Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

Brevissime note sulla disciplina della custodia delle armi

Secondo l’art. 20 della Legge 18 aprile 1975 n. 110 (norme integrative della disciplina vigente per il controllo delle armi, delle munizioni e degli esplosivi) la custodia delle armi “deve essere assicurata con ogni diligenza nell'interesse della sicurezza pubblica”.

La mancata diligenza nella loro custodia può costare (salvo che il fatto non costituisca un più grave reato) l'arresto da uno a tre mesi o l'ammenda fino a Euro 516,00.

In ogni caso, dello smarrimento o del furto di armi o di parti di esse o di esplosivi di qualunque natura deve essere fatta immediata denunzia all'ufficio locale di pubblica sicurezza o, se questo manchi, al più vicino comando dei carabinieri.

Anche in questo caso, in difetto di tempestiva denuncia del furto o dello smarrimento, si può incorrere nell’ammenda fino ad Euro 516,00.

Correlativamente, secondo la legge, il ritrovamento di un'arma o parti di essa comporta l’obbligo di provvedere immediatamente al deposito presso l'ufficio locale di pubblica sicurezza o stazione dei carabinieri che ne rilasciano apposita ricevuta. Appare comunque consigliabile al ritrovatore (onde evitare noie dovute agli zelanti che potrebbero contestargli l’illegittimo trasporto d’arma ovvero la mutazione dello stato dei luoghi qualora l’arma sia presumibile riconducibile a diverso reato…ecc.), di darne notizia e fare intervenire sul posto del ritrovamento al forza pubblica, attenendosi scrupolosamente alle loro istruzioni, così come previsto nel caso di ritrovamento di esplosivi. Anche in caso di mancata denuncia del ritrovamento è prevista la sanzione penale dell'arresto fino a sei mesi e con l'ammenda fino ad Euro 206,00.

Secondo l’art. 20-bis della legge citata, la consegna di un’arma a minori o a persone anche parzialmente incapaci, ovvero a tossicodipendenti o a persone impedite nel maneggio è punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, con l'arresto fino a due anni.

Inoltre, per la custodia delle armi e munizioni devono essere adottate tutte le cautele necessarie per evitare che taluno di questi soggetti possa impossessarsene agevolmente. L’incauta/omessa custodia, che agevoli uno di questi soggetti all’impossessamento di un arma, può comportare l'arresto fino ad un anno o l'ammenda fino a Euro 1.032,00. Le pene sono diminuite quando i fatti vengono commessi nei luoghi predisposti per il tiro o in cui può svolgersi l'attività venatoria. Tuttavia, quando i fatti riguardano armi e munizioni da guerra o tipo guerra, oppure armi clandestine, la pena è della reclusione da uno a tre anni.

 

Avvocato Yuri Tartari

Milano – Bergamo

Torna su

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura