorizzate, il prelievo su capi immessi è consentito anche nel periodo successivo al 31 ottobre;
1.6) dal 2 ottobre 2021 al 31 gennaio 2022 la caccia è consentita alle seguenti specie: beccaccia, cesena e tordo sassello. La caccia alla beccaccia è consentita (ai sensi dell’ art. 3 comma 7 bis della L.R.20/2002) esclusivamente in forma vagante e con l’ausilio del cane da ferma o da cerca. Dal 1° gennaio 2021 la caccia alla beccaccia è consentita solo nelle aree vocate al cinghiale e, nelle restanti aree, solo all’interno delle aree boscate secondo la classificazione della legge regionale n. 39/2000;
1.7) dal 1 novembre 2021 al 31 gennaio 2022 la caccia è consentita alla specie moretta;
1.8) dal 19 settembre 2021 al 31 gennaio 2022 la caccia è consentita alle seguenti specie: tordo bottaccio, alzavola, beccaccino, canapiglia, codone, colombaccio, cornacchia grigia, fischione, folaga, frullino, gallinella d’acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, marzaiola, mestolone, porciglione, volpe e silvilago. Per il silvilago (minilepre) non vi sono limitazioni al carniere giornaliero per cacciatore, né è conseguentemente dovuta la trascrizione dei prelievi sul tesserino venatorio.
1.9) la caccia alla volpe nel mese di gennaio 2022 può essere esercitata da cacciatori riuniti in squadre, nella forma della braccata con cane da seguita. Gli appartenenti alla squadra di caccia alla volpe devono essere inseriti in un elenco giornaliero a disposizione degli organi di vigilanza. Tali elenchi, per le attività svolte nel territorio di competenza, sono trasmessi agli ATC secondo le
modalità da essi individuate. In tale periodo la caccia è comunque consentita da appostamento.
Nelle Aziende Faunistico Venatorie i cacciatori sono individuati dal titolare dell’istituto;
1.10) la caccia al silvilago (minilepre) nel mese di gennaio 2022 è consentita, da appostamento in tutto il territorio cacciabile della Regione o, con l’uso del cane da cerca o da ferma, nelle aree di cui al successivo punto 4.4) e nelle Aziende Faunistico Venatorie.
1.11) di autorizzare il prelievo alla volpe, alla cornacchia grigia e alla gazza all’interno delle zone di rispetto venatorio nei tempi e con le modalità previste dal calendario venatorio per il territorio a caccia programmata di ciascun Comprensorio. Le attività di prelievo in questi istituti sono organizzate e disciplinate dagli ATC in cui esse ricadono;
2) Di autorizzare la caccia al cinghiale secondo le seguenti specifiche:
2.1) il prelievo in braccata è consentito nelle aree vocate dal 2 ottobre 2021 al 31 gennaio 2022, nel rispetto dell’arco temporale di tre mesi consecutivi previsto dall’art.18 della legge 157/1992, secondo i periodi indicati per ciascun Comprensorio nell’Allegato B) al presente atto, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
2.2) Nelle aree vocate di cui all’art. 6 bis, comma 2 lett. i) della l.r. 3/1994 poste in territorio a caccia programmata la caccia al cinghiale in braccata può essere consentita nei giorni di mercoledì, sabato, domenica e nei giorni festivi, purché non ricadenti nelle giornate di silenzio venatorio;
ferme restando le tre giornate di caccia settimanali e le giornate di silenzio venatorio, per una migliore organizzazione del prelievo gli ATC possono variare i giorni destinati alla caccia in braccata al cinghiale.
2.3) il prelievo selettivo nelle aree non vocate sulla specie cinghiale, ai sensi di quanto previsto all’art. 6 bis, comma 2 lett. i) della l.r. 3/1994, è consentito nei tempi previsti dalla Delibera della Giunta Regionale n. 581 del 24/05/2021 e successive integrazioni.
Gli ATC possono riservare il prelievo selettivo sulla specie ai cacciatori di selezione iscritti alle squadre di caccia al cinghiale nelle aree non vocate sino a 400 metri dal confine delle aree vocate.
Durante il periodo della caccia in braccata è consentito porre le poste in area non vocata sino a metri 100 di distanza dal confine dell’area vocata;
2.4) nelle aree non vocate, la caccia in forma singola, alla cerca e con il metodo della girata è consentita, dal 2 ottobre al 30 dicembre 2021, a tutti i cacciatori iscritti all’ATC e ai cacciatori autorizzati negli istituti privati.
2.5) la caccia al cinghiale nelle Aziende Faunistico Venatorie ed Agrituristico-Venatorie poste in area non vocata è consentita in selezione, in forma singola, in girata. E’ consentita inoltre all’interno delle aree boscate, cespugliate o con densa copertura vegetale, la tecnica della braccata nei tempi disposti nell’Allegato B) per il Comprensorio, entro il quale esse ricadano per la maggioranza della superficie;
2.6) la caccia al cinghiale nelle Aziende Faunistico Venatorie ed Agrituristico-Venatorie poste in area vocata è consentita, in selezione, in forma singola, in girata e in braccata nei tempi disposti nell’Allegato B) per il Comprensorio, entro il quale esse ricadano per la maggioranza della superficie;
2.7) ai sensi di quanto previsto all’art. 73 1° comma del DPGR 48/R/2017, il prelievo selettivo sul cinghiale nelle aree vocate è riservato ai soli cacciatori abilitati iscritti alle squadre del distretto. La Giunta regionale approva specifici piani annuali;
3) di fissare i seguenti limiti di carniere stagionali e giornalieri precauzionali, per le specie:
– allodola, 20 capi per cacciatore, con un massimo di 5 capi al giorno;
– allodola, 100 capi per cacciatore, con un massimo di 20 capi al giorno, per tutti i cacciatori in possesso di almeno un richiamo vivo di allodola, regolarmente certificato come proveniente da allevamento o da impianti di cattura;
– codone, e quaglia 25 per specie e per cacciatore, con un massimo di 5 capi al giorno per specie;
– tortora 10 capi per cacciatore, con un massimo di 5 capi al giorno;
– moretta, 20 capi per cacciatore;
– beccaccia, 20 capi per cacciatore con un massimo di 3 al giorno;
– combattente e pernice rossa, 10 capi per specie e per cacciatore;
– starna, 5 capi per cacciatore;
4) di stabilire, ai sensi dell’art. 3 comma 2 della L.R. 20/2002, le seguenti limitazioni per la caccia vagante e l’uso del cane:
4.1) dal 9 dicembre 2021 al 31 gennaio 2022, l’utilizzo del cane da seguita è consentito per la caccia al cinghiale in braccata secondo le specifiche indicate al punto 2);
4.2) dal 9 dicembre 2021 al 31 gennaio 2022 l’utilizzo del cane da seguita è altresì consentito per la caccia alla volpe in braccata, con le squadre all’uopo comunicate all’ATC e dai cacciatori autorizzati dai titolari delle Aziende Faunistico Venatorie;
4.3) dal 1° al 31 gennaio 2022 l’utilizzo del cane da cerca e da ferma e la caccia vagante nel territorio a caccia programmata per la caccia alla beccaccia è consentito solo nelle aree vocate al cinghiale e, nelle restanti aree, solo all’interno delle aree boscate secondo la classificazione della legge regionale n. 39/2000; in tale periodo, la caccia vagante, anche con l’utilizzo del cane da ferma
o da cerca, è consentita nelle aziende faunistico venatorie e agrituristico venatorie. La eventuale manifestazione di “ondate di gelo”, ovvero il verificarsi di condizioni climatiche che risultano molto critiche per la specie, comporterà la sospensione della caccia sulla specie previa comunicazione della Regione Toscana di specifico avviso nel sito istituzionale e nei siti degli ATC regionali;
4.4) dal 1° al 31 gennaio 2022, l’utilizzo del cane da cerca o da ferma e la caccia vagante, è altresì consentito nei territori dei Comprensori di Lucca, Livorno, Massa e Pistoia e nelle aree specificatamente individuate, per ciascuno degli ulteriori Comprensori, nell’Allegato A) al presente atto, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
4.5) dal 1° al 31 gennaio 2022 è consentito altresì l’utilizzo del cane da riporto per la caccia da appostamento fisso o temporaneo;
4.6) dal 9 al 30 dicembre 2021 l’uso del cane da seguita è consentito per la caccia al cinghiale in forma singola nelle aree non vocate. Nello stesso periodo è consentito l’uso del “cane limiere” abilitato ENCI per la caccia al cinghiale in girata nelle aree non vocate;
4.7) dal 9 al 30 dicembre 2021 l’uso del cane da seguita è consentito per la caccia al silvilago (minilepre);
4.8) dal 9 dicembre 2021 al 31 gennaio 2022 è consentito l’utilizzo del cane da tana per la caccia alla volpe;
5) di stabilire che l’allenamento e l’addestramento dei cani è consentito dal giorno 15 agosto 2021 al giovedì precedente la terza domenica di settembre (ovvero giovedì 16/09/2021), nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica dal sorgere del sole alle ore 11,00 e dalle ore 14,00 alle ore 19,00 (ora legale) su tutto il territorio regionale;
6) di vietare l’utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all’interno di tutte le zone umide del territorio della Regione Toscana, quali laghi naturali e artificiali, stagni, paludi, acquitrini permanenti, lanche e lagune d’acqua dolce, salata e salmastra;
7) di disporre, ai sensi Delibera di Giunta Regionale n°454 del 16-06-2008 avente per oggetto “D.M. 17.10.2007 del Ministero Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare – Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a zone speciali di conservazione (ZSC) e zone di protezione speciale (ZPS)” le seguenti limitazioni valide per tutte le ZPS regionali:
• nel mese di gennaio l’esercizio dell’attività venatoria è consentito unicamente nei giorni di • giovedì e di domenica con l’eccezione della caccia agli ungulati;
• divieto di effettuazione della pre-apertura della attività venatoria;
• divieto di utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all’interno delle zone umide quali • laghi, stagni, paludi, acquitrini, lanche e lagune d’acqua dolce nonché nel raggio di 150 m • dalle rive più esterne;
• divieto di abbattimento di esemplari appartenenti alla specie Moretta ( Aythya fuligula ) e Combattente ( Philomachus pugnax) ;
• divieto di svolgimento dell’attività di addestramento cani da caccia prima del 1 settembre e • dopo la chiusura della stagione venatoria;
• divieto di esercitare il prelievo in deroga sugli uccelli ai sensi art. 9 par. 1) lett. c) della Direttiva 2009/147/CE;
• relativamente alle ZPS ricadenti in zona umida (Stagni Piana Fiorentina, Bientina, Padule di Fucecchio, Massaciuccoli, Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone, Valle dell’Inferno e Bandella, Stagni Piana Pratese, Lago di Chiusi e Lago di Montepulciano), divieto di abbattimento, in data antecedente al 1° Ottobre, di esemplari appartenenti alle specie Codone (Anas acuta), Marzaiola (Spatula querquedula), Mestolone (Spatula clypeata), Alzavola (Anas crecca), Canapiglia (Mareca strepera), Fischione (Mareca penelope),
Folaga (Fulica atra), Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), Porciglione (Rallus aquaticus), Beccaccino (Gallinago gallinago), Beccaccia (Scolopax rusticola), Frullino (Lymnocryptes minimus),
8) di disporre che il tesserino venatorio regionale cartaceo debba essere consegnato al Comune di residenza all’atto del ritiro del tesserino valido per la stagione successiva e comunque entro e non oltre il giorno 31 agosto di ciascun anno;
9) di disporre altresì che ai sensi della DGRT n. 803 del 24.07.2017, l’utilizzo del tesserino venatorio digitale di cui alla Applicazione denominata “TosCaccia” sostituisce a tutti gli effetti la compilazione del tesserino venatorio cartaceo; i cacciatori registrati sulla suddetta applicazione e che la utilizzano, sono esonerati dal ritiro e riconsegna del tesserino cartaceo;
10) di disporre che, ai sensi di quanto previsto dalla l.r. 3/1994 all’articlo 28 comma 9 bis, la fauna selvatica stanziale e migratoria abbattuta deve essere annotata sul tesserino venatorio subito dopo l’abbattimento accertato; di evidenziare che per la caccia nelle aziende agrituristico venatorie non sia obbligatoria l’annotazione dei giorni di caccia e dei capi abbattuti sul tesserino venatorio
regionale, fermo restando il necessario possesso di tale documento. L’annotazione della casella di caccia in forma vagante è fatta dal cacciatore esclusivamente a fini statistici;
11) di stabilire, ai sensi dell’articolo 11-quaterdecies, comma 5, della legge 2 dicembre 2005, n. 248, che la caccia di selezione è esercitabile nel rispetto della normativa vigente nei periodi individuati dagli specifici Piani di Prelievo adottati con Delibere della Giunta Regionale, per cinque giorni alla settimana, esclusi il martedì e il venerdì. Nell’arco settimanale le giornate di caccia di
selezione non si cumulano a quelle effettuate per altre tipologie di caccia al fine del rispetto dei limiti di cui all’art. 1 comma 2° della L.R. 20/2002. Tali giornate assieme alle altre informazioni circa l’attività di prelievo e i capi abbattuti debbono essere annotate utilizzando o l’Applicazione denominata “TosCaccia”, o i sistemi di registrazione telefonica/telematica/cartacea in uso presso gli
ATC e le Aziende Faunistiche, che sostituiscono a tutti gli effetti la compilazione del tesserino per la caccia di selezione di cui all’art. 6 bis della l.r. 20/2002; nel periodo compreso tra la terza domenica di settembre ed il 31 gennaio successivo, le giornate di caccia debbono comunque essere annotate nel tesserino venatorio di cui all’art. 6 della l.r. 20/2002 o nella App “TosCaccia”;
12) di stabilire che l’apertura anticipata della caccia nei giorni antecedenti alla terza domenica di settembre, verrà autorizzata e disciplinata con specifica Deliberazione successiva. Al fine di assicurare il rispetto dell’arco temporale di cui all’articolo 18 comma 2 della L. 157/1992 il calendario di caccia delle specie interessate dalla pre-apertura subirà una sospensione ovvero una
anticipazione della data di chiusura di pari durata dell’arco temporale di apertura anticipata;
13) di approvare le particolari disposizioni relative a ciascun Comprensorio regionale riportate negli allegati A) e B) al presente provvedimento;
14) di dare atto infine che ai sensi dell’art. 28 comma 11 della L.R. 3/94 gli elenchi o la cartografia delle aree ove la caccia è consentita in forma programmata, le aree riservate alla gestione venatoria privata e le zone dove l’esercizio venatorio non è consentito, sono consultabili nel sito web della Regione Toscana al link http://www.regione.toscana.it/-/geoscopio;
15) di dare atto che è fatto obbligo per tutti i cacciatori provenienti da altre regioni, di essere registrati e di possedere il relativo codice cacciatore nella piattaforma anagrafica regionale RTCaccia (SIFV);

Alleghiamo la Delibera 691 e e i relativi allegati:

AIW Ma esistono ancora i protezionisti della Natura?

aiw wilderness logo 475 1Chiunque utilizzi il servizio e-mail o WhatsApp o ogni altro metodo per inviare messaggi veloci (ormai, guai usare ancora lettere cartacee!) non potrà negare di essere quasi giornalmente subissato di appelli in difesa della natura, degli animali o dei parchi ed aree protette in generale. Una caterva di segnalazioni, spesso raccolte navigando in Internet (dove ormai si possono segnalare fatti provenienti dal mondo intero, ma sempre senza alcun costrutto ai fini della conservazione della natura!), per non dire poi delle richieste di firme per appelli d'ogni genere, ma che, ripeto, per la difesa della Natura non servono assolutamente a nulla o servono molto poco! Meri "passacarte" e mere soddisfazioni egocentriche di chi rilancia queste notizie o lancia questi appelli, senza alcun costrutto al fine di impedire i danni alla natura che segnala! Anche perché questi appelli e segnalazioni perlopiù finiscono per lasciare il tempo che trovano, al massimo sono inoltrati da uno all'altro, tutti convinti di aver fatto qualcosa di buono per la natura. Tutti sempre speranzosi che siano altri ad intervenire e, cosa ancora più riprovevole, che altri si "sporchino le mani" con le autorità facendosi dei nemici, spesso anche a livello locale quando le cose segnalate riguardano fatti loro vicini o vicini ai loro interessi! Un tempo chi veniva a conoscenza di questi misfatti o progetti di futuri misfatti, provvedeva a scrivere personalmente alle autorità o a chi di dovere o facendolo a nome delle associazioni di cui faceva parte per far conoscere la loro protesta, contrarietà e, magari, anche disponibilità a scendere in piazza. Oggi le autorità possono dormire sonni tranquilli: più nessuno scrive loro! Al massimo si stilano pomposi documenti che prevedono programmi generalizzati per la difesa della natura, o manifestazioni di piazza, ma nessuno che pensa più al bosco o all'albero dietro casa! Solo seghe mentali fatte rimbalzare da uno all'altro, tutti in attesa del fesso che scriva e, nero su bianco, firmi denunce ed esposti per cercare di impedire le cose o i fatti denunciati. Magari per sentirsene poi artefici loro, per interposte persone, ma nella certezza ipocrita di avere le mani pulite non essendosi esposti in prima persona! Che tristezza!

Oltretutto, mai che inviino almeno un traccia sul cosa scrivere, o indicare le autorità a cui scrivere, per cui anche chi vuole fare qualcosa deve trovare prima le informazioni sui misfatti (che quasi mai sono segnali nelle giuste modalità, con indicazione dei colpevoli o delle esatte località) e poi trovare anche gli indirizzi delle autorità a cui scrivere!

E che dire delle continue lamentele per le nomine nelle dirigenze e presidenze dei Parchi, come se fosse questo il vero problema delle aree protette, mentre è notorio che sia, o dovrebbe essere, se fossimo un Paese veramente libero e democratico, l'acquisto ed affitto dei terreni per una seria conservazione dell'ambiente e delle bellezze naturali. Invece no, si ignora e magari anche si nega il Concetto di Wilderness su cui si basano le migliori e più democratiche aree protette del mondo (le Aree Wilderness americane), e si esaltano i SIC e ZSC europee) che sono le aree protette più antidemocratiche del mondo. Questa è l'Italia e l'Europa dell'ambientalismo post 2000!

Eppure, se si leggono riviste specializzate (ne esistono in quantità incredibile, in ogni campo!), mai che vi si trovino articoli in difesa di luoghi o cose naturali; eppure sono milioni le persone che frequentano o utilizzano il mondo della natura per i loro egoistici e spesso ludici quando non interessati (alpinisti, camminatori, escursionisti, fotografi, osservatori di uccelli e fauna, cacciatori, pescatori, raccoglitori di funghi, asparagi e frutti del sottobosco), tutti pronti a godersi e a sfruttare la natura sotto ogni forma ma nessuno disposto a combattere per salvarla come un tempo facevano gli amanti della natura; al massimo, tutti coalizzati contro la caccia. E la caccia a sua volta, va riconosciuto, sempre inerte nella difesa del territorio e dell'ambiente, e i cacciatori inutili ed inerti ed invisibili "sentinelle"!

Però tutti vorrebbero salvare il Pianeta,... alla condizione che le battaglie le facciano gli altri!

Questo è l'ambientalismo moderno, dove la battaglia per il clima (che non crea nemici!) ha preso il posto delle battaglie per la natura "dietro casa", contro dighe, impianti eolici, strade e tagli forestali, o la cattiva gestione di aree protette!

Murialdo, 2 Luglio 2021

Franco Zunino
Segretario Generale AIW

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