Piccole quantità per il prelievo dei migratori in deroga: come stanno le cose?
- Scritto da Redazione
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In questi giorni si sono rincorse voci incontrollate su un tema caldo e di grande interesse: il prelievo in deroga dei piccoli migratori, nello specifico storno e fringuello. Come si è arrivati a queste "piccole quantità" ovvero il contingente prelevabile in tutta Italia? E soprattutto, adesso che ci sono, in automatico arriveranno le deroghe in ogni Regione? I pareri sembrano contrastanti.
Su FB un autorevole esponente della maggioranza di Governo della Lombardia, il Consigliere Carlo Bravo, in questo comunicato parla in termini entusiastici per quanto riguarda le future deroghe per la Lombardia:
A distanza di poche ore, l'Onorevole Bruzzone, nel video che torvate qui sotto, fa chiarezza sulla situazione, smentendo i parte le affermazioni del collega:
Anche le Associazioni Venatorie si sono espresse, con toni, entusiastici in alcuni casi e più pacati in altri. Riportiamo di seguito il comunicato diffuso sull'argomento da Arci Caccia che ci sembra decisamente equilibrato.
ARCI CACCIA LOMBARDIA PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE “PICCOLE QUANTITA’ PER LA CACCIA IN DEROGA
In questi ultimi giorni sono stati pubblicati articoli entusiastici sulla comunicazione di Ispra che, dopo anni di attesa e diatribe giuridiche, ha finalmente riconosciuto il principio delle "piccole quantità" per il prelievo in deroga di fringuelli e storni.
A prescindere che, più o meno tutti quelli che hanno scritto in merito, associazioni e partiti, si sono attribuiti il merito del risultato (a torto o a ragione) è mancata la precisazione sulla applicazione di questo principio.
Proprio su questo punto è necessario fare la giusta chiarezza per evitare incomprensioni e facili entusiasmi.
L’iter che consentirà la caccia in deroga è piuttosto complesso poiché non basterà che la conferenza Stato Regioni ripartisca le quantità sulla base delle richieste, ma dovrà adeguatamente motivare la richiesta di caccia in deroga secondo quanto previsto dalla Direttiva Europea. Non sarà impresa facile e potrebbe, come accaduto in passato, essere oggetto di ricorsi.
Attendiamo con fiducia il prossimo iter, ma nel frattempo, pur accogliendo con favore questa notizia, aspettiamo a brindare.