COMPITI DELLE GUARDIE ZOOFILE: CONFAVI PLAUDE A BERLATO
- Scritto da Alessandro Bassignana
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La sentenza del Consiglio di Stato del 9 novembre u.s. ha chiarito in maniera inequivocabile quali sono i limiti e le competenze delle guardie zoofile in possesso di decreto prefettizio: tra queste non vi è il controllo sull’attività venatoria. Considerato che finora controlli e relative sanzioni elevate hanno rappresentato un vero e proprio abuso perpetrato a danno di molti cacciatori su tutto il territorio nazionale, urge una presa d’atto forte ed univoca da parte di tutte le regioni italiane, che a tutt’oggi rappresentano l’unico organo preposto all’individuazione dei soggetti abilitati ad esercitare il controllo in ambito venatorio, così come previsto dall’art. 27 della legge nazionale 157/92.
Vogliamo esprimere un particolare plauso al Consigliere regionale del Veneto Sergio Berlato, che con una mozione depositata in data odierna ha voluto impegnare la Regione Veneto a dare pronta attuazione a quanto previsto dalla sentenza del Consiglio di Stato. Ancora una volta Sergio Berlato ha dimostrato di saper comprendere le esigenze del mondo venatorio ed esprimere la sua più piena vicinanza.
Auspicando che l’iniziativa non rimanga circoscritta alla Regione del Veneto, invitiamo i Consiglieri regionali di tutte le altre regioni italiane a seguire l’esempio di Sergio Berlato perché tutti i cacciatori italiani possano essere tutelati e veder garantiti i loro diritti da cittadini dalla fedina penale perfettamente pulita.
Siamo stanchi di essere vittime di abusi da parte di soggetti non titolati al controllo e tantomeno ad elevare sanzioni in ambito venatorio.
Thiene, lì 22 novembre 2016
Ufficio stampa
Confavi – Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane