Siccità: Appello degli animal-ambientalisti per sospendere la stagione venatoria
- Scritto da Luca Gironi
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Quest’anno la siccità ha messo a dura prova uomini e animali, ma annate come questa ciclicamente si succedono senza grossi sconvolgimenti. Eppure, la presidente nazionale di Legambiente prende la palla al balzo per chiedere un rinvio dell’apertura della caccia addirittura al 1 di Ottobre. Successivamente sono arrivati appelli anche di tutte le altre sigle del mondo nimal-ambientalista che non perdono occasione per proporre soluzioni che solitamente hanno come panacea di tutti i mali la sospensione o la chiusura dell'attività venatoria. Da più parti arrivano risposte e prese di posizione delle Associazioni Venatorie:
«Quella di Legambiente – commenta Giuliano Ezzelini Storti Vice Presidente Nazionale Arci Caccia– è solo propaganda strumentale, non supportata da alcuna attestazione scientifica. Dalle associazioni ambientaliste ci aspetteremmo meno propaganda e più concretezza. Per quanto ci riguarda le giornate di caccia, non si toccano e faremo di tutto per difendere il calendario già concordato».
«Il tema della fauna ci sta molto a cuore- dichiara Perricioli di Federcaccia - senza animali noi non potremmo coltivare la nostra passione. Sfido a trovare persone più ambientaliste dei cacciatori. Ma trovo assurdo chiedere il rinvio pochi giorni prima dell’apertura. Per esempio: non sappiamo come può evolversi la situazione meteo nel breve periodo, tra qualche giorno potrebbe piovere. E poi non si può estendere il rinvio a tutto il territorio nazionale. La siccità ha colpito in modo diverso la Toscana rispetto alla Lombardia o alla Sardegna. Il rispetto della fauna e della biodiversità va affrontato con scienza e conoscenza. Ma in termini culturali dico a Legambiente che non siamo distanti dal loro pensiero».
Legambiente è da sempre contro la caccia - dichiara Umberto Venturini di Confavi - e non perde occasione per chiederne la chiusura. Se non piove, perché c’è la siccità. Se piove, perché c’è troppa acqua. Qualsiasi scusa va bene per ostacolarci. Se gli animali morissero a causa della siccità, noi non potremmo neanche cacciarli.
Levata di scudi anche dal mondo venatorio campano, che in due comunicati distinti, da noi già pubblicati, respinge le ipotesi di chiusura.