Emilia Romagna: respinto ricorso FIDC sul telefonino
- Scritto da Alessandro Bassignana
- Dimensione font Riduci dimensione font Aumenta dimensione font
![Emilia Romagna: respinto ricorso FIDC sul telefonino](/media/k2/items/cache/c71be6c6d86a2e5631c652e7f756efae_L.jpg)
Rimini, 24 agosto 2016.
Il Tar di Bologna ha respinto il ricorso presentato da Federcaccia Ravenna sul divieto di utilizzo del cellulare durante lo svolgimento dell'attività di caccia, con l'eccezione per i casi di emergenza. Questo era stato previsto dal Calendario venatorio 2016/17, approvato dalla Regione Emilia Romagna.
Le motivazioni sono per lo meno singolari, come il possibile uso dell’apparecchio per riprodurre i richiami degli uccelli e per organizzare le battute di caccia.
Infuriati i cacciatori, minati in una delle loro fondamentali libertà, ed ora dal mondo venatorio si predisponendo petizioni, arrivando anche ad ipotizzare lo sciopero: un anno senza cacciare, anche per far mancare alle casse regionali tasse e balzelli cui ogni anno sono soggetti gli appassionati.
Tra licenza di caccia, assicurazione, tasse governative e regionali, oltre al costo degli ambiti, ogni cacciatore spende oltre 600 euro l'anno, cui si sommano altri costi; insomma, un indotto tutt'altro che disprezzabile.
FIDC preannuncia appello al Consiglio di Stato.