Aiutiamo Laura
- Scritto da Luca Gironi
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Grazie alla segnalazione dell'amica Elisa Picci, veniamo a conoscenza della storia di Laura, giovanissima e appassionata cacciatrice, che ha un gran bisogno di aiuto economico per affrontare le costose terapie che gli permettono di sopravvivere. Pubblichiamo l'appello scritto da Elisa, che speriamo servirà a convincervi ad aiutarla:
Laura, 21 anni, è stata messa a dura prova dalla vita già dall’età di 7 anni. Fino ad allora era una ragazzina normale, che viveva con una famiglia normale di semplici operai dell’Impruneta, terra di cocci e di buon vino. Anno dopo anno ha tirato fuori le unghie e si è aggrappata a piccole speranze, a piccoli gesti d’amore donatigli da chi poteva sorridere più di lei. All’inizio non fu facile diagnosticare quella malattia che la faceva stare così male, che la rendeva non autosufficiente nella quotidianità, in piccoli gesti come allacciare le scarpe, abbottonare un golf, tagliare la carne, ecc...
Finalmente, all’ospedale Le Scotte di Siena incontra un angelo di dottoressa, "Maddalena Cioni", che la prende per mano e che, grazie a studi e ricerche, è riuscita a scoprire veramente cosa affliggeva così barbaramente Laura: i suoi muscoli producevano troppo acido lattico "un eccesso di produzione corrosivo", ovvero una “miopatia”, malattia rara e degenerativa dei muscoli e di tutto l'apparato molle, "cuore, fegato, cervello". La terapia di Laura è molto complessa e costosa ed impone ai familiari sforzi notevoli, sia da un punto di vista economico che di tensione nervosa. I genitori, nel frattempo, lottano per cercare di far stare Laura nella migliore condizione possibile, ma ogni giorno è sempre peggio. Laura non ha mai mollato, anzi è riuscita con tutto il dolore della malattia ad andare avanti, a studiare diplomandosi all’Istituto Agrario come perito, a lavorare e a curare le sue passioni. Tre anni fa, sulle orme del padre ha deciso di prendere il porto d’armi. Da piccola andava sempre con il nonno a caccia e da allora la passione è sempre rimasta. Ha conseguito l’abilitazione all’esercizio venatorio, ma purtroppo non ha mai potuto coltivare la sua passione, non tanto per la difficoltà nella deambulazione, che poteva in qualche modo risolvere facendosi aiutare, quanto per la barriera causata dal pagamento delle tasse annuali. Il padre, qualche anno fa, per farla sorridere e farla sentire viva come dovrebbe essere una ragazza della sua età, è riuscito a regalarle un fucile usato, un automatico cal. 12 Benelli. Purtroppo, è ancora lì nella cassaforte, in attesa di essere imbracciato. Sicuramente, quel pezzo di ferro sarebbe anche troppo pesante per i suoi muscoli così delicati ma sarebbe così leggero per la sua testa, sarebbe una scintilla di vita per la sua voglia di andare avanti, di lottare con tutte le sue forze con un mostro che, piano piano, si sta prendendo senza alcun preavviso la sua vita. Laura non si arrende, deve fare una ginnastica speciale che dura molte ore per riuscire a mantenere tonificati i suoi muscoli ma non se la può permettere. Decide, allora, di arrangiarsi diversamente e per far questo ha bisogno dei suoi fidati amici a quattro zampe: Roling, un cavallo trottatore di 6 anni che è diventato il suo sostegno e Sharon, un pointer bianco nero di 5 mesi che non la perde mai di vista. Oramai è risaputo il valore benefico e terapeutico che gli animali hanno nelle relazioni con l’uomo ma, mai come in questa situazione, la loro unione crea un potere soprannaturale. L’animale trasmette empatia, serenità, allevia possibili stati di angoscia, paura, confusione e migliora l’andamento di giornate faticose e difficili per chi sta male e per i familiari.
Roling e Sharon rappresentano il suo mondo, la sua vita, la sua felicità; sono insieme a lei gli attori del suo film che con lei gioiscono delle sue vittorie e la sostengono durante le sconfitte… il resto, i suoi consimili sono gli spettatori che guardano, abbassano la testa e passano oltre.
Molti sono stati i tentativi della famiglia di sensibilizzare l’opinione pubblica, le amministrazioni, gli Enti statali e clericali ma ad oggi nessuno ha risposto. La mamma Simonetta si arrangia organizzando cene, lotterie, serate per raccogliere fondi; ha aperto anche una pagina Facebook che si chiama “tutti insieme per Laura V.” ma questo non basta ancora. I controlli a cui deve essere sottoposta Laura devono essere frequenti e mirati a monitorare attentamente l’evoluzione della malattia e le eventuali complicazioni della terapia, bisognerebbe andare a Milano, a Roma o chissà anche più lontano per quella speranza tanto attesa da chi è malato ma ad oggi la realtà è semplicemente quella che essendo maggiorenne non può permettersi più neppure il medico specialista di Siena che l’ha curata fin’ora.
Laura sa che per tutta la sua vita dovrà fare terapia e lottare ogni giorno di più ma lo vorrebbe fare sognando di poter un giorno correre insieme Sharon a caccia di fagiani e lepri. Ha voglia di sognare come ogni ragazza di vent’anni, ha voglia di sentire il calore delle persone che non l’hanno abbandonata ma che anzi le sono vicine in questo tortuoso percorso.
Elisa Picci
Aiutiamo Laura
Chiunque vorrà aiutare Laura lo potrà fare utilizzando l’IBAN IT77Y0617538052000007409580. Se invece vorrete dimostrargli la vostra vicinanza e solidarietà scambiando due parole con lei, questo le farà sicuramente altrettanto piacere. E’ arrivato il momento che alle parole subentrino i fatti. Non sei sola Laura, credici sempre…