Lupi, attacchi nelle stalle e danni agli allevamenti dell'Emilia Romagna: sistemi anti-predazione finanziati fino al 100% e bando da 2,5 milioni
- Scritto da Luca Gironi
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Misure Regione. Mammi: "Unico in Italia, il nostro programma di prevenzione anche in Europa. Ma serve un piano nazionale"
Lupi che attaccano allevamenti e stalle o avvistati in prossimità dei centri abitati in appennino e in pianura. Una situazione preoccupante, con segnalazioni di cittadini e agricoltori aumentate in modo considerevole negli ultimi tempi.
E proprio sugli attacchi al patrimonio zootecnico, la Regione ha avviato un programma di lavoro unico in Italia, portato anche a Bruxelles come esempio di ‘buona pratica’, che mette a disposizione degli agricoltori un tecnico specializzato e adeguati strumenti economici - bandi pubblici con fondi di bilancio e bandi con fondi del Programma di sviluppo rurale- che finanziano il 100% degli interventi realizzati per sostenere l’acquisto di dotazioni anti-predazione e il supporto, appunto, di un tecnico esperto per la valutazione delle soluzioni più adatte alla propria realtà aziendale. E a breve viale Aldo Moro metterà 2,5 milioni di euro su un nuovo bando per la prevenzione dei danni da fauna selvatica.
A supporto delle aziende agricole inoltre è attivo il numero 051 6375090, da contattare anche per segnalare la presenza di lupi o di situazioni che meritano attenzione, e l’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Misure però che, senza la cornice di un piano nazionale, non bastano.
La Regione ha avviato da tempo un tavolo di confronto con l’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra) per individuare azioni da mettere in atto nel breve periodo in ottica di mitigazione dei conflitti sul territorio regionale.
Sono diversi gli aspetti legati a questo problema, spiega Mammi nella sua lettera, prima di tutto gli attacchi al patrimonio zootecnico e le loro conseguenze; poi l’analisi della popolazione dei lupi – dalle cause di mortalità alla gestione degli esemplari feriti - e la questione dei cosiddetti lupi ‘confidenti’, che si avvicinano sempre più ai centri abitati e mettono in pericolo animali e persone. Per questo sono indispensabili protocolli operativi per intervenire sulle situazioni effettive e anche sul livello percepito di problematicità. E a questo va necessariamente affiancata una attività di formazione adeguata del personale per garantire gli interventi e l’operatività sul territorio.