Per Elisa
- Scritto da Alessandro Bassignana
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Elisa Perrone, savonese d'origine, ma cacciatrice in Piemonte, è diventata suo malgrado bersaglio di animalisti estremi, squallidi personaggi che non vedono differenza alcuna tra l'essere umano e le altre specie animali, e che in passato hanno già fisicamente attaccato ed inseguito il giornalista di Radio 24 Giuseppe Cruciani, o il notissimo cuoco Carlo Cracco; quest'ultimo secondo loro addirittura un bieco assassino, colpevole...pensate un po' a quant'è bacato e compromesso il loro cervello, d'aver cucinato un piccione!
L'animalismo fanatico e fuori controllo ormai rischia di diventare un'autentica piaga nella nostra Società, capace com'è di stravolgere valori antichi e tradizionali, quasi che l'essere cacciatore equivalga all'appartenere a categorie reiette e criminali del genere umano che la storia ben conosce, e le cui profonde ferite ancora sanguinano copiosamente.
E' chiaro come questa sia solo una piccola frangia della nostra Società, pattuglia avanzante di quelle truppe che definire ambientaliste o ecologiste sarebbe davvero troppo, ma in realtà una nicchia d'idioti cui non spiace affatto essere definiti "nazivegani", quasi che che l'essere paragonati ai folli criminali che provarono a conquistare il mondo dietro la croce uncinata fosse una medaglia d'appore al petto, piuttosto che un'immmane crimine di cui vergognarsi, e da rispedire nel più torbido passato della lunga e tribolata storia di Umanità e Mondo Civile.
Ciò nonostante il fenomeno è divenuto assai preoccupante, e non va affatto sottovalutato perché Elisa è solo l'ultimo caso della serie, così come gli altri due erano quelli più noti al grande pubblico, ma questi idioti non si fermeranno di certo, e prima o poi potrebbe accadere a tutti noi d'essere attaccati da qualche imbecille solo perché siamo cacciatori, così come potrebbe succedere ai nostri figli passare guai seri perché sorpresi ad addentare un panino al prosciutto al parco, o un hot-dog al fast food di tendenza.
Gente così dev'essere individuata e tenuta a distanza, isolata, ma specialmente bisogna avere il coraggio di prendere una posizione netta e decisa, ed evitare di girarsi dall'altra parte quando vengono alla luce episodi di questo genere.
Alla follia di questi pazzi furibondi, capaci di muovere attacchi mediatici e proferir minacce senza precedenti verso una giovane e bella ragazza, colpevole solo d'essere l'incarnazione autentica di Diana cacciatrice, sta però arrivando compatta la risposta del mondo venatorio, che fortunatamente scende in campo a difesa di quest'appassionata mettendo a disposizione avvocati e studi legali prestigiosi .
Alcune associazioni venatorie hanno già dichiarato piena disponibilità a sostenere i costi di azioni legali che la giovane Elisa volesse mai intraprendere, e davvero sarebbe ora che qualcuno di questi cerebrolesi cominciasse a pagare per i suoi atti, ben più violenti degli spari con cui milioni e milioni di cacciatori in tutto il mondo esercitano una passione sana ed antica, e che nacque proprio quando l'essere umano scese dalle piante e si rizzò sulle due gambe, iniziando a cacciare gli animali.
Elisa è nostra sorella, Elisa è figlia, compagna di caccia. Elisa siamo tutti noi cacciatori!