Arci Caccia Toscana: le Federcaccia delle polemiche …. che assordano
- Scritto da Luca Gironi
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Il presidente dell’ARCI Caccia di Grosseto Renzo Settembrini stupito e preoccupato delle recenti dichiarazioni del Presidente delle due Federcaccia Toscana dichiara:
“Di nuovo il leader delle Federcaccia Toscana torna a ripensare quanto precedentemente detto: era già accaduto quando dispensava benedizioni per la “caccia alla Trentina” e di nuovo è accaduto alla fiera di Madonnino.
Tutti i presenti hanno ben compreso le parole di verità uscite dalle labbra federcaccine, che tradotte in soldoni suonano come: “i soldi per i danni da cinghiale vanno presi dalle tasche dei cacciatori”.
Probabilmente in Federcaccia odono poco le loro stesse parole. Ecco chiarita l’importanza della convenzione per il controllo dell’udito offerta ai soci.
Le proprie proposte di migliorie per la legge obiettivo l’ARCI Caccia le ha annunciate negli incontri in Regione e le ha pubblicamente presentate anche nel convegno in oggetto, il Presidente Nazionale Sorrentino, a partire dal valore e dal riconoscimento dell’impegno delle “squadre” come quello di tutti i volontari. L’ARCI Caccia le ha proposte nelle assemblee, nei circoli, le ha riportate nei documenti congressuali provinciali, ove ha invitato le associazioni venatorie per sollecitare la costituzione della Cabina di Regia con tutte le associazioni venatorie nazionali riconosciute. Ma l’unità, evidentemente, non è una priorità per le associazioni che autoriproducono sigle.
Al Congresso Regionale Toscano, previsto per il 9 giugno, sulla legge obbiettivo uscirà un documento che raccoglierà tutte le particolarità e le specificità emerse nei congressi.
ARCI Caccia è una associazione, una idea, una voce, che parlerà sempre nel rispetto degli accordi sottoscritti con la CIA e la ANLC anche sulla materia della legge obiettivo. Auguri per la necessaria visita audiometrica. Poi, però, se non si vuole sentire!!!