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La Commissione Europea risponde alla lettera di Arci Caccia sulla gestione delle specie migratrici

Arci Caccia, quest’estate, aveva inviato una lettera alla Commissione Europea che trovate a questo link: https://www.arcicaccianazionale.it/ma-in-europa-la-legge-e-uguale-per-tutti-restiamo-i-attesa-di-risposta/ oggi è arrivata la risposta del Commissario Europeo all’Ambiente.

Gentile avvocato De Bartolomeo,


Rispondo, a nome del Commissario Sinkevičius, alla Sua lettera del 24 agosto scorso a proposito della conservazione e gestione delle specie di avifauna migratrici in declino.
L’articolo 3 della direttiva uccelli richiede che gli Stati membri adottino le misure necessarie per preservare, mantenere o ristabilire una varietà e una superficie sufficienti di habitat, per tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico.
L’articolo 7 richiede agli Stati membri di garantire che l’attività venatoria sull’avifauna rispetti inter alia il principio di una saggia utilizzazione. Conformemente alla “Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva uccelli”2, la caccia ad una specie in declino non può per definizione essere sostenibile, a meno che non faccia parte di un piano di gestione adeguato ed effettivamente implementato che preveda anche la conservazione degli habitat e altre misure in grado di invertire la tendenza al declino.
La Commissione sta lavorando con gli Stati membri e le parti interessate per affrontare i problemi di conservazione delle specie di avifauna ed assicurare la piena attuazione delle summenzionate disposizioni, compreso il rispetto dei criteri di sostenibilità dell’attività venatoria stabiliti dalla direttiva uccelli.
La responsabilità nell’attuazione della legislazione dell’Unione Europea spetta in primo luogo alle autorità nazionali, che devono assicurare l’adozione e l’attuazione di misure nazionali e regionali compatibili con la legislazione UE e devono prendere le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi della legislazione. In particolare, spetta alle autorità degli Stati membri adottare decisioni per assicurare che, nei loro territori, la caccia sia pienamente compatibile con i requisiti della direttiva uccelli.
Se necessario, la Commissione può decidere di adottare misure per assicurare il rispetto della legislazione ambientale UE, compresa l’apertura di procedure di infrazione nei confronti degli Stati membri, come è stato fatto in relazione alla tortora selvatica (Streptopelia turtur) in Francia e in Spagna.
Voglia gradire l’espressione dei miei distinti saluti.

Nicola Notaro

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