RICONOSCIMENTO UNESCO PER LA FALCONERIA ITALIANA
- Scritto da Luca Gironi
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IN MERITO AL RICONOSCIMENTO UNESCO DELLA FALCONERIA ITALIANA, Massimiliano Mora, presidente del GFI / Arci Caccia ha dichiarato:
“finalmente anche l Italia ha ricevuto il riconoscimento Unesco per la Falconeria , nonostante tentativi di protagonismo e di paura nei confronti del ruolo crescente della nostra Associazione, possiamo proclamare la nostra gioia di FALCONIERI, quindi festeggiamo. Apriamo ora un tavolo di lavoro per programmi e regolamenti futuri per la valorizzazione del riconoscimento . Siamo a pieno titolo nel coordinamento. Chi tergiversa fa passare tempo prezioso ad un percorso unitario, sbagliando e facendo male alla Falconeria. Il merito è dei falconieri italiani e delle loro Associazioni, cui va il nostro ringraziamento, che ambivano a questo risultato fin da 2009 e hanno lavorato per ottenerlo. La decisione è stata assunta durante l’XI comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale , svoltosi presso la città di Addis Abeba (Etiopia), dove anche la falconeria Italiana è stata riconosciuta ufficialmente come “Patrimonio Immateriale dell’Umanità”, ed è stata aggiunta alla lista che ora conta ben 18 paesi. Un ringraziamento va alla Dott.ssa Patrizia Cimberio che in prima linea, ha combattuto per tutti questi anni per ottenere il riconoscimento, e alla Dott.ssa Elena Sinibaldi che ha reso possibile l’attuazione del progetto.
L’ARCI CACCIA si congratula
Comunicato Originale:
La falconeria italiana è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio culturale immateriale dell’umanità
Addis Abeba, 1 dicembre 2016, XI Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale
Oggi, l’UNESCO ha incluso la falconeria italiana come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Si tratta di un importante riconoscimento per un’antica arte tramandata fino ad oggi che trova le sue radici nella storia italiana come pratica di vita ed importante elemento diplomatico, soprattutto nel Rinascimento, che ha visto protagonisti gli Sforza a Milano e i Gonzaga a Mantova e ancor prima il fondamentale contributo di Federico II di Svevia.
Oggi l’UNESCO ha incluso la grande tradizione della falconeria italiana, iniziata dall’Imperatore Federico II di Svevia e portata allo splendore dagli Sforza, i Gonzaga e gli Este, al riconoscimento ottenuto nel 2010 della Falconeria come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Ora le comunità internazionali impegnate nella salvaguardia e nella trasmissione di questo patrimonio culturale condiviso, che implica una stretta relazione uomo, ambiente e natura, sono ben 18: Italia, Belgio, Francia, Spagna, Germania, Portogallo, Repubblica Ceca, Austria, Ungheria, Mongolia, Kazakistan, Pakistan, Marocco, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Siria, Arabia Saudita e Korea.
La falconeria italiana, nel corso dei secoli, ha lasciato un profondo segno nella nostra storia e cultura di cui ci rimangono innumerevoli testimonianze nell’arte, nell’architettura e nella letteratura.