SARDEGNA: SI SPOSTI QUELLA DATA!
- Scritto da Alessandro Bassignana
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In Sardegna l'Assessorato all'Ambiente programma una riunione per la Valutazione ambientale strategica (Vas), in riferimento al nuovo Piano faunistico regionale, ed il mondo venatorio lamenta il fatto di non essere stato preventivamente avvisato.
La data scelta coincide con un giorno di caccia molto particolare per gli appassionati sardi, essendo la prima giornata di caccia infrasettimanale.
Il capogruppo regionale dell'Udc, Gianluigi Rubiu, non usa mezzi temini: "Una discriminazione insensata Con la decisione di non inviare informazione ai componenti del Comitato regionale faunistico, composto in gran parte dalle associazioni venatorie, è chiaro l’intento di escludere dal processo decisionale il mondo delle doppiette. Non è un caso se le associazioni sono state dimenticate. Nel corso dell’ultima riunione tenuta a Sassari, i relatori del disegno hanno abbandonato i lavori a seguito di un confronto acceso sui contenuti del piano faunistico. Sinora sono rimaste inascoltate le richieste dei cacciatori, apertamente contrari agli ambiti territoriali di caccia e a gran parte dei documenti all’interno del programma faunistico. E’ necessario che si torni alla normalità con un processo democratico che coinvolga la galassia venatoria della Sardegna”.
Voci di dissenso anche dalla maggioranza di centrosinistra, che segnala la necessità di aggiornare una legge ormai troppo datata, riconoscendo le specificità del territorio sardo anche attraverso un coinvolgimento della categoria cacciatori che non deve essere penalizzata. "La caccia in Sardegna- ha dichiarato il consigliere di Sel, Eugenio Lai- non può essere considerata solo un hobby ma è un’attività più articolata che assicura una costante presenza sul territorio in tutte le aree dell’Isola, molto utile alle Istituzioni nella campagna antincendi”.
Anche per Fratelli d'Italia la riunione andrebbe spostata per consentire la massima partecipazione da parte dei soggetti interessati; va infine ricordato come Forza Italia abbia presentato un progetto di legge dal quale, sostengono gli azzurri, bisognerebbe partire per uscire "...da una quadro di incertezza, dal solito balletto delle date, che penalizzano un settore, un’attività ed una categoria che fanno parte delle tradizioni della nostra terra."