CACCIA LA LEPRE, MA TROVA I LUPI: ALTRO SEGUGIO SBRANATO
- Scritto da Redazione
- Dimensione font Riduci dimensione font Aumenta dimensione font
Un altro cane è stato sbranato dai lupi sull'Appennino reggiano, e così si riaccendono le polemiche ed aumentano le preoccupazioni.
Questa volta è accaduto a Villa Minozzo, a Fabrizio Agostinelli un cacciatore di Gazzano che alcuni giorni fa aveva smarrito il suo bel segugio, e proprio durante l'ultimo giorno di caccia alla lepre.
A raccontarlo ai giornali è lui: "Era il 4 dicembre, l’ultimo giorno di caccia alla lepre quando Boo, il mio cane, si è perso. L’ho rinvenuto nei giorni scorsi vicino al paese, forse stava per ritrovare la strada di casa. Ma tutto quello che è rimasto di lui sono le zampe posteriori e la testa: tutto il resto è stato divorato".
Anche i forestali hanno confermata la predazione ad opera dei lupi, molto presenti in zona.
Agostinelli aveva già vissuta una terribile esperienza quando un branco di quattro lupi gli attaccò un altro segugio, ad una cinquantina di metri da lui: "...lo hanno assalito- racconta lui- e trascinato nel bosco. Anche se ero poco lontano non ho avuto il coraggio di intervenire. Di quel cane, un altro segugio, non abbiamo ritrovato niente. Ho visto anche altri casi di attacco: allevo lepri e in un’occasione i lupi hanno saltato il recinto e ne hanno mangiate quattro. Purtroppo sentiamo di attacchi simili molto spesso nei paesi del crinale, e ci sono rabbia e paura".
Boo era un segugio italiano con tanto di pedigree, ed ora al cacciatore che se l'è visto sbranare toccherà un risarcimento di poche centinaia d'euro, nulla se si considera il valore affettivo che s'era instaurato tra proprietario ed ausiliare.