PIEMONTE: LIBERA CACCIA SCRIVE AD ASSESSORE, A.T.C. E C.A.
- Scritto da Luca Gironi
- Dimensione font Riduci dimensione font Aumenta dimensione font
Riceviamo e pubblichiamo:
Oggetto: nomine nuovi Comitati di gestione A.T.C. e C.A. piemontesi
Preg.mo Assessore Giorgio Ferrero,
il 15 agosto sono scaduti i termini per il commissariamento di A.T.C. e C.A. piemontesi, originato da una sentenza del TAR che ha costretto Regione Piemonte a rinominare i Comitati di gestione; è probabile che ora intervenga un’ulteriore breve proroga, ma in questi giorni ai soggetti interessati stanno arrivando numerose sollecitazioni affinché provvedano a designare i loro nuovi rappresentanti.
Com’è noto la legge 157/92 stabilisce che il cdg sia formato da rappresentanti del mondo venatorio (scelti tra le sole associazioni “riconosciute”) e del mondo agricolo in misura del 30 % ciascuno, mentre gli enti locali e le associazioni ambientaliste designano gli altri esponenti, nella misura del 20% cadauno.
Essendo in totale dieci i membri di tali comitati, è chiaro come al mondo venatorio tocchi indicare tre rappresentanti per ogni cdg, scelti questi sulla base della consistenza numerica di ogni singola associazione all’interno di ambiti e comprensori, e con il limite che per ottenerne due sia necessario avere almeno la rappresentanza del 55% di cacciatori.
Tocca quindi ad ogni singolo A.T.C. e C.A. segnalare alla Città Metropolitana di Torino e alle Province, che sono gli enti che procedono alle nomine, la suddivisione dei cacciatori per ogni singola associazione venatoria, e questo sulla base di una dichiarazione d’appartenenza rilasciata dagli stessi all’atto del ritiro del nuovo tesserino venatorio.
Pare che però questa volta vi siano problemi, perché gli A.T.C e C.A. sono stati chiamati a fornire i dati relativi all’ultima stagione venatoria, la 2017/18, e che questi non siano disponibili, o risultino largamente incompleti visto che lo scorso anno non tutti li raccolsero correttamente.
Qualcuno propone di utilizzare quelli dell’annata precedente, addirittura ancor più vecchi, ma ciò sfugge alla logica di avere una fotografia realistica ed attuale del mondo venatorio, anche perché sarebbe come…governare sulla base dei risultati elettorali di due anni prima!
A ciò s’aggiunge il fatto che il prossimo 13 settembre il Consiglio di Stato dovrà esprimersi su un altro ricorso del mondo venatorio relativo all’art. 38 della l.r. 26 del 22/12/15, la così detta “Razionalizzazione dei Comitati di gestione degli ATC e CA” con il quale si era provveduto al loro accorpamento gestionale.
Qualora il Tribunale Amministrativo di grado supremo dovesse dar ragione ai ricorrenti, e i tempi della sentenza potrebbero essere successivi a quelli delle nuove nomine, c’è il rischio che i cdg siano nuovamente da rifare, riportando la situazione a quella attuale.
Per tutte queste ragioni, ed in virtù del fatto che i prossimi Comitati di gestione resteranno in carica sino a tutto il 2022, si invita la Regione a soprassedere alle nuove nomine almeno sino alla fine dell’anno, suggerendoLe quindi di attendere non solo la sentenza del Consiglio di Stato, ma anche i dati definitivi dell’appartenenza alle varie associazioni venatorie dei cacciatori di tutti gli A.T.C. e C.A. piemontesi.
Solo così sarà possibile avere enti nominati che siano davvero fedele espressione delle varie categorie interessate, cacciatori compresi.
Ringraziando per l’attenzione, Voglia infine gradire i nostri più cordiali saluti.
Associazione Nazionale Libera Caccia Regione Piemonte