ABRUZZO: Caccia, le polemiche sono iatture per l’ambiente e l’attività venatoria
- Scritto da Luca Gironi
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Una maledizione interminabile ha colpito la nostra Regione per la gestione e il controllo della fauna selvatica.
Caccia è ormai sinonimo di Tribunali e questo la dice lunga sulle difficoltà che hanno “intrappolato” le Istituzioni.
La Regione, gli ATC non riescono a riprendere autonomia di azione per le pressioni che derivano da politica e partiti che si occupano di gestione faunistica, con attenzioni personali quando non personalistiche, è così l’approccio di alcune Associazioni che guardano più al proprio residuale potere ed a interessi di bottega che al bene comune e alla gestione delle problematiche e alle ricadute che il mancato governo della fauna selvatica produce in termini di danno all’economia degli imprenditori agricoli.
L’Abruzzo è nei guai per questi problemi.
E’ il tempo “se vi pare” di ripartire dalla concertazione, dal coinvolgimento delle categorie interessate attorno ad un tavolo e in nome della ricerca di una soluzione condivisa e nell’interesse della Comunità.
Altrimenti veti, magistrati, saranno il vivere quotidiano di chi vuole male alla vita delle nostre campagne, non il nostro. Alle istituzioni ricordiamo gli impegni assunti, agli ATC di occuparsi di più e meglio di gestione.