La carica dei mille toscani
- Scritto da Luca Gironi
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Vi abbiamo già comunicato nomi e numeri della grande manifestazione, convocata dal gruppo facebook, “Squadre al cinghiale in battuta”, che ieri, 10 settembre ha colorato il centro di Firenze. Circa 1000 cacciatori di cinghiali, provenienti da tutta la Toscana, si sono dati appuntamento a Firenze in via Cavour, sotto le finestre del Consiglio Regionale. Le loro richieste? Rivedere la legge Obbiettivo in primis ma non solo... Andiamo a sentire dalle parole di Berto Caroli, motore propulsivo di questo evento, com'è andata:
“Devo dire, con estrema sincerità, che la manifestazione è andata bene, la presenza di 700/800 cacciatori provenienti da tutta la regione ha superato le aspettative. Sul palco si sono succeduti interventi mirati e ben esposti. Dalla zona di Grosseto è arrivato Luca Castagnoli, dalla zona di Pisa il Mancio, dalla zona di Lucca Sisto Dati, dalla zona di Arezzo Gabriele Ferri e dalla zona Firenze Bellini Lorenzo.
Tutti questi interventi hanno riguardato le problematiche che interessano la caccia al cinghiale. Successivamente Maurizio Rangoni, cacciatore di selezione al capriolo ha portato l'esempio del distretto GREVE 2: nell'anno 2015/16 il piano prevedeva 208 caprioli abbattibili dei quali 157 sono stati abbattuti. Nell'anno 2016/17 il piano iniziale di 218 capi è stato portato a 414 dopo l’applicazione della legge regionale; un aumento del 90 %, roba da pazzi. L’ intervento successivo è stato quello del Presidente Regionale dell’URCA Carlo Ballerini che ha posto l'accento sulle perplessità causate da queste percentuali di abbattimento che sono veramente drammatiche. Successivamente hanno preso la parola Paolo Sparvoli, Presidente nazionale della Libera Caccia, il Vice Presidente nazionale del CPA Maurizio Montagnani ed il responsabile regionale dell’Enalcaccia Peruzzi Marcello.
Filo conduttore di tutti gli interventi è stata la richiesta all’Assessore Remaschi di riaprire un tavolo di trattativa con i cacciatori di ungulati. Tutti i Presenti alla manifestazione si sono resi disponibili al dialogo mantenendo fermezza su alcuni punti: revisone di aree vocate e aree non vocate, coinvolgimento negli interventi delle squadre ogni volta che sorgano problematiche reali, anche all’interno delle ZRV e ZRC e soprattutto una revisione di dei criteri di ripartizione dei capi abbattuti. Sono estremamente contento della manifestazione, tutto è andato bene e i cacciatori oggi sanno qualcosa in più. Il nostro obiettivo è riuscire a svolgere la nostra passione nella piena sicurezza e con delle regole ben chiare ma sempre nel rispetto della Storia, della Cultura e della tradizione della nostra regione.
Un grazie sincero a tutti gli intervenuti alla manifestazione”.