A Pietro Fiocchi sfugge la guida dell'Intergruppo
- Scritto da Redazione Cacciando
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COMUNICATO STAMPA
NOMINE IN SENO ALL’INTERGRUPPO BIODIVERSITÀ CACCIA E RURALITÀ NEL SEGNO DELL’ANTIDEMOCRATICITÀ E DELLA DEBOLEZZA RAPPRESENTATIVA
"Seguendo il percorso che ha visto la nomina della presidenza del ricostituito Intergruppo Biodiversità Caccia e Ruralità in tutte le sue fasi emergono degli elementi che vanno posti all'attenzione delle categorie che dovrebbero essere rappresentate in sede europea.
Innanzitutto l’antidemocraticità con cui si è proceduto senza una votazione ma per cooptazione e non attraverso un’elezione vera e propria. Si son volute seguire logiche retaggio del passato senza dare un segno concreto e forte di cambiamento, ma volte a mantenere lo status quo con i risultati che han visto un costante arretramento della pratica venatoria che è sotto gli occhi di tutti.
Ne esce una presidenza “politicamente corretta “ ma debole, frutto di un processo che ha visto la FACE in prima fila nel portala a compimento con un inspiegabile condotta, giunta persino a definire una candidatura come quella di Pietro Fiocchi come palesemente pro caccia quasi fosse questa una controindicazione, di fatto impedendomi di candidarmi.”
Pietro Fiocchi ha dichiarato di voler andare in Europa a tutelare la biodiversità e la caccia, ma anche la pesca e il tiro, ricevendone i consensi necessari ed in coerenza si era reso disponibile ad entrare nel board dell’Intergruppo, essendosi peraltro prodigato nel far aderire numerosi europarlamentari (45) appartenenti a diversi gruppi politici.
Pietro Fiocchi dichiara: ” dopo questa elezione, inizia una nuova fase mi sento libero di agire con nuovi concreti strumenti a favore della caccia”.