Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

Arci Caccia Toscana: Grazie alla Regione per aver accolto il nostro appello

Arci Caccia Toscana: Grazie alla Regione per aver accolto il nostro appello

Non possiamo che ringraziare l’Assessore Remaschi e lo staff degli uffici tenici per essersi attivati in tempi veramente rapidi. Avevamo chiesto un intervento tempestivo per cercare di ovviare ai problemi causati dal pronunciamento del Consiglio di Stato e siamo stati accontentati. Adesso, attendiamo che la situazione si sblocchi, fiduciosi che le ragioni dei cacciatori avranno modo di trovare soddisfazione.

Alleghiamo il comunicato della Regione:

Caccia, chiesto nuovo parere ad Ispra dopo il blocco del Consiglio di Stato

FIRENZE – Un’ordinanza del Consiglio di Stato del 17 dicembre scorso ha disposto la chiusura anticipata della caccia di alcune specie di uccelli, decurtando il calendario venatorio della Toscana di circa 15 giornate rispetto a quanto previsto dalla Giunta regionale.
Sulla vicenda interviene oggi l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi: “Nella lettura delle motivazioni che hanno portato il collegio giudicante ad emettere questo provvedimento, peraltro in netto contrasto con quanto affermato poche settimane fa dal Tar della Toscana, la Regione ha chiesto d’urgenza un parere aggiuntivo all’Ispra rispetto alla possibilità di ripristinare le giornate di caccia tolte dal provvedimento giudiziario”.

La Regione ritiene infatti che due singole giornate di preapertura non possano comportare la decurtazione dell’intero periodo intercorso tra le due giornate e l’avvio ordinario della stagione venatoria. Questo in quanto soggette a specifica deroga in base alla legge 157/92.

Per quanto riguarda in particolare le popolazioni di Colombaccio e di Corvidi, specie che risultano in condizioni stabili o in crescita in tutto il territorio regionale, il prelievo venatorio nel mese di gennaio rappresenta un’importante attività di limitazione delle popolazioni. In mancanza dell’attività venatoria ordinaria, causata dalla decurtazione dei 15 giorni di caccia imposta dal Consiglio di Stato, si renderebbe necessario un successivo intervento di controllo al fine della protezione della biodiversità e per la limitazione dei danni all’agricoltura su gran parte del territorio toscano.

Le specie per le quali il Consiglio di Stato ha imposto la modifica del calendario venatorio:

Merlo: chiusura della caccia dal 18 dicembre 2018
Cornacchia grigia, Ghiandaia, Gazza: chiusura della caccia dal 17 gennaio 2019 (16 gennaio ultimo giorno di caccia)
Alzavola, Marzaiola e Germano Reale: chiusura della caccia dal 17 gennaio 2019 (16 gennaio ultimo giorno di caccia)
Colombaccio: chiusura della caccia dal 17 gennaio 2019 (16 gennaio ultimo giorno di caccia)
Beccaccia: chiusura della caccia dall’11 gennaio 2019 (10 gennaio ultimo giorno di caccia)

Torna su

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura