CACCIARE A PALLA Maggio 2018
- Scritto da Redazione Cacciando
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Cacciare a Palla maggio 2018 in edicola dal 17 aprile
La tecnica, gli ungulati, le novità del mercato, le opinioni e gli approfondimenti: Cacciare a Palla maggio 2018 è in edicola dal 17 aprile.
La tecnica e gli ungulati, gli ungulati e la tecnica. È su questi due capisaldi, un classico della rivista, che si regge la doppia apertura di Cacciare a Palla maggio 2018, in edicola dal 17 aprile. Nel corso della sua ricerca per la tesi magistrale in Biodiversità ed evoluzione, Valentina Bellini ha raccolto e analizzato i dati dello studio sul capriolo italico di Castelporziano, presentati in esclusiva su Cacciare a Palla: descritto per la prima volta nel 1925, il capriolo italico è una sottospecie dell’europeo che sopravvive in tre nuclei storici, tra cui la tenuta presidenziale, e in altri siti grazie a recenti interventi di reintroduzione. L’altra apertura si incentra sulle principali novità presentate a IWA e Shot Show 2018, le due più importanti fiere di settore internazionali. Se si parla di armi, ottiche, munizioni e accessori, tanto il mercato americano quanto quello europeo dimostrano di essere vivi e di dedicare un occhio di riguardo al cacciatore, pur in un contesto di investimenti moderati: Matteo Brogi e Simone Bertini firmano le dodici pagine di Cacciare a Palla maggio 2018 in cui sono presentate le principali novità del mercato.
Ungulati, cani da recupero, caccia con l’arco
Di biologia e di gestione scrivono Stefano Mattioli e Ivano Confortini, concentrati rispettivamente sul modo in cui il capriolo affronta nuove situazioni e potenziali pericoli e sullo stato del cervo sulle Alpi: secondo la ricerca Uncza analizzata, negli ultimi anni la specie ha fatto registrare un incremento costante della propria consistenza sulle vette. Prosegue, immancabile, l’appuntamento con Agenda ungulati, la rubrica di Davide Pittavino dedicata a evidenziare i comportamenti tipici di daino cinghiale e muflone a seconda del periodo dell’anno: ci si prepara ad affrontare il periodo più critico, la torrida e siccitosa estate mediterranea.
La parte direttamente dedicata alla fauna selvatica si completa con Ungulati in Europa, la rubrica a cura di Ettore Zanon: nelle relazioni tra selvatici, domestici e uomo esistono dei rischi per la salute. Non a caso si è sviluppata l’ecologia delle malattie, nome con cui ci si riferisce allo studio delle interazioni fra agenti patogeni e ospiti nel loro contesto ambientale ed evolutivo e dell’impatto delle malattie sulle popolazioni animali e umane.
L’esordio su Cacciare a Palla di Łucasz Dzierzanowski coincide con l’apertura della sezione dedicata al recupero e ai cani da recupero: nella traduzione di Samuele Tofani, un cervo deciso a tutto pur di scampare al colpo di grazia costringe il recuperatore e il suo cane a un inseguimento che dura più di tre ore e si dispiega per quasi undici chilometri.
Una caccia fortunata non può prescindere dall’equipaggiamento corretto: Emilio Petricci spiega come scegliere la freccia giusta a seconda della selvaggina insidiata con l’arco, mentre sulla scelta del coltello si incentra il contributo di Obora Hunting Academy “Danilo Liboi”.
Tripartito, come sempre, lo spazio dedicato alle opinioni: all’editoriale di Matteo Brogi, dal suggestivo titolo “Lasciamoli sognare”, seguono le riflessioni di Franco Perco e Silvano Toso sul ruolo del cacciatore nell’ambiente e sul foraggiamento degli ungulati.
Di armi e di munizioni
Il legno ha sempre uno suo perché. E lo dimostra la Browning Maral SF Wood, la più classica tra le configurazioni della straight-pull della Casa produttrice. Matteo Brogi ha provato l’elegante carabina che, con tutte le innovazioni che hanno interessato il modello nel più recente passato, si presta a ogni tipo di impiego venatorio cui possa essere destinata un’arma rigata.
È il .257 il calibro presentato da Vittorio Taveggia nei suoi Appunti di ricarica: quasi sconosciuto in Italia, è decisamente vintage ma molto apprezzato da quella piccola nicchia di cacciatori americani che ancora lo usano. A caccia, il .257 può regalare alcune soddisfazioni.
Capitolo legale: Fabio Ferrari si concentra sulle possibili concessioni ai minorenni in tema di armi da fuoco. Tutelare i giovani è giusto e necessario, scrive l’avvocato classe 1963, ma è abbastanza strano pensare di farlo vietando loro, o limitando al minimo, l’accesso alle armi da fuoco.
Immancabili, come di consueto, domande e foto dei lettori, news, attualità e gli scatti delle più coinvolgenti emozioni della caccia.
Si chiude con la lettura di Sandra Salvato, che ha letto e presenta le Ricette proibite di Tebaldo Lorini, e col Decamerone di Gianfranco Vissani: stavolta lo chef spazia nella cucina audace, tra fagiano e cocco, tartare di lepre con cuore di mirtillo e raperonzolo al fondente e monte bianco di capriolo.
Buona lettura dallo staff di Cacciare a Palla.