Associazioni Cacciatori Trentini: si chiarisca sulla Presidenza.
- Scritto da Luca Gironi
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Non sono quantitativamente irrilevanti le autorizzazioni rilasciate dalla Giunta provinciale per consentire ai propri dipendenti di assumere incarichi sia retribuiti sia a titolo gratuito.
La questione, chiamata a interpretare il corretto svolgimento del rapporto di pubblico impiego, riconoscendo da un lato la preparazione e la professionalità del personale spendibile anche all’esterno e dall’altro a non pregiudicare il fedele assolvimento dei compiti istituzionali alle dipendenze dell’amministrazione, desta per lo scrivente l’opportunità di un approfondimento, cui si accinge la presente interrogazione.
La domanda qui posta riguarda la necessità o meno dell’autorizzazione per svolgere attività conseguenti alla nomina elettiva in associazioni di categoria o comunque rappresentative di significativi settori della popolazione. Perché è scontato che tali incarichi, assunti con encomiabile disponibilità e lodevole spirito di servizio, richiedono adempimenti e tempo. Si sa che queste attività, per loro natura, non pongono limiti agli impegni.
E’ il caso, tanto per citare un esempio, dell’Associazione cacciatori trentini, la cui presidenza – che tra l’altro ha la durata di un quinquennio – è stata come noto assunta da un dipendente provinciale inserito nel ruolo dirigenziale. Di tale incarico, sempre citato ad esempio, non si è trovata traccia negli elenchi degli incarichi autorizzati dalla Giunta provinciale.