Arcicaccia risponde al grillino Fabiano de Angelis
- Scritto da Luca Gironi
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Comunicato Stampa del 25 agosto 2016
In merito ad un articolo sui cinghiali scritto da Fabiano De Angelis (M5S), il Presidente Nazionale dell’ARCI Caccia, Osvaldo Veneziano, ha dichiarato:
“C’è molto di un metodo antico, in odore di muffa nelle cose scritte dal sig. De Angelis sulla caccia, i cinghiali, i cinghialai.
Manipolando e strumentalizzando i “cinghiali”, l’autore si prefiggeva un obiettivo di demagogica ricerca del consenso che non andrà a buon fine. Nel suo articolo fa un “fritto misto” di partiti, cinghiali, istituzioni con metodi cari a politici di un tempo che fu! Per De Angelis vale il detto: “Piove? Colpa del governo ladro!” Nel fritto, oltretutto, si citano uomini e rappresentanti istituzionali tutti abilitati dalla legge ad occuparsi della materia. Santa ignoranza!
Solo chi non vuole ascoltare gli agricoltori, i cacciatori, i cittadini e quanti hanno subito incidenti e, purtroppo anche mortali, elude ingannevolmente una questione da affrontare che è il riequilibrio del rapporto colture agricole e cinghiali.
Sono lobbies elettorali che chiedono per interessi di parte di avere strumenti per risolvere il problema, oggi più acuto che nel passato? In che mondo vive questo signore: l’agricoltura è un “affare” di parte? Ridicolo.
Siamo seri, questa delle lobbies diventa una barzelletta. Cercano i 5Stelle i voti delle lobbies! Sono santi.
Lasciamo la pubblicità e la banalità ai 5Stelle e veniamo ai fatti. In tutto il mondo i cacciatori vanno a caccia, i pescatori a pesca, ecc... Che i cacciatori vanno a caccia di cinghiali è un’ovvietà che solo il nostro politico 5Stelle scopre oggi per comodo suo. Anche i cavalieri vanno a cavallo.
In Italia e in tanti altri Paesi nel mondo esistono le squadre di cinghialai che sono sempre più una risorsa delle comunità per la tutela delle colture agricole.
Che le squadre siano le responsabili dell’aumento dei cinghiali come recita il politico del 5Stelle è una vera e propria stupidaggine.
Le “squadre” operano all’interno di un sistema di interventi che ha come presupposto la conoscenza della specie, della quantità e del territorio. Tra i cacciatori sono i più esperti e sanno bene quali sono le aree vocate, i boschi dove cacciano (solo i marziani non lo sanno) ma conoscono anche come intervenire nelle “non vocate”.
Operano da volontari a difesa di quell’agricoltura che è ricchezza del paesaggio senese che sembra non essere all’attenzione delle lobbies che sostengono i 5Stelle.
Conosce il sig. De Angelis le quantità di cinghiali che sono nell’Oasi di Montepulciano, conosce le difficoltà che derivano alla caccia, alla cattura, dall’applicazione di alcune regole, conosce il rapporto tra predatori e questa specie? Sembra di no e, per quanto scrive, conosce anche poco quello che l’ISPRA ha, per ora, già autorizzato.
Se il De Angelis parla da tifoso anticaccia è lui l’avversario pericoloso per la qualità dell’ecosistema e della qualità della vita di uomini e donne che vivono nelle campagne a noi care.
Spero che presto i politici 5Stelle si sentano impegnati ad istallare le recinzioni e quant’altro utile a salvaguardare i vigneti.
Nell’articolo, oltre alla polemica da politico di un tempo, non si indicano le soluzioni. Il sale sulla coda, la castrazione, la sterilizzazione? Siamo a scherzi a parte!
Nel mondo lo strumento più usato, più selettivo che consente di controllare la specie e di non “estinguerla” o “distruggerla” come chiede l’ambientalista, è il fucile da caccia.
Invitiamo il sig. De Angelis, per il suo bene, a non “mangiarsi” i suoi scritti come egli annuncia se, di nuovo, contrariamente a quanto stregonisticamente prevede, anche i cinghialai con le loro squadre, riusciranno nel contenimento dei capi del “re del bosco”. Consigliamo carne di cinghiale, che fa bene alla salute, non ha colesterolo in esagerazione (un’alimentazione diffusa può ridurre anche i costi sanitari). Il cinghiale è ben abbinabile ad un buon bicchiere di vino rosso e perché no, all’acqua di Chianciano prodotti tutti che trovano l’interesse, diffuso vivaddio, e possono aiutare a promuovere quel sano turismo che raggiunge Siena e mangia volentieri carni buone e selvatiche.
Io ho avuto il piacere, anni fa, di partecipare ad una cena organizzata dalle Associazioni Venatorie in Toscana, laddove spesso è presente Grillo e dove si sono assaporati e gustati buoni piatti a base di selvaggina. Non l’ho visto triste!
Il “razzismo” verso i cinghialai ed i cacciatori è frutto di malafede o scarsa conoscenza. Per questo gli italiani, quando chiamati a referendum, per queste fesserie, i più, sono rimasti a casa. Nel contempo il De Angelis consigli la Raggi per i topi, le cornacchie che aggrediscono i cittadini, i gabbiani e il liquame degli storni che invade il centro di Roma? Spenderà anche lei soldi pubblici per iniziative costose ed inutili?
Alleghiamo il link all’articolo incriminato
http://www.centritalianews.com/category/economia-e-ambiente/agricoltura-e-caccia/