Molise: Di Pietro interviene sulla caccia al cinghiale
- Scritto da Luca Gironi
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Ho seguito con attenzione le ultime notizie inerenti i terreni coltivati devastati dai cinghiali sul litorale molisano. Nel ribadire la vicinanza ai tanti agricoltori esasperati, mi preme ricordare come ormai da tempo, unitamente alla struttura ci siamo attivati per trovare le misure idonee a contenere la specie e dare così risposte vere alla cittadinanza.
Già dallo scorso mese di agosto abbiamo chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale con ampliamento del periodo di caccia al cinghiale in deroga al calendario venatorio 2016/2017.
Inoltre, abbiamo predisposto una lettera aperta al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina in cui si palesava la necessità di dover fronteggiare lo stato di emergenza attraverso la predisposizione di provvedimenti mirati e straordinari, non ricevendo peraltro alcuna risposta.
Stesso epilogo per le varie richieste di audizione fatte alla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati.
Al momento siamo in attesa di una riposta da parte dell’istituto Superiore per la Protezione Ambientale, cui abbiamo chiesto l’autorizzazione per l’attivazione della caccia di selezione con il metodo dei selecacciatori, sperando che riesca effettivamente a diminuire l’eccessivo numero di cinghiali sul nostro territorio. Nel caso in cui anche questo metodo di contenimento non dovesse dare i risultati sperati chiederemo, come hanno fatto altre regioni italiane, un prolungamento della caccia al cinghiale in braccata.