A PADULA (SA) UN CONVEGNO SULL´ USO DI UNITA´ CINOFILE SPECIALIZZATE PER IL RECUPERO DEGLI UNGULATI FERITI
- Scritto da Luca Gironi
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Presso la storica struttura della Certosa di Padula, in provincia di Salerno, si è tenuto lo scorso 5 settembre un interessante convegno sull'uso di unità cinofile specializzate per il recupero degli ungulati feriti.
Il convegno, promosso dall'Enci e dalla Regione Campania in collaborazione con l'Università degli Studi Federico II di Napoli e con la Federazione Italiana della Caccia, ha visto la partecipazione di numerosi appassionati vogliosi di arricchire le proprie conoscenze in materia di ungulati, ed in particolare del cinghiale, specie particolarmente diffusa in Regione. Ha moderato ed illustrato gli interventi Felice Argenio, esperto del settore, responsabile della pro-segugio nonché collaboratore presso la Regione Campania del Consigliere delegato alla Caccia.
Dopo i saluti istituzionali, doverosi ed imprescindibili, del Sindaco di Padula, Paolo Imparato e di Franco Alfieri, consigliere del presidente della G.R. della Campania, i quali hanno espresso la loro vicinanza al mondo venatorio ed il loro impegno istituzionale per la soluzione dei problemi che riguardano il Cinghiale e l'attività venatoria nel suo complesso, hanno portato il loro saluto ai convegnisti Guglielmo Storti, presidente dell'ATC di Salerno e Tommaso Pellegrino, presidente del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
Particolarmente interessante l'intervento del presidente del parco, che ha dichiarato, fra l'altro, non solo di aver risolto la problematica dell'attraversamento del territorio del Parco da parte dei cacciatori, nonché la sua completa disponibilità a favorire il prelievo selettivo nell'area protetta, ovviamente nel rispetto della normativa vigente che regola il settore.
E' intervenuto, poi, il presidente di Federcaccia Campania, Andrea Ferrara, il quale nel rivolgere un saluto ai relatori ed a tutti gli intervenuti, ha sottolineato come per mettere in campo una corretta politica di gestione sia indispensabile conoscere il territorio e la fauna che vi abita, attraverso un attento e continuo monitoraggio delle presenze faunistiche cui commisurare i prelievi.
Per le relazioni programmate sono intervenuti Maria Ceccarelli, presidente Enci Campania, Serena Donnini, responsabile Enci e Vincenzo Veneziano dell'Università di Napoli. La Ceccarelli si è intrattenuta nell'illustrare le specie canine di interesse venatorio e nel sottolineare il ruolo fondamentale delle strutture cinofile periferiche per la diffusione della cinofilia specializzata.
Particolarmente interessanti e per certi versi speculari gli interventi e le dimostrazioni di Serena Donnini e Vincenzo Veneziano. La Donnini ha illustrato le modalità e le procedure per un corretto addestramento di unità cinofile specializzate nel recupero degli ungulati feriti, oggi particolarmente utili e necessari a dare supporto ad una corretta politica di gestione del territorio e della fauna, laddove il Prof. Veneziano ha spiegato come tale recupero sia oggi indispensabile non solo dal punto di vista etico, ma anche e soprattutto sotto l'aspetto sanitario per evitare il rischio di diffusione di malattie alle unita cinofile e non solo.
Le conclusioni del convegno sono state affidate ad Antonio D'Angelo, vice presidente nazionale della Federcaccia, vista anche l'assenza di Dino Muto, presidente nazionale dell'Enci, che ha inviato le proprie scuse per non essere potuto intervenire all'incontro. Il presidente D'Angelo ha voluto rivolgere un grazie personale a tutti i partecipanti, ai relatori, alle istituzioni presenti, ai cacciatori intervenuti, assumendo l'impegno, unitamente all'Ente per la Cinofilia Italiana, di lavorare nel settore della cinofilia affinché i soggetti che si portano in campo, siano sempre più specializzati nei settori per i quali sono stati addestrati, siano essi cani da prova, da caccia, da traccia, da recupero o altro, perché oggi c'è sempre più bisogno di ausiliari specialisti.