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EMERGENZA COVID-19: Assoarmieri offre gratuitamente i propri servizi a tutti gli armieri italiani per il mese di aprile.

anpamRoma, 3 aprile 2020 – In un momento così delicato per la nostra nazione, che sta attraversando da oltre un mese una grave emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus con gravi ripercussioni sull'economia e sul lavoro quotidiano degli italiani tutti, Assoarmieri testimonia con un gesto concreto la propria vicinanza al settore.
“Abbiamo deciso, in via straordinaria per il mese di Aprile, di fornire a tutti gli armieri italiani il nostro servizio di supporto per aiutarli a gestire e superare questa grave e inaspettata crisi”- ha dichiarato Antonio Bana, Presidente di Assoarmieri, all’indomani dell’invio delle prime comunicazioni a sostegno delle operazioni di gestione quotidiana degli esercizi commerciali, consentite dalle norme di contenimento della diffusione del virus su base nazionale.
L’associazione di categoria degli armieri ha vissuto recentemente un grande rinnovamento ed ha creato una forte sinergia con ANPAM, l’Associazione di produttori di armi e munizioni civili e sportive, trasferendo la sua segreteria operativa a Roma, per porre in essere un vero e proprio rafforzamento, anche per assicurare un futuro a tutte le attività del comparto armiero, dalla produzione alla distribuzione e al modo degli utilizzatori finali. Sono allo studio con la nuova segreteria diverse iniziative, tra cui varie convenzioni e una moderna piattaforma di comunicazione online che permetterà di accorciare le distanze rispetto agli associati con video tutorial e corsi di aggiornamento professionale.
“Come primo gesto di questo nuovo corso, abbiamo deciso di essere al fianco di tutti gli armieri, anche di coloro che oggi non sono ancora associati, fornendo comunicazioni tempestive sulla gestione dell’emergenza Covid-19 e rispondendo alle istanze e ai quesiti che perverranno alla segreteria, nella speranza di essere di aiuto in un momento di straordinaria difficoltà per l’Italia – ha proseguito Bana – Siamo a disposizione, con le nostre energie, con la rinnovata struttura della segreteria di Roma, per combattere uniti questa battaglia. Insieme ce la faremo!!”
Assoarmieri è consapevole del momento di forte preoccupazione che gli armieri stanno vivendo sia sulla gestione delle attività, sia sulla possibilità di prosecuzione in totale serenità della stessa, una volta terminata l’emergenza. Per questo, oggi più di ieri, è al loro fianco.

QN: Gli animalisti bloccano la ricerca. Il biologo: "Liberiamola subito"

Abbiamo trovato questa intervista apparsa sul Quotidiano Nazionale a Giuliano Grignaschi dell'Istituto Mario Negri che parla delle difficoltà create dalla legislazione "filoanimalista" italiana che lega mani e piedi alla ricerca medica ostacolando la sperimentazione animale, fondamentale nella lotta al Corona Virus.

Gli animalisti bloccano la ricerca. Il biologo: "Liberiamola subito"

Grignaschi: "La corsa a una cura per il Coronavirus è rallentata da troppi ostacoli"

Roma, 3 aprile 2020 - “In Italia, se fai ricerca, devi passare attraverso quattro comitati, aspettare mesi e per giunta pagare una tassa, anche solo per sfiorare un topo in laboratorio”. Le parole di Silvio Garattini, presidente del Mario Negri, nell'intervista pubblicata ieri su QN Quotidianonet, hanno sollevato la questione degli ostacoli alle sperimentazioni animali per sviluppare medicinali e vaccini in grado di debellare le malattie infettive emergenti come la SARS-Cov-2. Giuliano Grignaschi, biologo responsabile dell'Animal care all'Università Statale di Milano, è segretario generale di Research4Life, piattaforma che riunisce associazioni di pazienti, centri clinici e istituzioni come Farmindustria, San Raffaele, Airc, Telethon, IIT, Assobiotech, al fine di conciliare etica e salute.

Dottor Grignaschi, con l'emergenza Coronavirus vorremmo farmaci e vaccini subito pronti per l'impiego. Perché la medicina in Italia si inceppa davanti a un topo?

 

“Perché siamo il Paese che ha introdotto le maggiori difficoltà a promuovere la sperimentazione pre-clinica, tanto che Bruxelles ha messo in mora l'Italia per aver recepito dal 2014 in termini troppo restrittivi (e non poteva) una direttiva sull'impiego di animali a fini scientifici”.

Sacrosanto il rispetto delle cavie, ma migliaia di persone muoiono di polmonite, milioni di sopravvissuti all'epidemia rischiano di andare incontro a una fibrosi invalidante che potrebbe incidere sulla capacità respiratoria. Abbiamo urgenza assoluta di trattamenti ad hoc. Che cosa succede intanto nei laboratori?

“Succede che i nostri cervelli vanno all'estero, dove trovano condizioni migliori, e li restano. La nostra legislazione tutela la protezione degli animali da esperimento, ma senza garantire uguali condizioni operative tra enti che lavorano alle terapie di ultima generazione in ambito europeo. Insomma, una corsa a handicap”.

A cosa serve studiare il modello animale nella Covid-19?

“Dobbiamo capire che cosa provoca questo virus a livello di alterazioni in un organismo vivente, piuttosto che studiarlo in colture cellulari separate. Partendo da qui sarà possibile scoprire soluzioni efficaci che portano alla cura. Per i vaccini discorso analogo, dobbiamo verificarne la sicurezza, capire le reazioni in termini di risposta anticorpale prima di arrivare all'uomo e alla produzione su larga scala”.

La ricerca è paralizzata in Italia dai cavilli?

“Il professor Garattini ha fatto presente che il percorso per poter fare anche soltanto una iniezione a un topo, a un pesce, a un singolo animale, passa attraverso valutazioni interminabili. Sono temi sollevati anche nel libro dossier “Proibisco, ergo sum” dell'Associazione Luca Coscioni, sodalizio di cui faccio parte in qualità di consigliere generale. In qualunque momento, come si è visto per una ricerca che ha coinvolto le università di Parma e Torino, puoi essere fermato. Un percorso irto di ostacoli in Italia”.

Che cosa comportano paletti e obiezioni in chiave animalista?

“Vede, i precedenti governi, rendendosi conto che l'intrerpretazione restrittiva data dall'Italia avrebbe bloccato la ricerca, e non c'erano alternative, ha sempre concesso una moratoria di tre anni in tre anni, a partire dal 2014. Quest'anno il governo giallorosso, e il ministero della salute, l'hanno prorogata di un anno. I ricercatori presentano progetti di largo respiro. Gli altri paesi non devono sottostare a vincoli e rischi. E questo si ripercuote anche nella corsa al vaccino. Se metti un vincolo di un anno aggiungi una difficoltà in più”.

https://www.quotidiano.net/cronaca/coronavirus-ricerca-animalisti-1.5092285

Telemetria satellitare: pubblicato un altro lavoro scientifico con i dati delle alzavole

federcacciaRoma, 2 aprile 2020 - Simpler methods can outperform more sophisticated ones when assessing bird migration starting date: questo il titolo del nuovo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista di ornitologia scientifica “Journal of Ornitology”, che ha messo a confronto i risultati della telemetria satellitare sulle alzavole con quelli ottenuti in una ricerca con la stessa tecnologia compiuta sull’occhione. 

Lo scopo non era confrontare due specie così diverse, bensì analizzare quale sia il metodo migliore per stimare l’inizio della migrazione pre nuziale, non essendovi un solo modo per stabilire questo importante parametro biologico degli uccelli migratori.
Gli Autori dello studio, compiuto dall’Università di Pisa e dal CIRSEMAF in collaborazione con ACMA-FIDC, dagli Autori G. Cerritelli, L. Vanni, N. E. Baldaccini, A. Lenzoni, M. Sorrenti, V. Falchi, P. Luschi, D. Giunchi., hanno quindi analizzato le tracce della telemetria delle due specie e hanno confrontato quattro metodi statistici che determinano l’inizio della migrazione.
Il risultato della ricerca è che il metodo della distanza di volo, corretto con la direzione, appare essere il più idoneo, mentre metodi più sofisticati possono produrre differenze significative, che nel caso dell’alzavola avrebbero posticipato fino a un mese la data d’inizio migrazione.
Gli Autori hanno concluso che la scelta della soglia di distanza con la direzione sia il metodo meno soggetto a errori, anche per distinguere movimenti non migratori, dovuti a esigenze di alimentazione o per cause climatiche.
Questo lavoro conferma quindi che la prima decade di febbraio, identificata come inizio della migrazione pre-nuziale nelle proposte Federcaccia per i KC, è supportata dai dati raccolti e da questo studio.
Una scelta del resto in linea con le proposte avanzate dagli altri Stati UE del bacino del Mediterraneo.
Chi fosse interessato a ricevere copia del lavoro, disponibile in inglese, può richiederlo all’indirizzo mail studiericerche@fidc>

Ufficio stampa Federazione Italiana della Caccia

FIDC: UN VACCINO NEL MIRINO! CON LO SPALLANZANI PER BATTERE IL VIRUS

Da Federcaccia Nazionale una sottoscrizione per finanziare la ricerca con l’obbiettivo di un vaccino contro la pandemia. Continua l’impegno a fianco dello Spallanzani per battere il Covid-19

Roma, 30 marzo 2020 - Federazione Italiana della Caccia è di nuovo a fianco dell’Istituto per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma nella sua battaglia contro il Covid-19 con l’obbiettivo di un vaccino che batta il virus. Dopo una prima donazione di 80mila euro all’Istituto lo scorso 14 marzo, nata dalla volontà di appoggiare concretamente lo sforzo del Governo a tutela della salute pubblica e sviluppata di concerto con il ministero della Salute e il Direttore generale della ricerca, Federcaccia Nazionale vuole proseguire nell’opera di sostenere chi è impegnato ad approfondire le conoscenze su questo nuovo virus per combatterlo e, si spera, debellarlo in tempi brevi giungendo alla formulazione di un vaccino che arresti la pandemia.
L’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma infatti, oltre a essere uno dei centri che nel Paese sta combattendo la battaglia per salvare la vita alle persone colpite dal virus è polo nazionale di riferimento nei progetti di ricerca epidemiologica, preclinica e clinica.
La sottoscrizione di Federcaccia Nazionale non si vuole sostituire alle tante manifestazioni di solidarietà che le proprie sezioni presenti in tutta Italia stanno portando avanti con risultati encomiabili e che hanno portato ormai a oltre 800mila euro la cifra degli aiuti sia in materiale medico e sanitario che sotto forma di donazioni in denaro dei Federcacciatori. A loro, ai cacciatori e a tutti quelli che hanno contribuito a raggiungere questo risultato va il nostro più sincero e commosso ringraziamento.
Federazione Italiana della Caccia – Via Salaria 298/a 00199 Roma tel. 06/8440941 fax 06/844094217 - C.F. 97015310580
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.federcaccia.org - Federcaccia Nazionale
Ma a una prima risposta all’emergenza, che è stata rapida e incisiva, deve seguire una seconda fase in cui dopo aver arginato il dilagare del nemico lo si sconfigge.


Molti cacciatori e cittadini si rivolgono ogni giorno a Federcaccia Nazionale per chiedere come contribuire a questo sforzo collettivo del Paese. Da oggi possono farlo anche con un semplice bonifico da casa a questi estremi:
IBAN: IT 44 U 01005 03309 000000200567
Intestato a: Federazione Italiana della Caccia

Nella causale del bonifico dovranno essere indicati:

NOME, COGNOME (oppure associazione o società) – Emergenza Coronavirus
Siamo certi che la risposta sarà anche in questo caso pronta e all’altezza del difficile momento che stiamo vivendo. L’obbiettivo che Federcaccia Nazionale si è posta è quello di raggiungere con questo nuovo impegno il risultato complessivo di un milione di euro di donazioni!
Insieme possiamo farcela. Rendiamo la solidarietà virale.


Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia

 Emilia Romagna: sospesi i censimenti faunistici e la caccia di selezione, prorogata la consegna dei tesserini della stagione venatoria

Via alle misure di contenimento per le attività faunistico-venatorie contro l'epidemia da Covid-19. Previste detrazioni per le donazioni e una proroga di 52 giorni per i tesserini
cinghiali fauna selvaticaSospese in Emilia-Romagna la caccia di selezione - metodo di controllo della fauna selvatica per conservare e rendere equilibrati il numero dei capi in una data area - e le operazioni di censimento della fauna. Sono le principali misure di contenimento per far fronte all’emergenza Coronavirus, che la Regione ha diffuso con una circolare dell’assessorato all’Agricoltura, dove si chiariscono gli effetti dei decreti ministeriali sulle attività faunistico venatorie e le misure a cui attenersi.
Per la caccia di selezione, sospesa perché non rientra tra le attività che giustifichino spostamenti, così come i censimenti, la Regione provvederà comunque a definire le densità faunistiche in base ai dati storici.
Può continuare, invece, l’attività dei Centri recupero animali selvatici e quello delle carcasse per ragioni di salute pubblica così come i Piani di controllo della fauna selvatica, sotto la diretta responsabilità della Polizia provinciale.
Infine, a tutte le donazioni da parte degli Ambiti territoriali di caccia (Atc) sarà riconosciuta una detrazione del 30% dall’imposta lorda mentre la riconsegna dei tesserini venatori ai Comuni è prorogata di 52 giorni.

Le misure in dettaglio
Caccia di selezione e censimenti faunistici
L’attività di caccia di selezione non rientra tra le attività che giustifichino spostamento, pertanto è sospesa. Sospesi anche i censimenti faunistici per i quali la Regione provvederà comunque a definire le densità faunistiche tenendo conto dei dati storici e delle stime prudenziali elaborate sulla base dei censimenti sin qui effettuati.

Recupero delle carcasse
Si tratta a tutti gli effetti di un’attività lavorativa, regolata da un contratto di appalto di servizi, e non è quindi soggetta a limitazioni della mobilità. È necessaria l’autocertificazione, in caso di controlli.

Cras - Centri recupero animali selvatici
I Cras svolgono un servizio pubblico con effetti sulla salute di tutti. Il recupero della fauna selvatica ferita, animali spesso portatori di patologie, è considerata un’attività lavorativa consentita.

Piani di Controllo
L’attività dei piani di controllo dei coauditori è svolta sotto la diretta responsabilità della Polizia provinciale che è competente in materia di vigilanza e controllo faunistico-venatorio. L’attività di controllo della fauna selvatica, in quanto servizio pubblico non è sospesa, salvo diverso avviso della Provincia e della Città metropolitana. Su tutto il territorio regionale, il controllo è consentito esclusivamente in forma singola (“metodo all'aspetto”), tutte le altre attività di controllo faunistico che prevedono l'aggregazione di più persone sono temporaneamente sospese.

Donazioni
Alle donazioni da parte degli Atc Ambiti territoriali di caccia, a sostegno delle misure di contrasto dell’emergenza del Coronavirus, è riconosciuta “una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30%, per un importo non superiore a 30.000 euro (art. 66, comma 1, del decreto legge n. 18/2020 )”.

Tesserini stagione venatoria 2019-2020
Per i tesserini, la norma dispone ex lege la proroga di 52 giorni, per cui il termine di legge del 31 marzo per la riconsegna ai Comuni dei tesserini venatori è conseguentemente prorogato.

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura