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Luca Gironi

Luca Gironi

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LESSINIA: ASSESSORE PAN PRESENTA INTERVENTI PROGETTO WOLFALPS PER CONVIVENZA POSSIBILE TRA BESTIAME E LUPI

Una convivenza difficile ma possibile, quella tra lupi, bestiame e allevatori. Anche in una zona di pascoli e di malghe come l’altopiano veronese della Lessinia, popolata da circa 7000 capi di bestiame, tra bovini e ovini. Questo il messaggio lanciato dall’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan, dal commissario del parco regionale della Lessinia Stefano Sisto, dal biologo Renato Semenzato incaricato dalla Regione di gestire la presenza del branco predatore sulle montagne veronesi, nel corso del secondo confronto con allevatori e amministratori della Lessinia. L’incontro si è svolto ieri, nella sede dell’ente parco, a Bosco Chiesanuova, per discutere i primi risultati del progetto Life Wolfalps.

“I primi esiti sono positivi, la strategia dissuasoria mette in sicurezza i pascoli protetti”, ha affermato Pan, incrociando date e localizzazioni degli ultimi due anni di assalti e predazioni condotte dal branco che da quattro anni ha preso dimora nell’altopiano veronese. Quest’anno i lupi hanno attaccato 57 volte le greggi e gli armenti delle malghe della montagna veronese, uccidendo 64 capi, tra bovini e pecore. L’attività predatoria appare in aumento: lo scorso anno il branco aveva attaccato 43 volte, causando la morte di 45 capi e il ferimento di 3. “Ma, dallo scorso agosto, là dove sono stati collocati i recinti elettrificati non si sono più verificati attacchi al bestiame, compresi quegli allevamenti che in passato erano stati oggetti di assalti plurimi”, hanno fatto notare assessore e biologo replicando alle perplessità di allevatori vittime degli assalti del lupo e del sindaco di Erbezzo, Lucio Campedelli.
Obiettivo del progetto europeo Life Wolfalps – ha ricordato l’assessore – è preservare la presenza del lupo nell’arco alpino limitandone i danni e difendendo l’equilibrio dell’ecosistema, con opportune strategie di prevenzione e difesa. “Il progetto rappresenta una opportunità di intervento a breve e medio termine che la Regione offre gratuitamente agli allevatori per mettere in sicurezza la prosecuzione della loro attività – ha chiarito Pan – I primi risultati sono confortanti e ci incoraggiano a proseguire, disponibili a continuare il confronto e a ricercare nuove strategie di contenimento”.

La Lessinia è una delle 7 aree dell’arco alpino destinatarie del programma europeo Life Wolfalps. Pensato e approvato nel 2013 e messo in opera da quest’anno, il progetto per la Lessinia prevede la posa di dissuasori acustici e di recinzioni elettrificate, alimentate ad energia solare, per proteggere mandrie e greggi e scoraggiare gli attacchi predatori del branco. Da agosto ad oggi sono stati realizzati dieci recinti, per circa 30 chilometri lineari di filo elettrificato, con la posa di 3500 paletti in fibra di vetro e 105 pali di legno: con 450 ore di lavoro e 34 mila euro di spesa sono stati messi in protezione circa 25 ettari di pascolo. Altri 5 recinzioni sono in fase di realizzazione. Il budget complessivo del progetto, che proseguirà fino al 2018, è di 560 mila euro, di cui 430 mila finanziati dall’Unione europea e 130 mila di cofinanziamento regionale. “Un investimento sostenibile, di minimo impatto ambientale e visivo, e inferiore a quanto la Regione spende per indennizzare gli allevatori dei capi predati”, ha sottolineato l’assessore.
Nel 2016 la Regione Veneto ha già stanziato oltre 38 mila euro di indennizzi per ristorare gli allevatori delle perdite di bestiame subite a causa degli attacchi del lupo. “Con la delibera di prossima approvazione la Regione provvederà a saldare gli indennizzi per tutti i danni sinora subiti dagli allevatori – ha promesso Pan – e l’impegno è di rendere sempre più veloci le procedure di liquidazione. Ma la nostra strategia va oltre il mero rimborso: vogliamo prevenire e contenere gli attacchi del lupo e dirottarlo verso altre prede”.
Le prossime tappe del progetto Wolfalps in Lessinia sono il raddoppio del numero di recinzioni elettrificate e l’introduzione di cani da guardanìa, il controllo delle azioni di bracconaggio, oltre alla prosecuzione delle attività di formazione degli allevatori e di sensibilizzazione della popolazione, per superare paure e ataviche diffidenze. Oltre al coinvolgimento di stagisti dell’Università di Padova, tecnici e forestali puntano al sostegno di allevatori e volontari.
“La presenza del lupo, se ricondotto al suo habitat boschivo, può diventare una componente dell’ecosistema della Lessinia, funzionale all’equilibrio della fauna selvatica – ha concluso l’assessore Pan – Questo intervento fa della Lessinia un caso-pilota per una corretta gestione faunistica, dal quale si potranno ricavare esperienze per gestire anche altre emergenze, in altre aree della Regione, come la comparsa del lupo anche sull’altopiano di Asiago o il dilagare degli ungulati in collina e in pianura”.

(www.ladeadellacaccia.it)

LE AAVV DAL MINISTRO GALLETTI CON LE EUROPARLAMENTARI COMI E BRIANO

Oggi il ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti ha incontrato i rappresentanti delle associazioni venatorie. L’incontro è stato promosso da due europarlamentari: Renata Briano e Lara Comi. La prima del PD e la seconda di Forza Italia. Una ha parlato anche a nome dei colleghi Paolo De Castro e Damiano Zoffoli; l’altra a nome dei colleghi Salvatore Cicu e Remo Sernagiotto. Centrosinistra e centrodestra insieme per affrontare problematiche legate alla caccia, in particolare quelle riguardanti lo storno e i calendari venatori. Il Ministro si è impegnato a chiedere a Ispra di fornire i dati necessari per il prelievo in piccola quantità dello storno, tenuto conto che Ispra stessa ha già scientificamente constatato il buono stato di salute della specie e avendo presente i danni causati all’agricoltura e ai monumenti storici delle città. Per quanto riguarda i calendari venatori è stato richiesto di accelerare il processo di revisione e di aggiornamento dei Key Concepts. Dall’incontro inoltre è emersa la necessità di accrescere la sinergia a tutti i livelli istituzionali, mantenendo un dialogo con le associazioni venatorie, per superare quelle incongruenze che danneggiano i cacciatori e più in generale l’ambiente. All’incontro erano presenti Gian Luca Dall’Olio, presidente nazionale Federcaccia, Lamberto Cardia, presidente nazionale Enalcaccia, Paolo Sparvoli, presidente nazionale Libera Caccia, Sergio Sorrentino, presidente nazionale Arcicaccia, Gianni Corsetti, presidente nazionale Italcaccia, Galdino Cartoni, presidente nazionale EPS, Massimo Zanardelli, consigliere nazionale ANUU, Alessandro Fiumani, presidente CPA Lombardia, e Carlo Bravo, presidente ACL Lombardia.

(www.ladeadellacaccia.it)

Fidc Pistoia: Comunicazione rivolta a tutti i cacciatori che praticano la caccia agli ungulati

Siamo stati avvisati dai Centri di Lavorazione Carni che potranno essere ritirati in futuro ungulati selvatici abbattuti esclusivamente con palle monolitiche e atossiche. Tale provvedimento vale sia per gli ungulati abbattuti in azioni di caccia che per quelli provenienti da piani di controllo (art.37 ecc..).
Mentre rimaniamo ancora in attesa di ulteriori aggiornamenti sull’uso delle palle con piombo, si prega di divulgare al massimo la notizia di cui sopra.

Federcaccia Toscana – Sez. Prov. Pistoia

Arcicaccia: Firmata intesa tra Fondazione Una e Ministro Galletti

Ministero dell’Ambiente e Fondazione UNA Onlus firmano il protocollo d’intenti per obiettivi condivisi

Il documento, siglato oggi dal Ministro Galletti e dal Presidente UNA Nicola Perrotti, punta su salvaguardia e valorizzazione della biodiversità

Roma, 18 ottobre 2016

Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e il Presidente della Fondazione UNA Onlus (Uomo Natura Ambiente) Nicola Perrotti si sono incontrati questa mattina presso il Ministero per definire attraverso un protocollo d’intenti una serie di obiettivi condivisi volti a delineare una nuova sinergia che riunisca tutti i soggetti che a diverso titolo possano dare un contributo fattivo per la salvaguardia e la valorizzazione della natura e del suo ecosistema.
Il documento, sottoscritto alla presenza del Vice Presidente della Fondazione UNA Gian Luca Dall’Olio, del Consigliere Osvaldo Veneziano, del Segretario Generale Pietro Pietrafesa e del Presidente del Comitato Scientifico UNA Maurizio Zipponi, promuove presso il Ministero dell’Ambiente iniziative di consultazione allo scopo mettere in sinergia idee e progetti in cui i valori tradizionali delle comunità, il presidio del territorio e le nuove attività green diventino l’agire necessario per il benessere dell’uomo, in equilibrio con l’evoluzione della natura, per invertire la tendenza sulle principali minacce all’ambiente come il consumo del suolo e per generare nuovi filoni economici.
Tra gli obiettivi condivisi nel protocollo c’è il dialogo con il volontariato ‘no profit’, l’implementazione di una banca dati gestionale sulla fauna selvatica, la lotta al bracconaggio lo scambio di esperienze tra pubblico e privato sulla gestione del territorio agro-silvo-pastorale, la soluzione dei danni da fauna selvatica, il superamento delle conflittualità tra i portatori d’interesse nella gestione del territorio e della fauna, il benessere animale e il contrasto al randagismo, la valorizzazione della filiera gastronomica legale della selvaggina, iniziative per la candidatura all’European Natura 2000 Award.
“Nella gestione del nostro straordinario patrimonio naturale – afferma il ministro Gian Luca Galletti – c’è bisogno dell’approccio scientifico e allo stesso tempo di un forte coinvolgimento di tutte le realtà territoriali. Questo protocollo merita attenzione perché si fa portatore di una giusta visione del rapporto tra uomo e natura: perché cerca le necessarie soluzioni alla convivenza pacifica delle comunità
con le specie animali e perché guarda alla nostra biodiversità non in modo statico, ma come elemento di nuovo sviluppo sostenibile avendo come principale obiettivo quello della lotta all’illegalità nella gestione delle risorse naturali e al bracconaggio”.
“Ecologia, agricoltura e prelievo venatorio in sintonia possono e devono rappresentare opportunità per l’intera società e non conflitti – ha dichiarato il Presidente della Fondazione UNA Onlus Nicola Perrotti – l’istituzione di un Tavolo presso il Ministero dell’Ambiente è un passo importante che va proprio in questa direzione. La giornata di oggi è il coronamento di un lungo percorso in cui la Fondazione UNA si è consolidata come interlocutore riconosciuto in grado di attuare una sinergia tra posizioni e interessi diversi, partendo dalla propria visione per l’Italia al 2020. L’obiettivo – ha aggiunto Maurizio Zipponi, Presidente Comitato Scientifico UNA – è arrivare ad un progetto di filiera ambientale entro il medio periodo, che lavori per salvaguardare la biodiversità e valorizzare i territori dal punto di vista ecologico, occupazionale, alimentare, di produzione agricola e di “benessere” delle comunità”.
Nasce quindi oggi un luogo di consultazione e confronto ispirato alle migliori esperienze europee, in grado di apportare esperienze positive e costruttive sulle tematiche riguardanti la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità.
CHI SIAMO
La Fondazione UNA Onlus (Uomo, Natura, Ambiente) nasce dal confronto tra mondo ambientalista, agricolo, venatorio, scientifico e accademico, per far compiere un salto di qualità nella tutela e nella gestione della natura. Tale sinergia si è concretizzata in 5 progetti dedicati alla salvaguardia e alla valorizzazione della biodiversità.
Si tratta di un vero cambiamento culturale che mette in connessione idee e progetti in cui i valori tradizionali delle comunità, il presidio del territorio e le attività ecologiche diventino un nuovo modo di agire dell’uomo, finalmente in equilibrio con l’evoluzione della natura.

UFFICIO STAMPA
Fondazione UNA Onlus

ANUU: STOP E RIPRESA DEL TORDO

La seconda settimana di settembre è stata caratterizzata da nubifragi e trombe d’aria al centro-nord e la migrazione si è interrotta da mercoledì 12 a causa di un intenso vortice depressionario che ha abbracciato gran parte dell’Europa occidentale, mentre un campo anticiclonico ha protetto la Scandinavia favorendo condizioni di bel tempo prevalente. In questo modo l’alta pressione, presente fino alla Grecia – da dove ci è stato segnalato un forte passo di Tordi bottacci il 14, con un picco domenica 16 – e alla Turchia, ha creato “un’autostrada” che ha favorito la migrazione dei nostri amici alati. Finalmente, nella giornata di domenica 16, è tornato a splendere il sole con un discreto movimento dei nostri Tordi bottacci presenti (anche nella mattinata di lunedì 17) comunque positivamente in questa stagione, salvo durante il maltempo dei giorni scorsi. Vi è da aggiungere la comparsa di alcuni contingenti di Fringuelli, Pispole e Allodole in migrazione. A loro si aggiungono i Colombacci e i primi Tordi sasselli, nonché sporadiche Beccacce, già segnalate anche in bassa collina. Infine, sempre domenica, presso l’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN è stato inanellato il primo Frosone in migrazione post-nuziale, e speriamo che sia il preludio di un buon movimento della specie finora assente. E così dicasi del primo Lucherino di lunedì 17, mentre nel pomeriggio di domenica 16 è stato inanellato ancora un esemplare di Balia nera, mai catturata così in ritardo!

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