Arci Caccia Toscana risponde alla lettera inviata alla Regione dal CPA
- Scritto da Luca Gironi
- Dimensione font Riduci dimensione font Aumenta dimensione font
“Da Chianciano arriva la notizia del risveglio del CPA dormiente per polemizzare sulla rappresentanza negli ATC Toscani.Alcune brevi considerazioni. Non siamo esperti delle varie sigle in circolazione in Toscana, la verità è che l’articolazione di sigle serve a dire che è la FIdC con diversi nomi.L’ARCI Caccia con questi metodi non c’entra nulla. I nostri rappresentanti negli ATC sono sulla base di iscritti certificati al 31 dicembre 2016.Non siamo parte di alcuna maggioranza, tanto è che abbiamo espresso voto contrario o astensione in gran parte degli ATC nell’elezione dei Presidenti, per chiedere un cambiamento rispetto alla gestione precedente di cui erano parte quegli ex dirigenti, oggi in FIdC.Per i futuri numeri di soci possiamo tranquillizzare che gli iscritti li hanno persi l’ARCI Caccia degli “ex” e la FIdC, negli anni passati.Il tesseramento 2017 è in corso e non abbiamo, per quello che registriamo, da temere nulla per “soglie” e riconoscimento di legge, anzi.Non vorremmo che ad alimentare i dubbi del CPA sia un certo rancore perché stavano trattando, un tempo, di farsi accogliere nella FIC (l’accattivante nome che assumeva FIdC per annetterli) e invece hanno scelto l’ARCT a loro. Riprovino e portino copia della scheda elettorale, pare che sia indispensabile.Noi riteniamo che il problema sia altro: far funzionare gli ATC nell’interesse dei cacciatori e degli agricoltori che, ci auguriamo, operino nell’interesse della categoria che rappresentiamo, per evitare le tensioni prodotte dalle precedenti gestioni degli ATC.Ci vorrà un percorso di trasparenza che porti ad eliminare, negli ATC, rappresentanze di finti ambientalisti che hanno gli stessi iscritti delle Associazioni Venatorie e che si superino attività in “conflitto di interesse”, laddove Associazioni Venatorie e proprietari di Società di servizio – tramite gli ATC – possano dare lavoro a se stessi.Più che scrivere al Presidente della Regione, ci auguriamo che il futuro sia migliore e non sia necessario scrivere a Babbo Natale.L’ARCI Caccia svolgerà, senza inciuci, un’azione di controllo, di critica costruttiva, di conoscenza, di chiarezza delle responsabilità nella direzione degli ATC. Oggi, grazie anche all’ARCI Caccia, i cacciatori potranno partecipare alle riunioni degli ATC che sono pubbliche, potranno ascoltare “in diretta” e farsi un’idea se la strada che si percorre è quella giusta”.
Alleghiamo la lettera inviata dal CPA alla Regione Toscana: