ANLC: Sicilia, una regione davvero “Speciale”
- Scritto da Cacciando
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Speciale in senso totalmente e assolutamente negativo. Una regione dove, per impreparazione o per malafede, si appronta un calendario venatorio destinato inesorabilmente a cadere sotto i colpi “gratuiti” dell’ennesimo ricorso al TAR.
Altre regioni, come le Marche, dove la gestione della caccia è fatta da funzionari preparati e lungimiranti, hanno dimostrato che se si vuole veramente è possibile prevenire le azioni scellerate e totalmente ingiustificate di chi ha l’unico scopo di limitare la caccia in maniera così pesante da distruggere alla radice la passione di tanti cittadini onesti e irreprensibili.
È davvero avvilente che dopo la tragedia che si è consumata in Piemonte, ora anche una Regione a Statuto Speciale si avvii su quello stesso percorso che porterà alla disperazione migliaia di cacciatori bollandoli come se fossero dei terroristi criminali e assassini. E tutto questo, con l’aggravante di chi cambia le regole a giochi ormai iniziati e dopo aver incassato le tasse che la maggior parte di questi cittadini così vessati hanno regolarmente versato. La Libera Caccia è pronta – come sempre, e come ha fatto in Piemonte – ad adire tutte le vie politiche e legali a fianco degli amici cacciatori siciliani per non lasciarli soli a combattere contro l’ideologia animalista che sembra aver conquistato, anche in questa regione, spazi di grande potere. Posizioni chiave dalle quali, con la connivenza di un Istituto che ha messo la sua indipendenza scientifica in fondo a un cassetto, lanciare assalti spietati contro la caccia e i cacciatori. E purtroppo, anche in questa tristissima circostanza, si dimostra ancora una volta che la Libera Caccia aveva ragione nel giudicare scellerato e suicida l’accordo sottoscritto da Federcaccia, Arcicaccia e Anuu Migratoristi con Legambiente che era stata spacciata come un alleato prezioso e che invece è il più feroce dei nostri nemici ed è sempre la prima a firmare i ricorsi al Tar.
Roma, 21 settembre 2018
Il Presidente
Paolo Sparvoli