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Una precisazione della Regione Toscana sui comunicati usciti nei giorni scorsi sulla legge obbiettivo

Una precisazione della Regione Toscana sui comunicati usciti nei giorni scorsi sulla legge obbiettivo

Primi risultati della Legge Regione Toscana n.10/2016, Legge Obiettivo Ungulati.

Allo scopo di precisare alcune lacunose informazioni o errate interpretazioni circa lo stato di attuazione della L.R. 10/2016, il dr Paolo Banti, responsabile del Settore Attività faunistico venatoria, pesca dilettantistica e pesca in mare della Regione Toscana fa presente che:
- i dati relativi ai prelievi effettuati sul cinghiale in braccata nelle aree vocate non sono ancora completamente pervenuti, essendosi chiusa la caccia in talune province il 30 gennaio scorso;
- i dati relativi alla caccia di selezione su cervidi e bovidi saranno disponibili alla chiusura dell'annata venatoria a cui si riferiscono i piani approvati, ovvero dopo il 15 di marzo;
- ad oggi sono pervenuti in forma omogenea i soli dati relativi ai prelievi della specie cinghiale effettuati nelle aree non vocate della Regione, con le nuove modalità stabilite dalla suddetta Legge.
Pertanto i risultati di prelievo sugli ungulati, citati nel comunicato di Liberacaccia del 3.2.17, riguardano esclusivamente il cinghiale nelle aree non vocate.
In sintesi, i dati relativi al prelievo del cinghiale nelle aree non vocate, ad oggi pervenuti dagli ATC, dalle Polizie Provinciali e dai titolari degli Istituti privati, al 31 dicembre 2016 indicano i seguenti primi risultati.
Attraverso la sola caccia di selezione, sono stati abbattuti complessivamente 4.489, così distribuiti

Si fa presente che le differenze tra i vari comprensori sono principalmente attribuibili alla data di inizio dell'attività di prelievo stabilita dagli ATC, che, in particolare, ha avuto la seguente cadenza:
- per l'ATC Firenze (ad esclusione della porzione di Prato) il periodo 15 giugno-31 dicembre 2016;
- per l'ATC Lucca il periodo 7 luglio-31 dicembre 2016;
- per l'ATC Massa il periodo 11 luglio-31 dicembre 2016;
- per l'ATC Siena il periodo 15 luglio-31 dicembre 2016;
- per l'ATC Pistoia il periodo 22 luglio-31 dicembre 2016;
- per l'ATC Pisa il periodo 28 luglio-31 dicembre 2016;
- per l'ATC Livorno il periodo 11 agosto-31 dicembre 2016;
- per l'ATC Arezzo il periodo 15 agosto-31 dicembre 2016;
- per l'ATC Grosseto il periodo 17 settembre-31 dicembre 2016.

La caccia di selezione al cinghiale, nelle aree e nei periodi in cui è stata consentita ha coinvolto oltre 9.000 cacciatori abilitati, che hanno manifestato fortissima partecipazione, pur nei ristretti tempi a disposizione nel 2016.

Sempre nelle sole aree non vocate, alla caccia di selezione sul cinghiale, si sono poi integrati i prelievi nei periodi previsti dalla Legge e dal calendario venatorio, nei periodi di apertura generale, condotti in girata, forma singola e braccata, che hanno portato il prelievo di ulteriori 4.652 capi.

Sempre nelle sole aree non vocate, sono stati poi realizzati interventi di controllo, ai sensi dell'art. 5 della L. 10/2016 e 37 della L. 3/94, che hanno portato al prelievo di ulteriori 9.918 cinghiali.

Nel complesso, nelle sole aree vocate e nel 2016, e nei soli primi mesi di applicazione della Legge 10/2016 sono quindi stati abbattuti 19.059 cinghiali.

Il dato mostra un incremento del 64% dei cinghiali abbattuti nelle aree non vocate rispetto al 2015, annata nella quale, tra interventi di controllo e selezione (quest'ultima nelle sole province di Firenze, Siena e Pistoia), furono abbattuti 11.629 cinghiali.

Rispetto al piano di prelievo per le aree non vocate, previsto nella Deliberazione della Giunta Regionale n. 546 del 7 giugno 2016 (data di avvio reale della iniziative previste in legge), i risultati complessivi mostrano il raggiungimento del 78,53% del piano previsto.

In conclusione, i risultati sinora raggiunti dimostrano due cose:
1) la legge ungulati della Toscana, pur nel primo e limitato periodo di applicazione, ha prodotto effetti superiori a quelli sperati e quindi funziona in pieno;
2) chi critica dovrebbe prima imparare a leggere.

Paolo Banti

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