ARCI Caccia Campania: dalle Istituzioni un nuovo segnale di decadimento della politica…se ancora ce ne era bisogno
- Scritto da Luca Gironi
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Mentre i cittadini testimoniamo sempre più l’abbandono dei politici degli attuali partiti, delle coalizioni dei sedicenti movimenti, questi ormai incuranti della sfiducia, per autocelebrarsi, riducono a “caricature”, a cartoni animati i problemi dei cittadini. Hanno acquisito e peggiorato tutti i difetti della “prima Repubblica”….anche se con nuove maschere.
Non avendo da proporre soluzioni la “buttano in barzelletta”. Così abbiamo scoperto che la tragedia degli incendi di cui hanno sofferto e pagato il conto donne e uomini della nostra Regione gli agricoltori, gli allevatori, il paesaggio, per i politici è oggetto di bracconaggio elettorale; così il movimento pentastellato, durante la stagione delle piogge, si richiama agli incendi per presentarsi “alla moda” da anticaccia come diffuso nei salotti della “casta”.
Tanto per cambiare, chiedono la chiusura della “caccia alla beccaccia” che durante gli incendi – da buon “migratore” – era in tutt’altra parte dell’universo mondo. Plauditi da “cavalier serventi” e condendo il tutto con una discussione su studi e cifre senza senso, degni solo di “numeri al lotto”.
Abbiamo in essere una campagna elettorale con i soliti personaggi che si riciclano e cambiano casacca come nel “dopoguerra” per una poltrona in Parlamento per “loro” cui interessano quel po’ di voti per essere eletti e tirare a campare a qualsiasi costo.
Per questa politica le alluvioni, i disastri, gli incendi sono una risorsa per avere qualcosa da dire. Gli italiani dovrebbero seguire questi “zimbelli” come le “allodole”? Illusi! I cittadini disertano il teatrino della politica, se questi sono i “ballerini”.
Ormai il futuro è chiaro! Vogliono portare i cani in Parlamento (questa è la novità che propongono!!) L’unità nazionale nascerà dalle alleanze di tutti gli schieramenti che con il silenzio complice avallano la decadenza e l’abbrutimento dei politicanti. Forse, oltre i cani, nelle due Camere, c’è già il “candidato premier” ipotizzabile : ad universale consenso della nuova politica sarà eletto un roditore?